La sentenza è calda quanto la stagione in cui cade, ma proprio per questo è necessario darne una lettura fredda. Di una tale lettura gli avversari di Berlusconi hanno bisogno quanto lui: l’autorità di una sentenza dipende anche da come la difendi o l’invochi. Io confido in una difesa e in un’invocazione pienamente coerenti, cioè piene e coerenti. Ma perché come tali possano essere intese dalla maggioranza del Paese – che è un’esigenza essenziale per la salute del nostro ordinamento – vedo importante che non vi siano esultanze o recriminazioni aggressive. Voglio dire: è inevitabile che vi siano, di sicuro vi saranno, ma è bene che siano minoritarie.
Per una lettura fredda di una sentenza calda
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Chi è Berlusconi? Don Rodrigo, l’Innominato, il conte zio? Ma, si sa, a quei tempi non c’era la democrazia …
UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO.
Beh, Luigi, diciamo che fare il carosello sarebbe tempo perso e poi il condannato non merita nemmeno tanta attenzione. Però un brindisi io me lo concedo.
Caro Luigi,
con il bene che ti voglio mi sono rotto le balle,
della bontà politica che eserciti nella tua espressioni verso Berlusconi.
Io comincio ad essere abbastanza vecchio per cominciare a dire che la vita funziona in modo diverso da come vuol far credere ai suoi coglioni il Berlusconi.
In tempi di giovinezza fui assolto per amnistia,
MA,
sicuro della mia innocenza,
sono ricorso in Cassazione contro la mia assoluzione per amnistia,
la cassazione decise che si doveva fare il processo penale,
fui ovviamente assolto.
Allora,
i vari innocentisti
non rompessero i coglioni.
I normali cittadini,
hanno le leggi che garantiscono libertà e democrazia.
E
al plutocrate Berlusconi,
libertà e democrazia sono garantite
molto più che ad ogni altro cittadino.
anzi,
si inventano anche le leggi appositamente per lui,
inventando nuove libertà per lui.
Io non avevo il potere assolutistico di Berlusconi,
ma ho lottato da normale cittadino,
con tutte le mie forze,
fidandomi sempre e solo delle mie forze,
controllando minuziosamente il lavoro dei miei avvocati.
E tu ben sai, Luigi,
che io sono Nessuno.
Se qualcuno ha frodato,
se ha corrotto,
se viene condannato nonostante la sua immensa potenza,
è LEGITTIMO che si esulti,
è biblicamente legittimo…….
o
non reciterò più un Salmo !!!!!
Luigi,
ti voglio SERIAMENTE bene,
ma anche da un amato come te,
le stronzate non le posso senti’.
un abbraccio, forte forte.
Visto che qui si leggono i Promessi Sposi:
«- Ah! è morto dunque! è proprio andato! – esclamò don Abbondio. – Vedete, figliuoli, se la Provvidenza arriva alla fine certa gente. Sapete che l’è una gran cosa! un gran respiro per questo povero paese! che non ci si poteva vivere con colui. E stata un gran flagello questa peste; ma è anche stata una scopa; ha spazzato via certi soggetti, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi, prosperosi: bisognava dire che chi era destinato a far loro l’esequie, era ancora in seminario, a fare i latinucci. E in un batter d’occhio, sono spariti, a cento per volta. Non lo vedremo più andare in giro con quegli sgherri dietro, con quell’albagìa, con quell’aria, con quel palo in corpo, con quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per sua degnazione. Intanto, lui non c’è più, e noi ci siamo. Non manderà più di quell’imbasciate ai galantuomini. Ci ha dato un gran fastidio a tutti, vedete: ché adesso lo possiamo dire.
– Io gli ho perdonato di cuore, – disse Renzo.»
Qui parlano due uomini: uno è tanto meschino da riuscire squallido (come certi figuri che girano anche da queste parti) e l’altro è un uomo.
A chi vogliamo somigliare?
Pensare che ci son sacerdoti che pur non avendoci avuto nulla a che fare hanno, informati della sua morte, celebrato una Messa di suffragio per l’anima di Adolf Hitler.
Altri brindano alle condanne, altri insultano il padrone di casa…
Da oggi, Silvio Berlusconi è un pregiudicato: tertium non datur.
Saluti.
Giovanni Mandis, è un piacere immenso ritrovarti!
Un abbraccio!
Il fatto è che Berlusconi non è morto, e rimarrà ancora fra noi a lungo per il suo interesse ed il danno del Paese. Sarà però consentito dire che la sentenza della Cassazione fa di lui un delinquente pregiudicato ? Non si tratta di un insulto, nè di accanirsi su qualcuno che non può più difendersi (sì, buonanotte…) ma di una semplice descrizione, che varrebbe per chiunque si ritrovasse nella sua situazione.
Un piacerone!!!
Naz.. Mandis lei si sarà ritirato in preghiera, immagino…
Mentre taluni festeggiano felici e soddisfano la propria furia vendicativa senza badare al fatto di gioire di una condanna altrui e dimenticando che desiderare il male del prossimo (Matteo direbbe: “distruggere”) è un peccato, il povero, tragico, EnRigo Letto (e con lui questo disgraziatissimo Paese) si trova in una situazione sempre più precaria e difficile. Non per le eventuali smodate reazioni dei berlusconiani (ma quando mai?), ma per la sleatà del Pd: slealtà e scorrettezza, unite a una buona dose di codardia, nei confronti degli alleati di governo e del suo stesso ex Vicesegretario.
Berlusconi supererà anche questo colpo, ma il governo Letta, e con esso le poche speranze di una pur timida ripresa del Paese, dovrà sopravvivere agli odi e alle vendette degli antiberlusconiani (già tentati e a stento sopiti dalla sfiducia irragionevole e irresponsabile ad Alfano). Ce la farà Boccastorta a gestire queste turbolenze interne, queste animosità precongressuali, questi antichi odi scatenati nei confronti degli alleati, coloro con i quali si dovrebbe collaborare per un governo costruttivo e per risolvere i problemi? Le parole di ieri non fanno ben sperare, ma sinceramente, non c’era neanche da aspettarselo: è sempre lo stesso Partito che ha tenuto bloccato il Paese, ignorando crisi e suicidi, due mesi insistendo sull’impossibile e insensato incarico a Bersani ed è stato incapace (aprendo una crisi politica gravissima che miracolosamente abbiamo scampato grazie alla buona volontà di altri) di eleggere un Presidente della Repubblica.
Sappiamo che la figlia di Rigoletto (il governo?) alla fine si sacrifica, si lascia uccidere per salvare il padre e l’amato Duca, i due uomini che ama (l’uno si di spera, l’altro l’ha già dimenticata).
Se non ci fosse in gioco la pelle degli Italiani e il futuro dei giovani potrebbe anche essere uno spettacolo non piacevole ma interessante.
Per fortuna è arrivato agosto e qualche giorno di ferie ci farà pensare ad altro.
Ma i bravi, pii, cattolici democratici cosa fanno?
Invece di pensare ai valori cattolici e alle libertà di espressione minacciate dalla legge sull’omofobia, si accaniscono con ferocia e gioiscono del male altrui!
Approfittino del Perdono di Assisi e usino gli artigli per le battaglie più utili al Paese.
Sentenza ineccepibile (come tutte quelle della Cassazione, e altrettanto ineccepibile sarebbe stata una sentenza di segno opposto) ma improvvida, irresponsabile e nociva.
Grazie ad essa, Berlusconi può passare dalla modalità Al Capone alla modalità Mandela. Da ieri è ufficialmente sia un perseguitato politico che un evasore fiscale (il paradosso è appunto che sono vere entrambe le cose).
Una sentenza di annullamento con rinvio lo avrebbe tenuto buono e relativamente inoffensivo ancora per molti mesi, nel frattempo il governo poteva andare avanti, e per gli italiani era il male minore (di questi tempi, il massimo bene possibile).
Ma del bene comune i magistrati se ne fregano.
Per favore, non dite che non potevano fare diversamente, perché non è vero: in Italia i magistrati possono fare, letteralmente, quello che vogliono. E non tirate fuori la “Giustizia”, che in queste faccende (e in genere nelle aule dei tribunali) non c’entra per nulla.
Adesso Berlusconi, se il fisico gli regge e conserva abbastanza lucidità e fiuto, può fare (e a buon diritto) il martire fin che vuole, con spazi di manovra molto maggiori di quelli che aveva prima, perché ha molto meno da perdere. E soprattutto, se prima il suo interesse personale convergeva con quello della nazione, ora non è più così; e tra i due – visti i precedenti – non c’è dubbio su quale privilegierà.
Bel risultato. Complimenti ai giudici della Cassazione.
Sono contento per questa condanna – lo ammetto.
Penso, però, che sia difficile dire quanti italiani ora si interesseranno al merito della vicenda giudiziaria – giunta (finalmente!) a conclusione – e quanti, invece, ragioneranno secondo sterili categorie polemiche, quelle stesse categorie che hanno segnato per quasi due decenni lo scontro politico nel Paese.
Ma, ormai, penso ci sia semplicemente da sperare che la stragrande maggioranza dei cittadini si interessi e faccia il tifo per la tenuta e per l’efficacia di un quadro di governo che – nella condizione data – è essenziale per mantenere l’Italia sulla “via d’uscita” dalla sua crisi economica, politica e sociale.
Una via che finalmente comincia a tracciarsi e che proprio in questa fase bisogna saper imboccare con decisione e tempismo, come subito ha suggerito con sapiente realismo il presidente Napolitano
Per chiarire ancor meglio ciò che intendo dire: è probabile che alla fine riusciranno ad abbatterlo (c’è ancora un bel carico di processi da sparare) ma lui resisterà con tutti i mezzi (e vorrei vedere!) e i “danni collaterali” per tutti gli italiani quanti saranno? “Pereat mundus sed fiat iustitia” è il pensiero più orribile che si possa concepire. È vero che qui non c’è di mezzo il mondo, ma al massimo l’Italietta, però dall’altra parte non c’è neanche la giustizia! 🙂
Quante chiacchiere inutili. Che muoia, possibilmente prima di me. Ma dopo Travaglio e Grillo.
Un po’ ho comprensione per chi è rimasto senza rappresentanza politica, non tanto intesa come berlusconismo, ma come CentroDestra, nello stesso tempo però è anche una loro responsabilità e dei politici (anche cattolici) cui hanno sempre fatto riferimento.
Mai avuto il coraggio di mettere in discussione la leadership del signore brianzolo….Piangete su voi stessi e basta….
“Mentre taluni festeggiano felici e soddisfano la propria furia vendicativa senza badare al fatto di gioire di una condanna altrui e dimenticando che desiderare il male del prossimo (Matteo direbbe: “distruggere”) è un peccato,…”
Immaginavo che il solerte Federico B. avrebbe tacciato il PD di “furia vendicativa”; e lo fa, infatti, ammantandosi ipocritamente di candore religioso e dimenticando, lui,che ricorrere al puerile vezzo di dare uno stupido soprannome ( peraltro non azzeccato) al segretario del PD dimostra ancora una volta la sua avversione sviscerata per un partito di sinistra che lui ha sempre visto come il diavolo l’acqua santa.
Di quale fantomatica “slealtà e scorrettezza” va blaterando Federico B.?
Se ne stia un po’ tranquillo.
Nessun festeggiamento, glielo assicuro, nessun “desiderare il male altrui”, come lei è portato a pensare forse perché in altre occasioni proprio lei ha gioito manifestamente per gli scivoloni di esponenti del PD. Grazie a Dio non tutti sono come Federico B, ipocriti e ricercatori di inutili e risibili pretesti per riversare veleno sulla sinistra, col pretesto unico e inamovibile dei valori non negoziabili.
Lei dovrebbe andare ad Assisi, Federico B. Ma davvero.
Non il PD farà mancare la sua alleanza (e il suo contributo) in questo Governo d’emergenza.
Non foss’altro per il fatto che il presidente Napolitano si è appellato al senso di responsabilità di tutti. Ma evidentemente non solo per questo.
C’è molta più serietà in un’unghia di Epifani o di Bersani o di un altro del partito democratico che in tutto lo schieramento del PDL.
Piuttosto tenga d’occhio il PDL infuriato per la sentenza definitiva di ieri nei confronti del cavaliere. Come si comporterà questo strano “partito” che esiste solo perché si identifica con una sola persona, che, se venisse a mancare, lo farebbe sciogliere come neve al sole?
Che partito del cavolo è ?
Si rende conto di questo, Federico?
Sa come di solito vengono definite le persone che tengono incollate a sé da molti e molti anni migliaia di persone che ne formano l’esercito di guardia? Glielo lascio immaginare.
So bene che uscito temporaneamente dalla scena politica, B. continuerà a pilotare, dietro il sipario — con l’aiuto dei vari Letta, Formigoni,Ferrara ed altri( come sempre è stato)–, l’accozzaglia inaudita dei suoi estimatori, ma almeno la smetta lui, come anche i diversi Federico (anche di questo blog) che si trovano in giro, di parlare di comunisti da combattere, e di presentarsi come il salvatore della patria.
Non se ne può più di sentire questo usurato ritornello che non convince neanche il più ingenuo e disinformato cittadino che abbia un po’ di sale in zucca.
E anche il discorso della persecuzione dei giudici fa acqua da tutte le parti.
Non era stato lui a dire, da presidente del Governo, che l’evasione fiscale era da giustificare?
Comunque, io non intendo giudicare. Mi basterebbe che lasciasse libero il campo politico, anche se so che questa è una chimera.
“è probabile che alla fine riusciranno ad abbatterlo (c’è ancora un bel carico di processi da sparare) ma lui resisterà con tutti i mezzi (e vorrei vedere!) e i “danni collaterali” per tutti gli italiani quanti saranno? ”
Sì, resistere, resistere, resistere…come diceva quel magistrato.
Che ridere!…
Vuoi vedere che se non c’è lui, l’Italia affonda?
Marilisa,
sorvolando sulle solite offese e sul solito tono denigratorio che riservi a chi non la pensa come te (e a me in particolare), penso che non hai capito un bel niente.
Il PDL sosterrà come meglio potrà e saprà questo governo Letta: non ha ragioni per non farlo e deluderebbe moltissimo il proprio elettorato che è certamente migliore di quello che credi tu (come del resto tutti i militanti della sinistra, avvelenati dall’antiberlusconismo).
Il problema è il PD: è nel PD che le ambizioni personali e le risse precongressuali tra correnti e correntine rischiano di far saltare tutto, nonostante la crisi economica, le promesse fatte a Napolitano e gli impegni presi con gli attuali alleati e con gli Italiani…
Epifani è un comunista fatto e finito e anche in questa situazione si comporta come tale, cioè ipocritamente e male. La smorfia con cui deforma la bocca quando parla è significativa del suo pensiero.
Contenti voi, suoi estimatori ed elettori….
Spero che finalmente si celebri questo diabolico congresso e anche il vostro Partito abbia un segretario che sappia dare una linea (una qualsiasi, che non sia il caos assoluto) e possa farla rispettare. Fino ad allora Enrico Letta non potrà dormire sonni tranquilli, a causa della sleatà del suo stesso Partito.
Il Pdl al massimo organizzerà una qualche manifestazione di solidarietà al suo leader e candidato premier, come è normale e logico aspettarsi.
Mi fanno pietà e misericordia, anzi assoluto ribrezzo, i toni moderati usati oggi dai giacobini di turno, che nascondono (male) l’immensa soddisfazione per vedere finalmente dopo vent’anni sancita ufficialmente la Verità, anzi la VERITA di essere stati governati per due decenni dalla peggior forma di malfattore, mafioso, criminale, ladro, pornocrate, pedofilo, ladro.
Provo più pietà per loro che per quell’uomo, che con i soldi che aveva guadagnato, avrebbe potuto, passare buona parte della sua vita facendo gli affari propri piuttosto che fare il Don Chisciotte liberatore della nazione contro i lanzichenecchi comunisti di turno.
Adesso che s’è fatto fuori il vertice della cupola, come la testa di una tenia, avremo finalmente un’Italia pulita.
Pulita? Forse no. Sento già puzza di m.
Elsa
(PS m. non sta per Marilisa)
Pensala come vuoi, Federico B.
Ma smettila di fare la vittima e di dire che chi ti fa opposizione vuole offenderti.
Si tratta di opposizione, non di offese. Punto.
Del resto, tu non hai toni leggeri quando parli a me o a chiunque altro la pensi diversamente da te.
Quando riuscirai a vederti come sei?
” La smorfia con cui deforma la bocca quando parla” la vedi tu e ne dài un’interptretazione tutta personale; e comunque il soprannome che con tanta superficialità ( e stupidità) attribuisci ad Epifani non ti fa onore per niente.
Per essere un cattolico “vero”, come da sempre rivendichi di essere, non lo dimostri per niente.
Anche le piccole cose parlano chiaramente di una persona.
Eccola lì, pronta ad entrare in campo quando parla la sottoscritta, credendo di attenuare il suo bilioso rancore con parole che già da qualche miglio lontano sanno di fegato marcio.
Lei ha ribrezzo –dice– per i toni moderati dei “giacobini”, che tali non sono.
Lei in realtà non sopporta di mettere a tacere la sua faziosità grande come il mondo.
E magari pensa che questi “giacobini” stiano a festeggiare con dolci e champagne, e con allegri girotondi.
Come ieri si erano messi a fare ridicolmente e con troppa fretta gli entusiastici estimatori del cavaliere non appena ascoltata la sentenza, prima di riuscire a capire che venivano rigettati i ricorsi degli avvocati di B.
La signora(?) Elsa ha capito tutto, ovvero niente, e sente odore di m.
Certo che lo sente: ce l’ha addosso lei da sempre e per sempre.
E vorrebbe non sentirlo?
PS
Luigi caro, hai parlato, citando il Manzoni, di “odio senza conoscersi”.
Nel tuo blog c’ è l’ esempio lampante di una signora che l’ha dimostrato da subito nei miei confronti.
E tu magari vorresti che non si replicasse.
A me non fa né caldo né freddo, ma
sai com’ è, certi se le tirano.
Porta pazienza, Luigi. Un saluto e un abbraccio.
Parlare di STUPIDITA’ è un’offesa bella e buona e oltretutto gratuita.
Questo è il tuo stile da sempre e pretendi di fare la morale agli altri?
Mo va là.
Prenditi una vacanza, va.
No, caro F.B.
Te la faccio la morale, invece.
Dare un soprannome è stupido ed anche da maleducati, ti piaccia o no.
Impara ad essere educato e meno infantile.
dice il saggio:
L’ignoranza è temporanea, la stupidità è per sempre.
Stia tranquilla, Marilisa.
Non le userei mai il riguardo di inserirla fra i Giacobini.
Lei sta benissimo lì dov’è.
Ma io non parlavo di me, parlavo in generale dei “sinistri”, come dice qualcuno che non li può vedere manco dipinti.
Io sono più che tranquilla, qui dove sto, tranne quando salta fuori dal dimenticatoio chi, come lei, non vede l’ora di sputacchiare la sua bile sulla solita sconosciuta che gliela provoca irresistibilmente.
Le consiglio di prendersi un antidoto.
Sì, resistere, resistere, resistere…come diceva quel magistrato.
Che ridere!…
Vuoi vedere che se non c’è lui, l’Italia affonda?
Invece è da quando c’è lui che l’Italia ha cominciato ad affondare e purtroppo non si vede la luce all’orizzonte. Lui sceso in politica solo per farsi i fatti suoi delle sue aziende e dei suoi figli, con la scusa di combattere contro pericolosi comunisti mangia bambini come proprio Don Chisciotte contro i mulini a vento. Lui votato da milioni di persone dichiaratamente cattoliche nonostante gli scandali pubblici, privati, la corruzione e la morale sotto i tacchi delle scarpe con il rialzo. E la prima pagina di Libero? Con Berlusconi ritratto come Cristo risorto ? Ma siamo impazziti?
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201308/130802valli.pdf
Sì, cara Claudia74, c’ è un impazzimento generale.
Difficile riuscire a capirci qualcosa. Il masochismo di molti italiani è incomprensibile.
Nemmeno i paesi stranieri riescono a capacitarsi dello strano comportamento del popolo italiano.
Ma noi siamo fatti così. Ci piace l’ anomalia di una democrazia artefatta, molto simile ad una dittatura larvata.
Ci piacciono i politici “carismatici” che elargiscono sorrisi e promesse a buon mercato, e che combattono contro i fantasmi di un comunismo che non c’è più.
Tutta ideologia di vecchio stampo fatta passare per innovazione di grande respiro.
E molti ci credono o fingono di crederci. E gli danno il voto.
Articolo bellissimo, nicoletta z., da sottoscrivere parola per parola.
Grazie per averlo linkato.
sniff… sniff…
sbaglio o….
Condivido in pieno l’articolo di Aldo Maria Valli.
Io invece lo trovo delirante… vedete com’è vario il mondo!?
Lei lo trova delirante perché è lei in pieno delirio.
Trovi un rimedio se le riesce.
@Elsa.f
E perché lo trova delirante?
Il Valli, esangue com’è, vuole tirare anche lui il suo calcetto dell’asino a Berlusconi caduto, o cadente. E si intrattiene (è il milionesimo a farlo?) sulla sua fisignomica: «il guitto Berlusconi, ormai vecchio e gonfio, con la sua faccia da bambolotto di plastica». Nuovo, originale, audace. Anch’io, quando lo vedo in televisione, dico spesso a mia moglie che una volta mi piacerebbe potergli dare un’occhiata a distanza ravvicinata e “al naturale”, così, per quel gusto dell’orrido che mi caratterizza. Però mi vergognerei di scriverci un articolo proprio ora.
La fisiognomica mi interessa sempre molto, ma nelle presenti circostanze troverei più interessante un’analisi della facies dei giudici di Cassazione. Ma li avete visti?
Luigi Franti perché non metti una tua foto? Qui alla fisiognomica siamo tutti interessati.
Una foto non saprei come fare. Se può bastare una descrizione, eccola:
«Io detesto costui. È malvagio. Quando viene un padre nella scuola a fare una partaccia al figliuolo, egli ne gode; quando uno piange, egli ride. Trema davanti a Garrone, e picchia il muratorino perché è piccolo; tormenta Crossi perché ha il braccio morto; schernisce Precossi, che tutti rispettano; burla perfino Robetti, quello della seconda, che cammina con le stampelle per aver salvato un bambino. Provoca tutti i più deboli di lui, e quando fa a pugni, s’inferocisce e tira a far male. Ci ha qualcosa che mette ribrezzo su quella fronte bassa, in quegli occhi torbidi, che tien quasi nascosti sotto la visiera del suo berrettino di tela cerata. […] ha cartella, quaderni, libro, tutto sgualcito, stracciato, sporco, la riga dentellata, la penna mangiata, le unghie rose, i vestiti pieni di frittelle e di strappi che si fa nelle risse».
Caro Franti, a mio avviso lei interpreta alla perfezione la parte che si è scelto.
Comunque, riguardo a B.: guitto, è guitto; vecchio, è vecchio; gonfio, è gonfio. La faccia da bambolotto di plastica è stata da lui commissionata al chirurgo. Parlare di fisiognomica, in certi casi, è fuori luogo.
Nicoletta z., ci sono persone che godono nel recitare una parte e sanno ironizzare sul proprio ruolo.
Altre fingono di recitare, ma in realtà prima o poi rivelano quel che sono e non riescono ad ingannare.
Sembra che abbiano una doppia personalità, ma chi si intende di psicologia mette a fuoco quella vera e smaschera l’ipocrisia.
Bastano pochi particolari per delineare la vera immagine di una persona.
La descrizione del Franti, fatta con accenti di paradossale esasperazione, in alcuni dettagli gli corrisponde.
Te lo posso assicurare, nicoletta z., perché lo conosco ( lo conosciamo) da parecchio.
Nella seconda versione si è un po’ mitigato, ma i toni restano gli stessi.
Massimo D’Alema una volta definì Berlusconi “incipriato protagonista della prima repubblica”. Vecchia scuola, altra dignità, dove il giudizio politico faceva tutt’uno con la lotta, e l’ironia col rispetto e la lealtà; tutto vacuo magari (lo si certifica col senno del poi), ma pur sempre efficace.
Ne ricordo un’altra di Paolo Cabras per Lucio Colletti: “tarantolato dell’anticomunismo”.
Insomma i tempi cambiano e in peggio: il moralismo infantile è tragico e dice che si chiude, si sbaracca, the end.
Centrato l’ossimoro di Accattoli, la sentenza in quanto tale non esiste. Hanno scritto su commissione il certificato di morte di un’altra stagione, fanno sempre così. E non è proprio il caso di scaldarsi.
Chissà quanti epiteti avrebbe per sé l’ottimo D’Alema, ma non li dice e fa bene. (quello dell’ “energumeno tascabile” è stato l’ultimo, non ce ne farà più)
Abbiamo fra noi anche un cultore di D’Alema! E persino di Paolo Cabras (sarà l’unico, immagino, forse insieme a Nino). Son contento: viva la biodiversità.
Noto che la condanna di B. ha sdoganato molta verve scrittoria di pochi (una quarantina di commenti o giù di lì per un fatto comunque non irrilevante). Pochi ma interessanti e tutto sommato ben scritti.
Uno che “ruberò” di sicuro è (incredibile!):
“l’anomalia di una democrazia artefatta, molto simile ad una dittatura larvata”.
Per conto mio, un verdetto (non giudiziario, ma politico) l’avevo già pronunciato, leggendo due testimoni: Indro Montanelli e Beatrice Rangoni.
Indro Montanelli ha sempre avuto un’ acutezza di analisi non comune e finora insuperata.
Sapeva entrare in profondità nei fatti e andare oltre.
Ma bisogna dire che sbagliò clamorosamente–e me ne dispiace molto– in una previsione. Che gli italiani, sperimentando un cattivo governo guidato dall’imprenditore Berlusconi, avrebbero capito la necessità di cambiare strada. Una sorta di vaccinazione anti B.
Così purtroppo non è stato. Troppi italiani ancora lo osannano come fosse un dio.
E questo ricalca, pari pari, la stupida ammirazione per certi dittatori di infausta memoria.
Però non alimentiamo i sensi di colpa, altrimenti sembra quasi vero che i cattolici sono per natura integralisti. Non è il finimondo né il giudizio. C’é una sentenza fredda/calda e la politica è più di quanto non confessi; la divisione dei poteri è relativa, ma lo stesso ci vuole uno sguardo laico.
Anche Mario Monti ha votato Berlusconi, io modestamente qualche volta pure, e chi continuerà a farlo non è il diavolo.
A me una certa smorfia del Berlusconi dolente del comizio mi ha ricordato Gheddafi nell’espressione.
Giuseppe2, non sono convinto che per B. siamo in una situazione alla Gheddafi (anche perché B. è un puntello o un pretesto per l’intero panorama politico-culturale d’Italia).
Non ci piove, lycopodium, per questo dico che si chiude una stagione.
Il problema è come, non ci può stare il capo di un partito di governo agli arresti col governo in carica. Se il puntello è segato e nessuno è in grado di rimpiazzarlo crolla tutto, o meglio crolla troppo presto. Stanno cercando la soluzione con Napolitano. Ci sono ragioni per concedere la grazia nel dovuto modo, il puntello deve ancora puntellare per un po’ e nessuno lo impedirà.
Dopo sarà un’altra storia, si spera non tragedia.
Io non sto giudicando l’ uomo S.B. condannato dalla Cassazione; giudico la sua azione di governo nel corso di un ventennio circa, durante il quale non si è visto nulla di buono nonostante le tante promesse che hanno irretito moltissimi italiani.
I quali non si sono neanche resi conto delle leggi ad personam fatte passare a suon di decreti-legge, senza discussione in Parlamento.
Non si sono accorti, tutti presi dalle sue promesse non realizzabili, condite con sorrisi e pacche sulle spalle e barzellette sempre più sporche, che il Parlamento era pressoché paralizzato.
Ovvero che la democrazia di fatto non c’era.
Se ne accorgevano gli stranieri ma non gli italiani tutti intenti ad applaudirlo.
Nessun diavolo, giuseppe2, ma una grande, incredibile, ignoranza sì.
E una ancor più grande ed insulsa partigianeria contro i fantasmi di un comunismo che non c’è più e nel nome della riforma di una giustizia che ha il torto di contestare dei reati ad un uomo potente che–a detta dei suoi fautori– non dovrebbe essere nemmeno sfiorato dall’occhio del giudice.
E ancora oggi molti gli vanno dietro.
Il che si può attribuire solo alla superficialità e all’ ignoranza di chi non si interessa di politica perché pensa unicamente al proprio tornaconto personale, soprattutto, o quasi esclusivamente, in fatto di soldi.
Spero tanto che non ci sia nessuna “grazia”.
Sarebbe l’ ASSURDO per antonomasia.
Ecco, per capirci, perché B. è il puntello di tutta la situazione e non solo politica:
http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/se-il-capitalismo-diventa-di-sinistra-9837.html
Non tutto condivido di quanto è scritto, ma come (lunga) premessa, basta e avanza.
Lo diranno i fatti se B. è ” il puntello della situazione”.
Nel frattempo a me non interessano le opinioni altrui e rifletto per conto mio.
E comincio col dire che destra e sinistra per me “pari non sono” e restano ben distinte.
Qualunque cosa ne pensi “lo spiffero”.
vedo che il 2 agosto 2013 @ 9:45
Federico mi pensa,
deve far parte di quel gran popolo a cui la moglie non basta,
di quelli che vanno a carne e orate,
e…
poi fanno le scandalizzate della parrocchietta,
e non riesce a capire
quando è l’ora di smetterla,
visto che
non è oggetto contraccambiato dei miei pensieri.
Ah, “non interessano le opinioni altrui e rifletto per conto mio”: autoreferenzialità pura e B. per altri vent’anni.
Grazie!
Perché, lycopodium, lei si lascia influenzare dagli altri ?
Sì, l’avevo capito.
Prego, faccia pure.
Aggiungerò al mio dizionario, voce INTERESSARSI, l’accezione FARSI INFLUENZARE.
Ah, ah, ah.
E allora, lycopodium, non vada a linkare certi articoli dove è chiarissimo l’ intento di chi li scrive.
O almeno, dopo averli letti, ci rifletta bene prima di condividerli.
Lo prenda come un benevolo consiglio.
Caspita, Marsilia quanto a censura non fa sconti a nessuno, neanche ai filosofi!
Gridate in coro che Berlusconi è un farabutto, altrimenti siete perduti.
Giuseppe2, guardi che lei non ha letto bene. Anzi, non ha capito un tubo di quel che “Marsilia” ha detto.
Sarà il gran caldo o cosa?
Prima di precipitarsi a dire cavolate, cerchi di capire.
(recte) Marilisa, ma che c’azzecca, che risposta è? A ogni modo calma… B. è colpevole; B. non è il puntello; B. non va graziato; B. è condannato; B. va all’inferno… così va bene?
Continui pure, giuseppe2. Non mi tocca neanche un po’.
E comunque lei non ha capito un tubo. Complimenti per il suo acume.
…dimenticavo (solo per completezza): Bersani è un santo; Vendola un cherubino; Monti un serafino; Grillo neanche si può definire di quanto è bravo; Letta non ne parliamo… e sopratutto tutti costoro non hanno mai puntellato e neanche lontanamente collaborato col malvagio.
Che ridere…che ridere…
Che pianto… che pianto…
Prendetevi per mano e fate un girotondo. Allegramente.
Grazie del suggerimento, sig.ra Marsilia Rottermaier.
Sorvoliamo per amore di carità, signor cafone.
Amore di carità, solo per modo di dire, detto da Marsilia.
Niente affatto, signor villano.
Non avessi avuto amore di carità, non mi sarei fermata qui per rintuzzare i suoi epiteti offensivi.
Quelli che solitamente sono l’ultima risorsa di chi non ha argomenti convincenti da opporre.
Anche lei è di quella bella cerchia. Complimenti !!
Integrazione al link precedente (5 agosto 2013 @ 16:16 ).
Giorgio Agamben:
«I poteri e le istituzioni non sono oggi delegittimati perché sono caduti nell’illegalità; è vero piuttosto il contrario, e cioè che l’illegalità è così diffusa e generalizzata perché i poteri hanno smarrito ogni coscienza della loro legittimità. Per questo è vano credere di poter affrontare la crisi delle nostre società attraverso l’azione – certamente necessaria – del potere giudiziario: una crisi che investe la legittimità non può essere risolta soltanto sul piano del diritto. L’ipertrofia del diritto, che pretende di legiferare su tutto, tradisce anzi, attraverso un eccesso di legalità formale, la perdita di legittimità sostanziale. Il tentativo della modernità di far coincidere legalità e legittimità, cercando di assicurare attraverso il diritto positivo la legittimità di un potere, è, come risulta dall’inarrestabile processo di decadenza in cui sono entrate le nostre istituzioni democratiche, del tutto insufficiente. Le istituzioni di una società restano vive solo se entrami i principi (che nella nostra tradizione hanno anche ricevuto il nome di diritto naturale e diritto positivo, di potere spirituale e potere temporale o, a Roma, di auctoritas e potestas) restano presenti e agiscono in esse senza mai pretendere di coincidere.»
(Il mistero del male)
E, qui, un altro arriva grosso modo alle stesse conclusioni:
http://www.corriere.it/editoriali/13_agosto_07/l-incertezza-del-diritto-michele-ainis_9b51daa8-ff1a-11e2-a99f-83b0f6990348.shtml
p.s.
Peraltro, il recentissimo guaio del giudice intervistato, dimostra che i poteri mediatici sanno bene come interferire sulla (relativa) normalità delle cose. Non è solo in politica che succedono, anche se qui la cosa si è dimostrata particolarmente grave.
Ecco un link in merito: http://www.corriere.it/politica/13_agosto_06/napoli-esposito-cassazione_bd8cae96-fe6f-11e2-9e44-1a79176af940.shtml
Ecco un altro link in merito:
http://www.polisblog.it/post/142801/giudice-esposito-laudio-dellintervista-a-il-mattino-ma-la-domanda-su-berlusconi-non-ce
Esatto, NicolettaZ, i media sono un tritacarne.
E allora se “i media sono un tritacarne” e fanno dire ai giudici quello che vogliono loro, come la mettiamo?
Chi è che diceva–giustamente– che i giornali (i media) sono il quarto potere?
Bisogna trarsene fuori e, in caso si ricoprano ruoli istituzionali sensibili, negarsi proprio.
Ho sentito un po’ distrattamente il brano dell’intervista al giudice che hanno trasmesso al telegiornale. Ma in che lingua parlava?