“Gesù è entrato nel buio della mia esistenza buttando fuori le mediocrità. L’ottobre scorso ho deciso di lasciare la televisione e mi sono iscritto alla Gregoriana perché vorrei abbracciare il sacerdozio”: parole di Fabrizio Gatta (già conduttore di Linea Verde) che saluto con un bicchiere di Vino Nuovo.
Fabrizio Gatta: “Gesù nel buio della vita”
49 Comments
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La vicenda di Fabrizio Gatta ( che io non conoscevo) è molto bella, inutile rilevarlo, ed è soprattutto significativa, a mio parere, del fatto che scegliere la via impegnativa del sacerdozio quando si è maturi attesta una consapevolezza della propria fede che non tutti i futuri preti garantiscono di avere.
Quelli che scelgono questa strada fin da piccoli, ovvero da quando ancora ragazzini entrano in seminario, non credo abbiano sufficiente esperienza del mondo vero. Eppure quella esperienza è necessaria, a mio modesto avviso, per accostarsi con cognizione di causa ai problemi che la gente si trova a dover affrontare giorno per giorno, e che i preti devono aiutare a risolvere, almeno in qualche misura, dal punto di vista religioso-cristiano.
Mi rifaccio, nel dir questo, oltre che alle mie convinzioni personali, anche al discorso che mi fece qualche anno fa un prete già maturo ( non vecchio, però), il quale esercita la professione di insegnante in una scuola superiore. Mi disse che era contento di poter respirare l’aria fuori della chiesa, perché in questo modo veniva a contatto con il mondo di tutti i giorni e con la gente di ogni classe sociale. Il che gli permetteva di vedere da vicino il vissuto di ogni singola persona, di farsene un’ idea precisa e di confrontarlo con il Vangelo di Gesù. Nessuna astrattezza, dunque, nessuna dottrina preconfigurata, ma un approccio concreto ed un confronto senza pregiudiziali, e senza “ricette” preconfezionate, con le indicazioni, con gli insegnamenti, che hanno un riferimento preciso nel Vangelo. E infatti tutti i discorsi di questo prete, anche dal pulpito, possono iniziare dalle letture liturgiche ma poi approdano inevitabilmente alla vita di tutti i giorni. Coinvolgono tutti i presenti.
Altri preti sono così. Altri, invece, ti propinano lezioni, imparate sui testi sacri, che sono astratte. Sono prive di quella testimonianza viva di Gesù Cristo di cui tutti abbiamo bisogno e che Fabrizio Gatta vuol dare agli anziani, ai malati,ai bisognosi, ai giovani. Oggi più che mai il mondo ha bisogno di testimoni autentici della Parola.
Una delle cause del calo delle Vocazioni è a mio modesto avviso proprio quella dei preti giovani, (non me ne vogliano i preti giovani che ci leggono) o meglio: vi è stata in passato una formazione “molto deficitaria” dei giovani preti secondo me. Formazione “deficitaria” che non può non aver avuto conseguenze sul “fascino al/del sacerdozio” che dovevano esercitare essi su altri giovani.
Ultimamente però so che le cose stanno cambiando….In meglio.
Quando mai i sacerdoti sono vissuti come carcerati dentro le canoniche. Non sono mica monaci eremiti eh !! Don Camillo e Peppone dovrebbero dirci qualcosa, ed eravamo ancora sotto il “claustrofobico” -come sembrerebbe essere per alcuni- Concilio Vaticano I.
San Giovanni Bosco morì consumato: non aveva tempo neppure per celebrare le lodi e i Vespri e così altri grandi sacerdoti che han percorso in lungo e in largo lo stivale, anzi, il mondo, fondando opere per le loro missioni e di gente ne incontravano a flotte, comprese donne giovani, vecchie e fanciulle. Pensare al prete come ad una sorta di carcerato tutto altare e cella è fuori dal mondo. In realtà hanno una vita frenetica, in perenne movimento. Conosco dei sacerdoti, amici di famiglia dai tempi dello studentato che a trovarli ..ma neppure con il lanternino…
Ho celebrato e assistito a tantissimi riti sacerdotali e mi ha sempre colpito quel :”Eccomi”, al richiamo del Vescocvo. Eppure non è l “Eccomi”, la parola decisiva, ma quel “Sì lo voglio”, quell’ atto di consenso che coinvolge la Volontà di quei giovani uomini a fare di loro un “Sacramentum caritatis” .
Dio che ha iniziato in loro la Sua opera la porterà a compimento, ma solo se vivono ciò che celebrano con fede e spirito di sacrificio, abbracciando la croce ogni giorno, proprio come ciascuno abbraccia la propria.
Buona festa del Corpus Domini, festa dell’Eucaristia, cuore della Chiesa e della vita di ciascun cristiano…
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io mi separi da Te.
Dal nemico maligno, difendimi.
Nell’ora della mia morte, chiamami:
comandami di venire da Te,
perché ti lodi con i tuoi santi.
Nei secoli dei secoli.
Amen.
Mi ha colpito la definizione che Francesco ha dato del suo ministero che ha definito un “ lavoro in salubre“ capiisco che voleva essere una battuta. Ma purtroppo se e“paradossale che il Papa consideri il papato un “lavoro“ ,e‘reale che molti (per fortuna non tutti) sacerdoti considerano il loro un lavoro. Come impiegati di un ente chiamato Chiesa cattolica. E il Papa sarebbe l‘Amministratore Delegato. Siamo agli antipodi culturali della spiritualita‘e della tradizione.
Un tempo si riteneva che certi ruoli non fossero dei semplici lavori ma una missione“:il medico,l‘insegnante,il sacerdote. Auguro a tutti quelli che diventano sacerdoti di non abbassare mai il livello e di considerarsi sempre delle persone chiamate ad una missione meravigliosa. E‘la mediocrita‘ che uccide l“ anima.( e questo vale anche per i medici e gli insegnanti)
Condivido la riflessione di Clodine.
Mi unisco all’augurio di discepolo a tutti i sacerdoti e in particolare a Fabrizio Gatta in vista del suo percorso vocazionale e di formazione al sacerdozio. Oggi festeggiamo il Corpus Domini e la mia diocesi si prepara alla messa solenne presieduta dall’Arcivescovo e alla processione di questa sera: come non essere grati ai nostri sacerdoti che rendono presente il Signore nella celebrazione eucaristica.
San Francesco diceva che neppure gli angeli possono compiere quello che fanno quotidianamente i sacerdoti durante la messa.
Le vocazioni mature hanno vantaggi e svantaggi: l’uomo è già formato, meno recettivo. Sicuramente ogni nuovo sacerdote porta il suo vissuto precedente nella vita sacerdotale e quanto più la vocazione è “matura” tanto più il vissuto è ricco. E’ un “vissuto” mondano, con tutti i suoi pro e i suoi contro.
Bergoglio e Bertone : una foto che vale più di mille parole.
fatta nel 2007 in Argentina dove Bertone presiedeva ad una canonizzazione:
http://www.nybooks.com/blogs/nyrblog/2014/jun/16/fall-vice-pope-bertone/
A tutti: buona Festa del Corpus Domini
Eucarestia: come una fissione nucleare che è Vittoria del BENE sul Male.
Benedetto XVI, Colonia, 2005.
Oggi. e‘la festa del Corpus Domini,un tempo,nel passato ,una delle feste piu‘importanti della cattolicita‘
Oggi si celebra in sordina
Persino ul Papa non partecipera‘allq processiione. Ul Corpo del Signore sembra poco importante,meno importante degli incontri interreligiosi o delle messe a Lampedusa. Il Corpo del Signore npn va di moda. Non interessa ai media. La festa del Corpus Domini e‘tradizionale e tutto fio‘che e‘tradizionale non ha piu‘valore. Pet coloro ,i pochi,che andranno alla Processione,buona festa del Corpo del SignoreCristus vincit,Cristus regnat,Cristus imperat!
@discepolo
Per cortesia leggere bene e attentamente:
http://www.vicariatusurbis.org/?p=4252
Giovedì 19 giugno, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, il Santo Padre Francesco presiederà la celebrazione dell’Eucaristia sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano e guiderà la processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, giungerà fino alla basilica di Santa Maria Maggiore. I varchi per l’accesso alla piazza saranno aperti alle ore 17. Non è prevista concelebrazione.
Avranno accesso con biglietto, rilasciato dall’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma nei tre giorni precedenti la celebrazione (non occorre prenotazione): sacerdoti; parroci romani; seminaristi e religiosi. Come informa l’Ufficio liturgico, i sacerdoti, indossando la veste talare e la cotta, prenderanno posto sul lato destro del sagrato (guardando la piazza). I parroci romani indosseranno la stola bianca sulla cotta e prenderanno posto nelle prime file del settore sacerdoti.
Seminaristi e i religiosi indosseranno l’abito talare e la cotta oppure l’abito religioso e prenderanno posto sul lato sinistro del sagrato. «Per le religiose è previsto un settore con posti a sedere lungo la via che taglia in due il prato del piazzale antistante la basilica: l’accesso senza biglietto (farà fede l’abito religioso) sarà possibile con l’apertura dei varchi alle ore 17. Per le confraternite e le associazioni eucaristiche è previsto un settore sotto il lato destro del sagrato, al quale si avrà accesso dai varchi. Per questo settore non ci saranno biglietti.
L’Ufficio liturgico invita i responsabili dei sodalizi a radunare i gruppi per far entrare insieme tutti i membri. I bambini di prima Comunione, infine, troveranno posto sul lato sinistro del sagrato, dietro ai seminaristi. I bambini dovranno essere accompagnati (un adulto ogni 10 piccoli) e indossare l’abito della prima Comunione.
@discepolo
Hai ragione tu, mi scuso: il papa onde avitare affaticamenti, raggiungerà Santa Maria Maggiore in auto.
Fabricanus
i conservatori non sono mai contenti: l’anno scorso Bergoglio andò a piedi e su questo e altri blog strepitarono che aveva voluto attirare l’attenzione su se stesso distogliendola da Nostro Signore, quest’anno è in auto e non va bene lo stesso…
i conservatori non sono mai contenti:
Dici bene picchio.
“Questa sera, al termine della celebrazione della Messa sul sagrato di San Giovanni, papa Francesco si recherà direttamente, in auto coperta, alla piazza di Santa Maria Maggiore – informa la sala stampa della Santa Sede – ad attendere la processione con il Santissimo sacramento – guidata dal cardinale vicario Agostino Vallini – per concluderla con la benedizione solenne. Il Papa – si legge ancora nella nota diffusa in tarda mattinata – ha ritenuto opportuno rinunciare al lungo itinerario a piedi sulla via Merulana, fra le due basiliche, anche in vista dei prossimi impegni – in particolare il viaggio a Cassano, in Calabria, fra soli due giorni – e allo stesso tempo preferisce evitare di fare il tragitto sulla autovettura scoperta, affinché, secondo lo spirito della celebrazione odierna, l’attenzione dei fedeli rimanga invece concentrata sul Santissimo Sacramento esposto e portato in Processione”.
Yara.
la casa dei Gambirasio,
nonostante
il turismo dell’orrore,
prova, quasi di nascosto, a portare un po’ di parole di pace.
Il papà chiede…
“Prega per tutti,
anche per la famiglia della persona fermata,
anche per lui, c’è bisogno di preghiere”
“la Repubblica” 19.6.14
I conservatori sanno cos’è una processione, i “progressisti” evidentemente no. Le processioni si fanno a piedi, in corteo o appunto “in processione”, o non si fanno. Il Papa per i motivi riportati ha ritenuto di non partecipare alla processione ma di “attenderla” nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Va benissimo in ogni caso, ma non diciamo una cosa per un’altra.
Ancora una volta picchio ci offre un esempio di giudizio sprezzante e arrogante. Ci dica piuttosto se parteciperà alla processione del Corpus Domini o se intende celebrare il Signore in un altro modo più “moderno” e meno “conservatore”…
Ehilà! Ciao Matteo
Ciao matteo
Ueila, Mat…..
🙂
Stai meglio Matteo ? 🙂
Promesse da marinaio, presto dette e presto dimenticate…
“Le vocazioni mature hanno vantaggi e svantaggi: l’uomo è già formato, meno recettivo. ”
“E’ un “vissuto” mondano, con tutti i suoi pro e i suoi contro.”
L’uomo maturo sarebbe meno “recettivo”? Non mi pare. Fino a questo momento io ho visto meno recettivi,in generale, i preti giovani, con poca esperienza della vita. Rigidi, anche se in buona fede, su certi aspetti della vita.
Molti preti anziani, soprattutto quelli intelligenti, sono più aperti perché sono riusciti a smussare certi spigoli che sono propri di chi non ha sufficiente esperienza di vita. Alla luce di quel che hanno visto con i propri occhi hanno capito bene che la vita va oltre e al di sopra degli schemi fissati in documenti scritti, che non tengono conto delle molteplici variabili che intervengono a scombussolare l’esistenza delle persone.
E poi quali sarebbero i “contro” del vissuto “mondano”? Se mondano è inteso negativamente, si fa un errore, a mio parere, perché anzi la vita fuori dei confini della chiesa può aiutare a capire meglio una scelta che porta a rinunce considerevoli, ad una svolta davvero radicale nel porsi completamente al servizio del Signore nella sua Chiesa.
“Ancora una volta picchio ci offre un esempio di giudizio sprezzante e arrogante. ”
Possibile che chi non la pensa come Federico debba essere visto sempre come “arrogante e sprezzante”?
“Promesse da marinaio, presto dette e presto dimenticate…”
Che carino Federico! Che gentile Federico! Che garbato Federico!
Una preghiera ed un sincero in bocca al lupo per Fabrizio Gatta
@Marilisa,
che mi ha dedicato un quarto d’ora della sua serata.
21.47
I pro sono evidenti e sono tutti a vantaggio di una pastorale più sensibile e più attenta alle esigenze dei laici.
I contro ci sono quando un certo tipo di formazione “umana” al sacerdozio e alla vita religiosa “cozzano” contro una persona già adulta e formata, attaccata come è naturale alle proprie abitudini, idee e convinzioni (e magari anche ai propri pregiudizi). Un giovane in seminario non riceve solo un’istruzione teologica, ma viene accompagnato e sostenuto in una formazione più globale per poter diventare un buon sacerdote. Mi domando solo quanto questo tipo di formazione possa avere presa su un adulto. Non si può fare un discorso generico, dipende sempre dalle persone (seminaristi e loro formatori) e da come viene proposto questo itinerario formativo.
Credo tuttavia che ci possiamo porre qualche domanda sulla differenza tra i “vecchi sacerdoti”, entrati giovanissimi in seminario, e quelli più recenti, frutto di vocazioni in età più avanzata.
21.56
Come tutti, credo, posso anch’io fare questo errore. Nel caso specifico, però, il tono è perentorio e lascia poca possibilità di dubbio.
Considera anche l’altro aspetto della medaglia: quello di essere accondiscendenti e tolleranti (solo) nei confronti di chi la pensa come noi.
21.58
Carino o no, ci contavo.
Per una volta che avevo dato credito alle sue parole…
Dice I conservatori non sono MAI contenti..
Certo di fronte a certe scelte si rimane un po’ sconcertati..?
E’ LA PRIMA VOLTA che un papa non partecipa alla processione del Corpus Domini. Giovanni Paolo II si trascinò malato e sofferente per le vie di Roma dietro il Corpus Domini.
Ed e’ la prima volta che un Papa non si inginocchia MAI ( mai!) davanti al Santo Sacramento. Ll’abbiamo visto inginocchiarsi in tantissime occasioni, anche di fronte a un rabbino, MENO che alla Consacrazione di fronte al Santissimo.
Ora non mi si venga a dire che queste cose non hanno nessun significato: ogni gesto che fa questo papa ha un significato molto preciso.
Padre Lombardi dice che il Papa non è andato in processione per risparmiare le forze per la visita in Calabria . certo il bagno di folla in Calabria tra gli evviva della folla plaudente e i fiumi di piaggeria di Galantino and co è evidentemte più importante della processione del Corpus Domini.
Cosa c’è da esser contenti di tutto ciò, cari Picchio e Fabricianus?
Siete contenti voi che il Papa da’ più importanza a Mons. Galantino che al Corpo di Cristo? Mah!!!
http://blog.messainlatino.it/2014/06/processione-del-corpus-domini-orfana.html
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_20/papa-non-puo-affaticarsi-niente-processione-piedi-0e56ef0e-f847-11e3-8b47-5fd177f63c37.shtml
“E’ LA PRIMA VOLTA che un papa non partecipa alla processione del Corpus Domini. Giovanni Paolo II si trascinò malato e sofferente per le vie di Roma dietro il Corpus Domini.”
Discepolo ancora una volta trova il piacere di fare degli attacchi a questo Papa. E li fa nel peggior modo possibile.
Fa un dicutibile paragone con uno dei papi precedenti.
Se è la prima volta, per me ( e per tantissimi altri) non ha nessuna importanza. Fa benissimo papa Francesco a risparmiarsi quel poco di forze che ha in vista di altri impegni intensissimi. Non dimentichi, l’ineffabile discepolo, che papa Francesco va avanti con un solo polmone funzionante, e che non è un giovincello. Il Papa, da uomo intelligente qual è, non si mette a paragone con altri. Farebbe malissimo a farlo, proprio come discepolo( e forse anche altri) fa male a fare paragoni. Perché i paragoni sono del tutto inutili posto che ogni persona è diversa dall’altra, e sa di sé.
Che ne sa poi discepolo dei motivi per cui papa Francesco non si inginocchia ( posto che sia vero) davanti al Sacramento? Non contano gli atteggiamenti esteriori, conta l’atteggiamento dell’ anima umana.
E, per favore, non vada a citare un sito ultratradizionalista.
Discepolo, urge ricatechizzazione per lei e per tantissimi altri, come altre volte ho detto convintamente.
discepolo scrive
Cosa c’è da esser contenti di tutto ciò, cari Picchio e Fabricianus?
Siete contenti voi che il Papa da’ più importanza a Mons. Galantino che al Corpo di Cristo? Mah!!!
E chi mai ha detto di essere contento??? Io ho riportato comunicati…
Mah!!!!
http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/20/news/sporschill_quando_martini_invocava_un_po_di_follia_nella_chiesa-89504073/
…ma quanti vesti ha l’inesausta discepolo, per stracciarsene almeno una al giorno? 🙂
“…donne, uomini, anziani e bambini, tutti assetati di sacro che chiedono a Dio , una voce dicentes, una cosa sola : la fede dei nostri padri ! ”
Come no, come no, come no….
Se i nostri padri, i nostri nonni e risalendo su per gli alberi genealogici, avessero letto quell’incredibile pezzetto linkato da discepolo, con la loro bella fede cattolica, avrebbero preso bellamente a calci nel sedere l’incauto autore con il suo trasudante e becero antipapismo. Gli suggerirei , anzi lo farò, , una bella novena riparatrice a don Bosco, lui che manco sotto tortura si sarebbe lasciato sfuggire una mezza virgola contro il papa….
caro Lorenzo di veste ne ho una sola il camice bianco da medico , un po’ stracciato è vero ( siccome sono vecchi i miei camici hanno buchi nelle maniche)
Non me li straccio anzi cerco di conservarli!Per non ricomprali ! 🙂
Non voglio fare polemica ma voi non riuscite a capire , credo , il succo della questione.
non si tratta di stracciarsi le vesti o di strapparsi i capelli.
Si tratta solo di trarre le dovute conseguenze ( pacatamene) dalle azioni che vediamo fare dal VDR.
Magister ha scritto in un articolo “papa Francesco fa politica coi silenzi” sostenendo che il silenzio di Bergoglio su Meriam ed altri perseguitati è calcolata e pensata a tavolino e .. machiavellica..
io sostengo che Papa Francesco fa religione coi gesti: noni va alla processione del Corpus Domini non i si inginocchia alla Consacrazione.
prendiamo esempio da Papa Francesco!
Questo non è stracciarsi le vesti ( che sono già stracciate per l’usura) caro Lorenzo è un semplice osservare , pensare e trarre le conclusioni.
o secondo te caro Lorenzo , PENSARE è ormai proibito e desueto in questa orgia di ottimismo e di buonismo della Chiesa 2.0?
Che poi tutto sommato lo stesso Francesco ha detto : meglio una veste stracciata che l’immobilismo. Meglio la rivolta , ribellione, vita , che lil conformismo, morte ,
cattolici grigi e vieti. Dovreste esser grati ai tradizionalisti!
almeno portano una botta di passione , di vita , di polemica, di follia , di estremismo, in una grigia smorta, perbenista e qualunquista realtà clericale!
😉
e sti tradizionalisti, ma chi cavolo sarebbero, scusa?
Io conosco solo cattolici/non cattolici.
Altre etichette, sui pacchi del supermercati.
Se uno leggesse Chesterton si renderebbe conto che :
1) l’adeguarsi all’andazzo del mondo non è ribellione ma CONFORMISMO
2) il vero anticonformismo e la vera ribellione è essere cristiani TRADIZIONALISTI
3) il mondo non sopporta i cristiani tradizionalisti ma vezzeggia ed ama i cristiani modernisti, chissà perchè?
4) non si può servire due padroni Dio e il mondo , colle sue mode e le sue opinioni alla moda
5) se si deve scegliere fra Dio e il mondo colle sue mode e le sue opinioni, bisogna scegliere Dio.
Caro Lorenzo tutto ciò è MOLTO semplice e molto duro. Tanto duro che i cattolici “volemose tutti bene” cercano sempre di svicolare e di sorvolare e di patteggiare e di dialogare e di cazzeggiar….
Caro Lorenzo sono assolutamente d’accordo che le etichette vanno bene per i pacchi del supermercato.
peccato che altri cattolici, altri fratelli, mettano su di me l’etichetta “tradizionalista!
Non sono IO che me la metto sono gli altri che me la mettono!
mettiamo i puntini sulle I : l’ etichetta “tradizionalisti” se la sono inventati proprio quei cattolici progressisti che a tutti coloro che avevano a cuore la tradizione hanno affiabbiato l'<ETICHETTA "TRADIZIONALISTI"
tradizionalista secondo l'etichetta affibbiata dai progressisti è chiunque preghi in latino, vada alla Santa Messa in latino, creda in tutti i CONCILI PRIMA DEL CONCILIO VATICANO II E NON SOLO NELL?UNICO CONCILIO VATICANO II.
L'etichetta caro Lorenzo l'avete usata a voi e l'avete mesa a ragion veduta: tutti quelli coll'etichetta "tradizionalisti"sono da SCARTARE.
Dunque non venire ipocritamente a piangere sull'ETICHETTA quando l'etichetta l'avete messa voi e vi fa molto comodo!
Ricordo che PRIMA del CVII non c’erano cattolici trdizionalisti o cattolici progressisti ma semplòicemente cattolici.
io prego ogni giorno di tornare all’epoca prima del CVII.
prima delle divisioni e prima delle superbie , prima di coloro che si credono chissà chi, solo perchè rinnegano la Tradizione.
orego che si torni ad una chiea dove non c’è confusione, dove non c’è chi cede di saperla più degli altri e di essere più intelligente ed evoluto.
Prego perchè la Chiesa sia UNa , come era prima del CVII.
Una , senza tradizionalisti e progressisti.
Non è vero Discepolo che prima del CVII non ci fossero divisioni tra tradi e prog.
Da Abelardo e Bernardo in giù se le sono sempre date di santa ragione…
discepolo
le divisioni ( in questo caso non tra liberali e conservatori, ma sempre divisioni) c’erano persino nelle prime comunità cristiane come risulta dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi. Ci sono sempre state. Tu immagini una Chiesa che non è mai esistita.
Oddio volendo si potrebbe dire che Pietro era più conservatore e Paolo più liberale, volendo…
Però bisognerebbe vedere anche rispetto a cosa uno viene considerato conservatore o liberale.
Francamente, discy, da una parola in su, la casacca del tradizionalista te la indossi tu, e la sbandieri con ostentazione. Reciti anche un Credo apposito, credo la Chiesa Una, santa, cattolica, tradizionalista, ecc ecc ?!
Questo attaccamento fanatico alla tradizione, come bene aveva intuito Benedetto, finisce con l’ammazzare la Tradizione.
E i risultati sono sotto il naso di tutti, basta leggere quegli orrendi situcoli come quello che hai linkato oggi….
http://www.lettera43.it/politica/papa-francesco-dubbi-sulla-sua-salute_43675132552.htm
E’ esagerato o c’è un fondo di verità?
🙁
Sara nell’articolo della valorosa collega c’è un’affermazione di troppo: “i fedeli con in tasca i biglietti per le udienze del prossimo mese – e non solo loro – sono in ambasce. Per sospenderle dopo averle fissate, deve essere successo qualcosa di rilevante”. Non si tratta di udienze fissate e disdette, ma la previsione che non vi sarebbero state udienze in luglio era da sempre: anche l’anno scorso fu così e analoga fu la sospensione delle messe del mattino con ospiti in luglio e agosto. Dall’errore puoi capire il resto: si tratta di un affresco a intuito, non di informazioni vagliate. Ma l’intuito è buono e dice che il Papa ha bisogno di riposo, di trovare un ritmo meno serrato. A questa esigenza è dovuta la scelta di non partecipare alla processione di ieri.
Grazie Luigi, avevo letto altri articoli sull’argomento (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/20/papa-francesco-tra-rinvii-e-appuntamenti-mancati-i-dubbi-sulla-salute-del-pontefice/1034352/) per questo ho chiesto.
🙂
In ogni caso speriamo si riposi e preghiamo per lui.
“io prego ogni giorno di tornare all’epoca prima del CVII.”
Dio ce ne scampi e liberi!