Vengo a voi in forma di Befana

Visitatori belli oggi vengo a voi in forma di Befana e vi porto i colori fiabeschi indossati una volta e per sempre dai Magi di Lorenzo Monaco che un giorno vidi agli Uffizi. Dovete sapere che in casa realizzo una Esposizione permanente – così la chiamo – che consiste nel tenere aperto in sala, sul tavolo maestro, un volume illustrato dopo l’altro, dei quali giro una pagina al giorno. In questo periodo ne vado sfogliando uno della LEF intitolato Cristo nell’arte di Manuel Jover; e proprio oggi sono arrivato ai Magi di Lorenzo. Ho immaginato che sarebbe stato un bel dono farveli avere con gli auguri per l’Epifania, sicuro che non sieno mai state sete più vive. E fu così che misi in comunicazione il pianerottolo con la sala.

11 Comments

  1. Un grazie di cuore da una “befana” lontana!
    Un abbraccio

    5 Gennaio, 2014 - 17:10
  2. Clodine

    Auguri a te principessa e a tutte le befane del blog.
    Un rigraziamento a Luigi che per gentile concessione ci delizia di questa opera d’arte unica nel suo genere, se consideriamo il periodo storico in cui operò il pittore, in una Firenze in piena fioritura, pullulante di vita e di botteghe. Una città fiorente in cui i banchieri e proprietari terrieri spadroneggiavano mentre le grandi famiglie aristocratiche, soprattutto i Medici, tiravano le fila della politca interna e spendevano intere fortune per abbellire la città ,che divenne il fulcro del Rinascimento. E’ proprio dentro questa cornice di ricchezza e opulenza che viene concepita l’opera: L’adorazione dei magi in cui, in uno spazio ristretto,roccioso, brullo, senza cielo si svolge una scena straordinaria, sublime: Giuseppe non c’è, la Madonna col Bambino benedicente è decentrata rispetto alla turbe che occupa l’intero spazio. I personaggi, allungati,vestiti con abiti morbidi dai colori intensi , sobri, essenziali, con copricapi che lasciano intuire la provenienza araba e le varie posizione sociali ,occupano la scena: non c’è distinzione tra il ricco e il povero, sono li: rapiti, estasiati, sbarrano gli occhi in senso di stupore , tutto traspira spiritualità, la stessa di cui Lorenzo monaco, uomo di Dio , si fa interprete.
    Non si vede tutto il quadro, ma basterà cercare una schermata più ampia per notare un paio di particolari bellissimi: le corone dei tre Magi,poggiate a terra ai piedi del divin Bambino, e la raffigurazione della Trinità posta sopra i tre archi d’oro a rammentarci che la nostra Religione non è monoteista, ma Trinitaria….dovremmo ricordarcelo più spesso!

    5 Gennaio, 2014 - 21:15
  3. Mi associo all’augurio a tutte le befane del blog, in particolare a quelle più brutte e col naso da befana. Una preghiera per Pierluigi Bersani. Vi chiedo anche una preghiera notturna per un bambino che si chiama Emanuele.

    5 Gennaio, 2014 - 21:35
  4. FABRICIANUS

    Una Preghiera per Pierluigi Bersani e, mi unisco anche alla Preghiera per il piccolo Emanuele come richiesto dall’amico Mattlar.

    6 Gennaio, 2014 - 14:20
  5. roberto 55

    Anch’io, oltre gli schieramenti e le appartenenze, mi unisco alla preghiera per Pierluigi Bersani, ed anche, come richiesto da Mattlar, per Emanuele.

    Buona Epifania.

    Roberto 55

    6 Gennaio, 2014 - 16:11
  6. Sì, preghiamo; anche io vi chiedo di pregare per una giovane mamma che si chiama Valentina.
    Molto bella la rappresentazione dei Magi, mi piace veramente; non la conoscevo. C’è un grande senso di poesia, ma anche un grande insegnamento in questo inginocchiarsi dei Magi (saggi persiani seguaci di Zoroastro) davanti alla piccolezza del Bambino.

    7 Gennaio, 2014 - 0:10
  7. Sono andata alla ricerca del quadro intero, è troppo bello.
    Ho trovato anche la spiegazione sulle figure dei magi, l’anziano, l’uomo maturo, e quello che vediamo inginocchiato, il giovane. Le tre età della vita, dice il critico.
    Eppure io non posso fare a meno di vedere in questo terzo magio una raffigurazione femminile: guardo la cintura, stranamente alta e sotto il petto, alla cui altezza la veste si gonfia un po’, le maniche strette al polso e i tratti così gentili…
    Lo so che magari è una forzatura, ma mi affascina.

    7 Gennaio, 2014 - 9:31
  8. Luigi Accattoli

    Anch’io nico avevo pensato a una donna. E avevo un poco romanzato la mia intuizione. Così: il mago inginocchiato è uomo, quello in piedi è da vedere in coppia con la donna alla quale ha passato la corona e la spada, quello genuflesso è donna. Come a rappresentare in pienezza la condizione umana in cospetto della manifestazione di Dio in essa. Le età della vita, la donna l’uomo e la loro unione.

    7 Gennaio, 2014 - 11:15
  9. Luigi Accattoli

    Questo Pietro di Giovanni detto Lorenzo Monaco (1370 circa – 1422/24) aveva molte frecce in faretra.

    7 Gennaio, 2014 - 11:21
  10. Clodine

    Non me ne volere Luigi, ma non condivido l’interpretazione delle “tre età, e neppure l’idea che uno dei tre Magi sia una donna -considerando anche la scelta religiosa del pittore,Lorenzo monaco, al secolo Piero di Giovanni.
    Monaco, appunto, e camaldolese, per giunta. Sostenere che volesse rappresentare una femmina è assai improbabile
    Sulle “tre età”, mi sembra una forzatura, francamente.
    Essenzialmente sono molti gli aspetti che non mi convincono: in primis perché stiamo parlando di arte tardo gotica, di trasizione dunque, con elementi spuri e riferimenti rinascimentali non ancora influenzati da tutti quei movimenti filosofici detti degli “illuminati” che troveremo nelle opere di Michelangelo, Leonardo, e altri grandi come Botticelli di cui un fuglido esempio è contemplato nella “Natività Mistica”, con riferimenti assolutamente criptati , riferiti alle idee del Savonarola. Ma Lorenzo Monaco è un seguace del Ghiberti, al cui naturalismo inserisce quel dato mistico-teologico sorprendente personale.
    Una prima idea delle “Tre età dell’uomo” la troveremo solo in Giorgione molto, ma molto più tardi…verso i primi del 1500..
    Un saluto

    7 Gennaio, 2014 - 19:16
  11. Clodine

    Potrebbe, forse, aver subito l’influenza di Gioacchino da Fiore per cui quelle “tre età” ” o meglio ” tre fasi”, non riferite all’uomo di per sé, ma alla Chiesa nella sua pienezza è ravvisabile nella prima fase – l´Antico Testamento- ovvero, la rivelazione nel Padre; nella seconda -Nuovo Testamento- il Cristo, e nella terza fase, che ci riguarda, quella dello Spirito Santo che rifulge e anima l´esperienza della Chiesa…ma anche questa interpretazione mi sembra una forzatura, non mi convince del tutto in riferimento all’opera…

    7 Gennaio, 2014 - 19:40

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