Solo nel 1939 (Pio XII) e nel 1963 (Paolo VI) si ebbero dei Papi annunciati: c’erano la guerra incombente e il Concilio già avviato a determinare le volontà degli elettori secondo indicazioni rapidamente maggioritarie. Questo, come tutti gli altri dell’ultimo secolo, è invece un Conclave aperto a molte soluzioni. E’ un merito degli ultimi Papi averle predisposte con la chiamata al cardinalato di uomini di tutto il pianeta. – E’ l’innocua conclusione di un mio fondo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” in prima pagina con il titolo Lo spirito dei tempi. La scelta moderna della Chiesa.
Questo è un “extra omnes” aperto a molte soluzioni
166 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Caro Luigi tu hai giustamente fatto rilevare la “freddezza” burocratica del telegramma di Sodano ma che dire della deprimente predica di Sodano alla S. messa di oggi “pro eligendo pontefice” ????
http//www.korazym.org/index.php/attivita-della-santa-sede/3-la-santa-sede/3724-sodano-non-scalda-i-cuori-alla-missa-pro-eligendo-romani-pontifice.htmlano
certo ascoltando certi prelati si capisce perchè l’Europa non sia più cristiana: se il cristianesimo è questa bolsa retorica, aveva ragione Voltaire
Ecrasez l’infame!!!
A me è piaciuta, anche la semplicità del rito, per quello che ho visto.
(ma ho registrato più in là guarderò meglio).
🙂
Forse sarà un mio limite ma non capisco la scelta del Pontefice solo in base a ragioni geografiche: cioè mi va bene un Pontefice del Sud-america o di qualunque parte del mondo ma solo se è una persona degna e non solo perchè è del Sud-America!!!
dovrebbe essere scelto il Pontefice non perchè fa parte di una certa area geografica ma perchè è la presona più degna, prescindendo dall’area geografica. Se per caso si vedesse che la persona più degna è un asiatico si dovrebbe procedere prescindendo dal fatto che sia asiatico o no.
Quindi quando mi si dice Scherer brasiliano, si OK è brasiliano , ma questo che significa??? che il fatto di essere brasiliano di per se’ lo nobilita???
assurdità! Scherer è stato un curiale, ha lavorato nella Commissione di vigilanza dello IOR ed è fortemente voluto da Sodano , RE e Bertone. direi che il fatto di essere brasiliano a questo punto è puramente decorativo!
Cara Sara,
quanto alla” semplicità del rito “che dici tu, è stato celebrato il rito della S. Messa, con molti parti in latino (per fortuna!) i classici canti del Confiteor, del Kyrie, del Gloria del Credo.. Insomma è la S. Messa! sempre la stessa!
Quella che si dovrebbe ( si dovrebbe!) sentire ogni domenica. preferibilmente senza tanti fronzoli e aggiunte “fai-da-te” a cui ci hanno abituato le moderne liturgie post-conciliari.
Forse per te una novità, questa semplicità del rito?????
Discepolo perchè 10 punti di domanda alla volta?
Semplice rispetto alle ultime celebrazioni romane, ho avuto la sensazione che si sia tenuto un profilo più basso.
Impressione pura e semplice.
American pope
Evvvaiiiiii
Stavolta sono d’accordo con Sara. Il Card. Sodano ha espresso gratitudine a Benedetto XVI e ha accennato alla missione del papa. Per il resto ha preferito un profilo “basso”, nel rispetto delle prerogative dei cardinali elettori e delle attese dei fedeli.
Mi è piaciuto molto il richiamo all’unità, alla misericordia, perchè è quello di cui mi pare ci sia più bisogno.
Discepolo non preoccupiamoci di un’omelia. Oggi è il giorno del “Veni Creator Spiritus”, nel quale è detto:
Vieni o Spirito Creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
No, Luigi, ti sbagli! La tua conclusione e’ questa:
“La decisione che maturerà nelle prossime ore in cospetto del Giudizio di Michelangelo non è rilevante solo per i cristiani ma anche per il mondo secolare che ha più di un motivo di interesse a che la Chiesa di Roma accetti la sfida dei tempi nuovi con la combattuta ma comprovata fiducia nel Vangelo e nella storia che l’ha resa esperta in umanità.”
Ed e’ tutto meno che innocua.
E, Padre, donaci un Pastore santo…
Un Pastore da portare agli onori degli altari,
appena muore,
per non perdere l’abitudine presa
al
“Santo Subito”
“in cospetto del Giudizio di Michelangelo”:
“Ecco, si vedono tra il Principio e la Fine,
tra il Giorno della Creazione e il Giorno del Giudizio.
È dato all’uomo di morire una sola volta e poi il Giudizio!
Una finale trasparenza e luce.
La trasparenza degli eventi –
La trasparenza delle coscienze –
Bisogna che, in occasione del conclave, Michelangelo insegni al popolo –
Non dimenticate: Omnia nuda et aperta sunt ante oculos Eius.
Tu che penetri tutto – indica!
Lui additerà”
( Giovanni Paolo II – da “Trittico Romano”)
Caro Luigi “non occupiamoci di un omelia”.Non me ne occupo solo io ! Molti di quelli che l’hanno sentita sono rimasti delusi ed amareggiati !
http://www.elmundo.es/elmundo/2013/03/12/internacional/1363086474.html
Comunque se si può criticare un telegramma si può criticare anche un omelia…. o no ? Soprattutto quando denota la nessuna capacità di aver colto il gesto profetico di Benedetto : nessuna autocritica, nessun accenno della chiesa ufficiale a se’ stessa! Certo bello ma retorico Il richiamo alla misericordia : verso chi?
Non dimentichiamoci che Sodano ha protetto Maciel e si è fermamente opposto all’opera di pulizia di Razinger!
In questo momento seconda grandinata del giorno su Roma, più violenta della prima arrivata durante la messa De eligendo. Ci sarà un significato?
Considerazioni e auspici sono tutti interessantissimi, ma il punto fondamentale è uno solo. O il nuovo Papa, insieme ai suoi collaboratori, sapranno muoversi verso un’autentica Chiesa delle coscienze, nella quale il Magistero diventi punto di riferimento autorevole ma non coercitivo, oppure la decadenza rischierà di farsi inarrestabile. Io continuo a crederci e a sperarci, ma però ………
Noi vaticanisti durante la Sede Vacante abbiamo i nervi a fior di pelle. Ci mancava la grandine.
http://www.repubblica.it/speciali/esteri/conclave-papa-elezioni2013/2013/03/12/news/omelie_ratzinger_sodano-54385944/?ref=HRER3-1
La scoppiettante discepolo ispira anche me oggi…e condivido il fatto che matematica e geografia non possono essere il fattore determinante della scelta. Ma tanto e’ che l’umanita’ ragiona anche cosi’…compresa la Chiesa, non fatta di angeli.
Se in questo paese dove mi trovo la conferenza episcopale e’ fatta di piu’ di 90 vescovi; tutti locali, piu’ di 80 milioni di cattolici ed hanno un (UNO) cardinale nel conclave; mentre ci sono 26 italiani, dei quali vari esperti in …tutto meno che in missione e universalita’, qui la matematica e la geografia potrebbero intervenire ed aiutare un pochino….a farsi che l’Europa smetta di incartarsi e far incartare l’universo cristiano.
Secondo me abbiamo ancora un colonialismo ecclesiale rampante, che soffoca non poco i primi vagiti dell’inculturazione. Si continua a parlare di nuova evangelizazzione (ormai son quarant’anni…almeno dalla Evangelii Nuntiandi) chissa’ perche’? E se la Missione si e’ cosi’ appesantita, e’ perche’ appare sempre di piu’ come una cosa ai margini di tutto “il sistema” Chiesa, invece che esserne il centro, il criterio principe di discernimento. E quale e’ la ragione?
Discepolo, son d’accordo con te sul “principio”. Ma spesso la realta’, fatta anche di matematica e geografia, dovrebbe far aprire gli occhi a chi continuamente si ostina a guardare indietro, alle sicurezze (potere) passate (e ormai andate) e presenti (piu’ immaginate che reali). Piu’ fiducia nel Vangelo e nella testimonianza del Vangelo.
“Per corrispondere al suo vero compito, la Chiesa “deve sempre di nuovo
fare lo sforzo di distaccarsi dalla mondanità del mondo”… “Liberata dal suo fardello materiale e politico, la Chiesa può dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, può essere veramente aperta al
mondo” e “può nuovamente vivere con più scioltezza la sua chiamata al ministero dell’adorazione di Dio e al servizio del prossimo” (Benedetto XVI a Friburgo)
Se l’opera di pulizia iniziata ma non finita da Ratzinger non sarà poratata a termine altro che grandine ci vorrà dal cielo.. se vince l’amor del queito vivere così ben rappresentato dalla parole di sodano , quel vago e sentimentale far ricorso alla “misericordia” senza prima aver fatto ricorso alla giustizia, se prevale il mettiamo tutto sotto il tappeto e aspettiamo, se prevale lo spirito di corpo “clericale” , altro che granditata ci vorrà : l’esperienza degli anni passati sembra a qualcuno non aver insegnato nulla, sembra che qualcuno pensi di poter continuare tutto come prima, sembra che qualcuno pensi che le dimissioni di ratzinger siano state una bazzecola, e che lo scandalo, i veleni, gli attecchi mediatici alla Chiesa tutte cose da dimenticare o da minimizzare: se passasse questa linea ” va tutto bene madama la marchesa” sarebbe veramente la fine.Guardando la faccia di Sodano un brivido mi è percorso sulla schiena: ma davvero ancora avremo, per venti, cinquanta cento anni dei cardinali così? La Chiesa continuarà ad essere “questo”?
…a far si’ che l’Europa smetta di incartarsi..etc etc…
Fortuna che Sodano ha appena fatto appello all’unità e alla misericordia..
Ringrazio molto Antonio Thellung per le sue parole espresse nel commento delle 14.49 che, con il suo permesso, faccio mie.
Aspettando il nuovo pontefice oggi mi regalo una bella Bibbia con traduzione CEI edizione tascabile con bottone. (Scusate la piccola nota personale).
Riguardo all’omelia del card. Sodano “il profilo non poteva che essere basso”, secondo me, ma, ad oggi cantiamo il Veni Creator: è “la sua giornata”.
Ma un papa che parla e scrive come magna, no, eh!
Non so essere preoccupato personalmente, sono per la prima volta d’accordo con discepolo delle 14.58.
P.S. discepolo scusa, il tema della preoccupazione personale l’ho scritto per sdrammatizzzare. Ciao!
@matteo
Ciao Matteo, ci sarebbe il card. Dolan: “uatts aammerican boy”!?! Ma a me un mi garba…
Mabuhay,
i cardinali non sono i “rappresentanti” dei fedeli cattolici. Il collegio cardinalizio non risponde al principio di rappresentanza “proporzionale” ma alla scelta di ogni pontefice dei suoi più “stretti” collaboratori. Già il fatto che ci siano cardinali residenziali è segno di uno sguardo aperto verso il mondo.
Io sarei preoccupata.
Errata corrige: non so se essere
Il card. Dolan.
american self made man.
Porterebbe l’entusiasmo dell’americanità,
sarebbe un ottimo lavoratore nella vigna del Signore,
per riportare al potente trionfo la chiesa del Vaticano.
Mica vuoi metterci il card. fra’ O’Malley,
dopo che s’è venduto l’episcopio a Boston
fatto papa,
si rivende pure il Vaticano…..
Vero Matteo, dimenticavo che al di sopra di tutto deve esserci la tutela dello Stato Città del Vaticano; me lo dico da me: sono un ingenuotto… 😉
Intanto,
ieri sera
il cardinale,
ricorda
che la pedofilia
è anche colpa dei ragazzi….. che sentono il bisogno
http://www.youtube.com/watch?v=GDbN5jEwfhw
Habemus Papam !!!
Parlare della Città del Vaticano in queste ore è di una meschinità…
Come il solito, trito e ritrito, sentito e strasentito, anticlericalismo di Matteo…
Non è il caso, chiuse le porte della Cappella Sistina, di fare un po’ di silenzio anche noi?
Non dico silenzio assoluto, ma silenzio orante.
Misericordia. Si, ci mancherebbe!
Qual’è misericordia? Cos’è misericordia?
Parole di misericordia?
Si, le abbiamo udite poche settimane passate:
“Convertitevi e credete al Vangelo”.
Ecco, annunciare questo è misericordia!
Perchè senza conversione…
Il cardinale Re ha appena intonato il “Nunc Conclave, ad eligendum Romanum Pontificem, ingrediemur”.
“E Michelangelo li avvolge tuttora
della sua visione.”
Mi guardo divertito l’incanutita “coscialunga”, (affibbiato dai suoi confratelli…)
chi me lo avrebbe detto, quando era giovane…,
che si sarebbe fatto due conclavi ????…… tra consorelle…..
Il cardinale Re, “primus ordine et aetate”, guida la lettura del giuramento: “juris jurandi formulam elata voce recitat” [pronuncia a voce alta la formula de giuramento]…
Divertente questo inizio di conclave
Il volto angelicato di Comastri,
se mi diventasse papa,
avrei avuto l’onore di prenderlo in giro davanti a nostri amici.
Ma lui sempre così buono, fin da giovane…..
Accidenti,
le storie delle persone…
prendono pieghe inaspettate….
Tutto sto latino,
nun ce capisco un tubo…..
Aoh!
so’ 115 giuramenti,
mica bruscolini…..
Poracci!!!! col latino,
poi…
coll’accento americano,
e’ come magna’ il latino con il ketchup
Come fa il caro vecchio federico a darmi dell’anticlericale ?
Mah ?
Sto più io in mezzo a’ preti che lui…..
che jiie posso fa l’elenco de li peccati e virtù de tanti,
compresi
quelli che s’arinchiudono oggi nella cantina della Sistina….
Un minimo di sguardo spirituale…
nun te ce arriesce proprio, no…
Tien’ n’capa a chiesa ddo’ verdummaro!
Ma non possiamo mandare in conclave anche Matteo e Discepolo insieme allegramente?
Tanto tradi o pro quando c’è da sparlare si intendono benissimo..
Daiiii,
Sara,
mi sto divertendo un mondo 🙂
Rivedo volti,
riannodo memorie…
eppoi Ubi
io so’ fatto de carne,
il mio spirto è carnale.
Che cce voi fa’
Ubi ha colto il problema. Manca uno sguardo spirituale.
Altrimenti facciamo come quelli di Brisighella (“chi fegna stavolta?”) e ci perdiamo in chiacchiere da bar.
Faccia come Moretti, si sposti e ci lasci vedere il film..
Io in queste cerimonie,
sono quello che sta sempre dalla terza all’ultima fila,
a fa’ taglia e cuci….
Nun lo conoscete proprio il mondo clericale….
chi fa tanto gli spirituali,
nun ce capisce niente de concreto….
Comastriiiii
il Burkeeeeeee……
pure senza coda…..
Ravasi
tanto gentile e tanto onesto appare
quando la sera passa a s. Marco
evvaiiiiii
fori tutti
Il Maestro delle Cerimonie ha “intimato” l’extra omnes.
Certo che la presenza di George,
mi fa tanto strano…..
chiusura da filme
Signor Matteo, sinceramente lei mi fa molta pena.
Grazie Franti
per i suoi dolci sentimenti di pena.
Il Signore gliene renda merito e doni benedizioni
Grazie anche per il “Signor” che mi fa tanto strano…..
“Ma la chiesa conoscerà una nuova fioritura”
Joseph Ratzinger, 24 dicembre 1969
Profezia o incoscenza ???
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201303/130312ratzinger.pdf
Stamattina, in una chiesa vicino a casa, ho incontrato per caso il parroco, e gli ho chiesto (lo so che non ne aveva bisogno) di pregare “per il Conclave” . Quindi un breve scambio di battute/opinioni . Mi è piaciuto il contrappunto fra me e lui:
Al mio auspicio “speriamo che eleggano un santo”, lui -un sant’uomo pastoralmente impegnatissimo- mi ha risposto “Mah, più che un santo, la cosa più importante è che ‘ami la Chiesa’ ” .
Al che poi io ho ammesso che, pur con tutti i meriti straordinari di grandi papi intellettuali degli ultimi decenni, magari sarebbe ora di smetterla di valutare (per lo meno in certi quartieri ecclesiali) la “papabilità”di un cardinale sulla base di quanti dottorati e/o quanti anni di docenza in prestigiose università, etc…ha alle spalle.
Il sacerdote mi ha risposto, più o meno, “E sì, perché spesso più ne è grande l’intellettualità, più è grande la resistenza ad abbandonarsi al Mistero..”
(Almeno così ricordo. E’ vero, deve amare la Chiesa, e il suo mistero : dev’essere roba da Cantico dei Cantici..!)
“La decisione che maturerà nelle prossime ore in cospetto del Giudizio di Michelangelo non è rilevante solo per i cristiani ma anche per il mondo secolare”….
E’ vero ! Infatti nel momento in cui nel mondo non si crede più a nulla (erano ben diversi i tempi della elezione di Roncalli e di Wojtyla : con il primo si dava inizio al rinnovamento conciliare, con il secondo si apriva una sfida epocale (e vincente) all’ateismo di stato incarnatosi in Europa dal 1917), diventa oggi essenziale (nell’anno della fede) che sorga un pastore che abbia il coraggio di gridare a tutto il mondo : “Cristo è risorto ! Questa è la nostra fede ! ”
Altre strade non ce ne sono; san Paolo ci ha ammonito seriamente su questa verità che deve essere proclamata in ogni angolo della terra.
Profezia caro Matteo, profezia.
Accipicchia, ma non avete altro da fare che guardare il Vaticano?
Che barba!!
Avanti un’altra…
Tra un po’ cercheremo alloggio sul blog di Odifreddi per poter commentare il conclave.
Mette d’accordo tutti, il Piergiorgio :
1) “Una buona parte del pubblico, invece, continuerà saggiamente a pensarla come il protagonista del film di Woody Allen Harry a pezzi: “Se devo scegliere tra l’aria condizionata e il papa, scelgo l’aria condizionata”. ”
2) “L’elezione del cardinal Sean Patrick O’Malley, cappuccino, potrebbe portare a un papa significativamente vestito di un saio. Il motivo per cui i papi si vestono di bianco, infatti, è soltanto che quando nel 1566 fu eletto Pio V, che era un domenicano, egli decise di mantenere la veste bianca del suo ordine. La moda da lui iniziata potrebbe appunto essere rinnovata, e il vestito dei poverelli costituirebbe il significativo simbolo di un passaggio dalla Chiesa trionfante a quella penitente. ”
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/03/11/un-conclave-senza-s-s/
Commento frivolo su O’Malley, visto dal vivo (dello schermo) sarà che è irlandese è tutto Sean Connery (pure la voce da basso).
Fine commento frivolo.
🙂
636 commenti da Oddi, però.
Odifreddi non è che mi ispiri.
Però ecco, meglio l’ateo impenitente che i “tiepidi”.
Odifreddi, almeno come ateo è “caldo”..
Ha fatto una scelta di campo, netta, decisa.
Poi offre una immagine del tipo che si informa ed è informato sula Chiesa, sia pur se lo fa per giocarci sopra o per deridere.
Insomma è un ottimo “pungolatore” e ha anche i numeri per poterselo permettere.
Insomma, meglio, 1000000 volte meglio di certi personaggi a la page che gravitano nell’orbita di questo ed altri blog…
Siam troppo clericali e proni al Vaticano se scriviamo che c’è stata una prima fumata nera?
Non si sa mai..
🙂
Nera…
Commento ancor più frivolo: O’ Malley è quasi un sosia del nostro Luigi (o viceversa?)!!! Oggi seguendo la diretta ho pensato: Accattoli in Conclave?
E’ vero: O’Malley somiglia tantissimo a Luigi, tantissimo…ho fatto il tuo stesso pensiero Stephanus..
Profezia ?????
Ammazza….
L’ultimi tempi il profeta gufava alla grande…..
Mah!
Da giovani……….
da vecchi invece….
W il papa!!
aho’, a Fabrì,
guarda che era nera
talmente nera ma nera nera nera.
Chissà quanti candelotti fumogeni hanno messo nella stufa,
per mandare questo messaggio così chiaro 🙂
Ciao Matte’,
mi hanno dato un’informazione sbagliata, e io che già ero pronto a scrivere anche ciò: w il papa re W Pio IX.
Eleonore Schoenborn, 92 anni,
ha paura di non vedere mai più suo figlio se diventa papa e che viene sopraffatto dagli intrighi del Vaticano.
Spera che non diventi papa.
Circa il “toto-vocabor” (ovvero “fanta-imposuit”) , ovvero “che nome si attribuirà il neo-eletto papa”, ecco che Wiikipedia viene in aiuto:
http://en.wikipedia.org/wiki/Papal_name
Ci si può sbizzarrire..
E rispetto a ieri, penso che, anziché Benedetto XVII, un bel ” Martino VI ” potrebbe stare bene a Schoenborn. (Certo, fa un pò post-Gregorio XII , Costanza, post Scisma d’Occidente.., ma nessun nome è perfetto..)
Clemente per Ouellet mi ispira perché lui è del Canada francofono, e in francese è presente il nome femminile Clémence, che almeno a orecchie italiane suona bello.
Gregorio XVII è stato il nome di diversi antipapi da burla novecenteschi, e al centro di varie fantastoriche teorie strambe.. Ma forse, come fu per “Giovanni XXIII” antipapale del Cossa con Roncalli , sarebbe l’ora di liberarlo da quell’aura in questo caso ‘reazionaria’, etc..
Se (tranquilli, non accadrà mai..) dovessero eleggere l’americano Raymond Leo Burke, essendo il suo secondo nome Leo, chiunque direbbe che Leone XIV è la scelta ovvia, senza manco pensarci. (Anche se molti suoi sostenitori ovviamente lo vorrebbero in veste di “Pio XIII”..)
E, rivedendo la scelta di ieri, o meglio ampliandola: un Nicola VI Scola?
(Certo che anche un “Ambrogio I”..)
Se eleggessero il batavo Eijk, va da sé che non sfigurerebbe come “Adriano VII” (da Utrecht!).
Se eleggessero Dziwisz (!) -> Giovanni Paolo III (O Stanislao I ?) .
O’Malley sarebbe un bell’Innocenzo XIV (ma tutti lo vogliono come quel re franzese là… Francesco I .)
Dolan? Non saprei: Paolo VII, ..Timoteo I ?? In America vanno forte i Borgias, per cui: perché non “sdoganare” e “ripulire”, nell’ augusta occasione di un primo papa statunitense, finalmente il -per il resto bel- nome Alessandro, con un “Alessandro IX ” ?
Scherer sarebbe Paolo VII a tempo 0 .
Giovanni XXIV ? Difficile vedere chi.. Beh, magari Tagle (ma è poco più di una battuta.) Luigi I ? Magari sarebbe bello un ” Felice V .”
Per Ranjith, dopo il Leone (un leone è sulla bandiera singalese) il Gregorio (san Gregorio Magno…) , potrebbe scegliere un molto indiano “Tommaso I” (che richiamerebbe anche il predecessore Thomas Cooray.) .
Un Cardinal Francis Eugene George potrebbe rifarsi al suo secondo nome con un eufonico “Eugenio V” ( o osare lui con un Francesco I ).
Erdo, potrebbe essere così magiaro da scegliere un “regale” Stefano X (ma poi magari il giorno dopo sui giornali scriverebbero che trattasi di una marionetta di Victor Orban, il premier nazionalistautoritariantieuropeo…)
A proposito di Victor.. E un Vittore IV? Bello neh? (Magari a un papa Vingt-trois, perché no?)
Eleggessero un africano, avremo un Gelasio III ?
Urbano IX per chi proviene da una megalopoli (o anche solo per Napier di Durban?).
Ravasi? (Beh, Martino VI anche lui.. Sisto VI? Onorio V? Giulio IV? Anastasio V? o il summenzionato Ambrogio I? ..Simpliciano I ? …CarloEustorgio I ?? -da un papa così erudito, ovvero l’ex prefetto dell’Ambrosiana, ti puoi attendere qualunque surprise.. )
Beh, lo spagnolo Canizares, analogamente a quanto detto per Dolan prima, potrebbe fare anch’egli il ripescatore-sdoganatore : scegliendo un bel Callisto IV .
Il Cardinale Arcivescovo di Guadalajara, che mi è toccato “in adozione” random su Adoptacardinal, José Francisco Robles Ortega, potrebbe raddoppiare la novità, con un Giuseppe Francesco I !
(Invero un pò troppo asburgico.. facciamo Lucio IV .)
Per Wuerl di Washington, perché non un ..Giorgio I ? (Eh..)
Piacenza potrebbe essere, escludendo ogni tentazione bonifaziana, un ligure Giulio IV .
Fra i cardinali, quello che forse è stato più esplicito, dopo Dziwisz, a caldo, sul timore del possibile affermarsi della pratica della rinuncia al papato, è stato l’alto e vigoroso ex-rugbista risoluto conservatore Pell, di Sidney: sarebbe il massimo, quindi, piuttosto che uno scontato “Bonifacio X” , un fantastico “contrappassimoro”: Celestino VI .
E ce ne sarebbero tanti ancora… ( Incluso Pietro II , che comunque, Malachia a parte -ove Erdo e Turkson devono rifuggere dalla tentazione..- , sconsiglierei, che so, a Braz de Aviz, oltre che beninteso a Scherer, ché poi molti penserebbero a nostalgie imperiali per i Bragança..)
Chi vivrà, vedrà.
“Però ecco, meglio l’ateo impenitente che i “tiepidi”.
Odifreddi, almeno come ateo è “caldo”..”
Pensiero acuto”!
E lei, Ubi, è un cattolico “caldo”?
Da che cosa deduce che si è “caldi”, “tiepidi” o “freddi”?
Mi faccia sapere, se vuole.
E’ lui che ha scritto nell’apocalisse “il tiepido lo vomiterò dalla mia bocca”
Schoenborn elige Scola…
Schoenborn eligit Scola…
Avete dimenticato un nome, che andrebbe bene per tutti:
Cristoforo
(ma non sto facendo un vazer viennese)
Svegliarsi e trovar scritto “autorevole ma non coercitivo”, ma chi me l’ha fatto fare?
Può darsi che la Provvidenza, giocando l’aspettativa temporale di parecchie sfere clericali, ci mandi un Pontefice silenzioso, senza incanto di corpo e senza fascino di cultura, un “profeta” che sappia appena balbettare “a”, “a”.
In un mondo traboccante di paura e provocante violenza, non sarebbe del tutto strano se il Signore si compiacesse di regalare alla Chiesa un Pontefice umile e povero e di nient’altro preoccupato che di proteggere gli inermi, dissipare dalle menti la tenebra e il terrore dai cuori. Siamo stanchi di troppa scienza e di troppa cultura; stanchi di troppo potere e di troppi spettacoli… stanchi Di grandezze e di prestigio e di primi posti… stanchi di parole …
Non osiamo chiedere nulla. Ma voglia il Signore, usandoci pietà, donare alla sua Chiesa – la Chiesa dei poveri, degli oppressi, degli orfani, dei tribolati, la Chiesa degli ultimi – l’ultimo dei suoi Sacerdoti e gli ponesse sulle labbra unicamente e perdutamente la sua Parola e nel cuore tale apostolica fermezza da ripeterla senza riguardo di persona, disposto a perdere il superfluo e il quotidiano pur di rimanere fedele. Il resto, questo inutile e ingombrante resto, che arriva sin sulle soglie del conclave con strane congetture e assurdi voi, il resto cadrebbe da sé, con sollievo di tutti.”
(Mazzolari, Adesso, novembre 1958)
Amen
A me piacerebbe un …Pio XIII
Nome impegnativo…tutti i papi con questo nome hanno dovuto affrontare grosse sfide, e l’han fatto con coraggio sorprendente.
Io vorrei invece un Papa normale, che sappia unire la Chiesa, che sappia dire parole di amore per tutti, che sappia vedere miserie e disperazione in tutti e che a tutti sappia dare una speranza.
Per il resto che vada con la tonaca o in mutande, che celebri in San Pietro o sotto una tenda, mi è del tutto indifferente.
Scrivo adesso prima che si ricominci a litigare, ho trovato il rito di ieri in Cappella Sistina davvero bello e commovente e ho pensato che anche questa capacità che la Chiesa ha avuto nei secoli di produrre tali meraviglie è segno di fiducia in Dio e nell’uomo.
E’ qualche cosa di cui dovremmo essere fieri.
Caro Pietro Toscanini,
interessanti le sue ipotesi sul nome del futuro papa. Ma lei ha guardato solo ai nomi dei predecessori, quando invece la scelta del nome potrebbe seguire altri criteri del tutto personali. Ricordo, ad esempio, che Papa Roncalli scelse il nome di suo padre, Giovanni Battista.
“L’essenza del papato è l’autorità”, ha detto in un’intervista ad Asia News il teologo Anton Meemama, dello Sri Lanka (eh sì, sto in ascolto di questo sottile vento “orientale”…): “la vera autorità, che sgorga da Gesù”.
“Il mondo -ha detto- ha un disperato bisogno di un papa autorevole” (“ha bisogno di Gesù”).
Ha detto: “il nuovo papa deve diventare il cuore di un mondo senza cuore, la vera oasi di un mondo disumanizzato” (come è bello questo linguaggio semplice, ricco di immagini di vita, come quello di Gesù!).
http://www.asianews.it/notizie-it/Teologo-srilankese:-il-nuovo-papa,-segno-di-speranza-per-i-popoli-del-mondo-27368.html
Concordo con Clodine, ma temo che il richiamo a Pio possa far pensare ad un passo indietro rispetto al Concilio o addirittura ad un papa anticonciliare.
Ci mancano solo i pregiudizi e le ostilità di buona parte del mondo cattolico e di tutto il mondo laico occidentale… Il nuovo papa avrà bisogno del massimo della stima e della simpatia anticipata di tutti. Meglio un nome poco impegnativo, che non disturbi la sensibilità di nessuno…
Parole stupende.
Questa è la Chiesa che vorrei, questa la Chiesa in cui mi riconosco.
Don Mazzolari ha parole “nuove” anche nei nostri tempi.
Grazie, Stephanus.
Dopo aver letto le vostre disquisizioni sul nuovo Papa e sul Conclave in itinere, vorrei chiedere semplicemente a ciascuno di voi:
“Ma tu che Chiesa vuoi?”.
Se fosse rivolta a me una domanda del genere, risponderei: “Non voglio nessuna Chiesa, nel senso che la Chiesa è prima e oltre noi. E l’idea stessa che io possa ‘volere’ la Chiesa in un certo modo, come si può volere un’associazione o una società qualsiasi, è un errore”.
Non vi è alcun “nuovo modo di vivere la Chiesa”, di far “parlare il Vangelo”, da affermare con un nuovo papa, ma un unico modo e in sé sempre “nuovo” per ogni persona e generazione.
“Volere novità” è percepire debolmente la costituzione soprannaturale, la missione antica e inalterata, la stabilità sacramentale della Chiesa, istituita da Gesù Cristo. È confondere i vissuti con la Verità.
Quasi mezzo secolo di (tentazioni e) di tentativi di inventare modi “nuovi” e gratificanti di chiesa, fuori di quella costituzione, in concorrenza imitativa con le varie egemonie culturali, si è risolto in continui fallimenti.
Ho sentito un tale che diceva che i cardinali dovrebbero prendere tremendamente sul serio la “fenomenologia dello spirito contemporaneo”.
Certamente, ma per attraversarne criticamente la natura inconsistente, “allegramente” subìta da tanti contemporanei, non per farne un modello per la Chiesa del futuro.
Pensare che le grandi decisioni della Chiesa debbano adeguarsi al sentire diffuso, attinto alle fonti malsane della chiacchiera universale, condizionato dai tanti sedicenti “maestri”, è pensare l’opposto di ciò che è necessario agli uomini.
I seguaci di Gesù Cristo dovrebbero, semplicemente (!?) comunicare a tutti la gioia di essere immensamente amati e quindi capaci di amare.
La nostra comunicazione deve esprimersi con parole e con la vita, in preghiere e in fatti, in azione e in capacità di soffrire (e di offrire).
Ciò che è chiamato a proclamare il (nuovo) Papa è Gesù, l’incontro con la Sua Persona, il Suo Vangelo.
La separazione ideologica di Cristo dalla sua Chiesa è una delle prime realtà che si deve affrontare nel proporre una Nuova Evangelizzazione della cultura e della società moderna. Tutto ciò che la Chiesa è, l’ha ricevuto da Cristo.
Allora, caro amico del pianerottolo:“Ma tu che Chiesa vuoi?”.
Quale Chiesa voglio? quella tratteggiata da Giovanni Paolo II nella novo millenio ineunte: “Tante cose, anche nel nuovo secolo, saranno necessarie per il cammino storico della Chiesa; ma se mancherà la carità (agape), tutto sarà inutile. È lo stesso apostolo Paolo a ricordarcelo nell’inno alla carità: se anche parlassimo le lingue degli uomini e degli angeli, e avessimo una fede « da trasportare le montagne », ma poi mancassimo della carità, tutto sarebbe « nulla » (cfr 1 Cor 13,2). La carità è davvero il « cuore » della Chiesa, come aveva ben intuito santa Teresa di Lisieux, che ho voluto proclamare Dottore della Chiesa proprio come esperta della scientia amoris: «Capii che la Chiesa aveva un Cuore e che questo Cuore era acceso d’Amore. Capii che solo l’Amore faceva agire le membra della Chiesa […] Capii che l’Amore racchiudeva tutte le Vocazioni, che l’Amore era tutto”
Io credo che tutti i cattolici abbiamo in cuore una Chiesa in linea con il Vangelo: pura, come una sposa bella e inghirlandata, profumata e vestita a nozze per il Suo sposo. Ma questa è una visione enfatica e romantica della Chiesa, è una immagine che non potrà mai essere in questa realtà terrena. Il perché non lo dico io, né voi, ma la stessa Parola di Dio. La Chiesa per Sua natura è umano divina -essenza e non essenza convivono indissolubilmente proprio copre un corpo in cui la carne e lo spirito sono uniti in un’impasto di Grazia e peccato. Tale la Chiesa- C’è un affresco bellissimo di Delacroix nella cappella detta dell’Angelo nella Chiesa di Saint Sulpice in cui la lotta di Giacobbe con l’Angelo rende bene l’idea di come l’umanità -e ciascuno di noi nel suo intimo- oppone resistenza alla forza divina che ci vuole e ci avvinghia come un amante appassionato che ci pretende, ma noi no! Lo respingiamo lo percuotiamo pure. L’umanità respinge Dio, la stessa Rivelazione ne parla, l’opposizione a Dio e alla Chiesa è un fatto storico contingente. Vi è un’entità malvagia che comincia dall’inizio del mondo [ Genesi III ] San Paolo nelle sue Epistole oppone «Cristo a Belial», il Tempio di Dio e il Tempio degli idoli, e terminerà con la sua fine….Lo ha mirabilmente illustrato Michelangelo nella Cappella Sistina.
A Sara delle 09,03 con simpatia e “buona giornata”:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/Speciali/2013/conclave/notizie/pop_de-ingressu-in-conclave.shtml
Tra un po’ uscirò, mi avvio in San Pietro per la fumata delle 12. Sarà così tutti i giorni fino al termine del conclave.
Buona giornata a tutti
Un bacio a Luigi.
ciao…a più tardi!
Ciao Clo!!!!
Un abbraccio!
Clodine, porta anche noi con te, nel cuore! Ciao! Grazie!
Porta anche me, portaci tutti !!!! …e se e’ nera; riportaci!
Cara Clodine,
piacerebbe anche a me venire in Piazza San Pietro con te!
Se abitassi a Roma invece che sugli argini nebbiosi del Po …
Sono al pc con una finestra aperta sul comignolo (il centro televisivo vaticano è prezioso) ma certo essere lì sarebbe tutt’altra cosa…
Anch’io, Clo, vorrei essere lì…
Seconda fumata nera.
Clodine fortunata, porti anche i nostri pensieri!!
Io qua ho pure il terrore di perdermi la diretta, mannaggia speriamo che facciano in fretta che domani è una giornataccia.
Ho sognato
Bergoglio – Ignazio i
Da giorni seguo con attenzione questa vivace cronaca in diretta sul Blog.
Non intervengo sugli argomenti per mio personale ritegno, essendomi definito agnostico – vedo il Papa come un Primus inter pares, senza orpelli di Sue Santità o di infallibilità o, ancor più, senza attribuzioni di Vicariati di Cristo, qualifiche a mio parere extra umane, destinate ad alimentare solo idolatria (e credo che lo sappiamo).
Sotto tale aspetto, ho sentito molto il ricordo di Don Mazzolari riportato da Stephanus.
Se, poi, mi venisse di farmi una classifica per apprezzamento degli interventi , francamente non saprei chi scegliere: forse la palma andrebbe a matteo, per il misto di ironia e passione con cui mostra di vivere questo momento.
Ehi…amici, ma certo che vi porto e vi riporto a fumata nera. Davvero non immaginavo voleste farmi compagnia…E dire che m’imbarco sempre sola spinta da passione irrefrenabile per il papa -passione non da tutti condivisa- così sola da sentirmi un Sambernardo nella neve!!
Ma quando imbocco di sguincio il colonnato e mi ritrovo in quella piazza gremita naso all’insù verso il comignolo che sbuffa nerofumo…è un’emozione irripetibile e unica.
Domani… tutti con me…senza indugio alcuno!
Nico, se vuoi venire a Roma, per la fumata bianca, ti possiamo dare ospitalità… forse la proposta è assurda, ma tienila presente… eventualmente, ci sentiamo in privato.
Cara Clodine,
non credo affatto che altri del blog
possano essere fisicamente in piazza s.Pietro.
Ci sono anche persone diversamente appassionate da te,
e comunque eccitate nell’attesa del proprio vescovo.
Chi capita in piazza cerchi una bella bionda,
è lei.
@mattlar
🙂
Mi piacerebbe, ma proprio non si può fare.
Comunque il pensiero vale un grosso abbraccio, anche se virtuale
🙂
Errata corrige:
“non credo affatto che altri del blog
NON possano essere fisicamente in piazza s.Pietro.”
Il compagno giosal si attenga scrupolosamente agli ordini del Partito e si concentri sulla ricerca di grilli votanti…
Lasci ai cattolici l’attesa speranzosa dell’elezione del Papa senza offenderli con considerazioni fuori luogo e comunque irrispettose.
Lasci ai cattolici
offenderli
considerazioni fuori luogo
irrispettose
Bravo !
Finalmente uno che fa vedere che ce l’ha duro.
Ecco un papabile auspicabile
Non praevalebunt
Non credo che il compagno Sal abbia bisogno del sostegno della federazione romana e milanese. Se la cava benissimo da solo.
A Brisighella, dove sono tutti esperti di Conclave, scommettono sul Card. Dolan e sulla sua elezione al terzo giorno…
Vedi Giosal,
agli agnostici è chiesta molta più misericordia dei cattolici 🙂
🙂
Che lagna…
Due giorni: una pausa di due giorni, ce la facciamo?
Dopo botte a non finire.
Dura…..
ma fra poco vi lascio,
scendo in piazza….
Assalta il cupolone??
🙂
Scherzo (almeno ci provo).
!!!
Grande FedericoB, federazione mi piace.
I cosacchi a San Pietro!
Sara, rispetto il tuo appello: due giorni, poi con Federico zac, zac! Per carità, solo a parole. E sempliciotte, che siano comprensibili anche da lui.
Stai auspicando Peter Erdö, Federico?
😉
Dicitur: salgone le quotazioni di Peter Erdo…Ma, chissà…
Si parlava di cosacchi e mi è venuto in mente lui, il più papabile tra i provenienti dall’Est…
Mah, io poi parloparloparlo, ma mi fido davvero di Chi ne sa più di noi…
Ciao Nico,
è sicuramente uno dei papabili il nostro Peter Erdo (inserito anche nell’articolo del Corriere, dal nostro Luigi) e chissà che, dopo un papa proveniente dall’Est il quale, tra le tante opere combattè anche il comunismo, non ne arrivi un altro ancora proveniente dall’Est (anticomunista fino all’osso come tutti gli ungheresi-per tranquillizzare federico-) che, tra le tante opere combatterà anche i neo-fascisti anti Europei come Orban…
Ma le mie sono chiacchiere, solo chiacchiere carissima Nico…Non farci caso e passa oltre…Un abbraccio.
Matteo, gli amici del blog mi han chiesto di portarli nel cuore…spiritualmente saranno tutti presenti. Caro Matteo, se vuoi, ci possimo incontrare domani in Piazza, ma io sono per la fumata delle 12 o giù di li…
Un affettuoso saluto a Clodine che ci porta nel suo cuore, in attesa nella piazza.
Per il resto (vedi ultimi…): ORRORE!
Ahhhhhhh…..
Ha bestemmiato, ha bestemmiato!! Sia crocifisso!
Giosal ha parlato anche troppo, minacciando e denunciando il sottoscritto alla stampa e al Partito. Il minimo che possa chiedere è un minimo di rispetto per coloro chiamano Sua Santità il Papa e credono nel dogma dell’infallibilità.
Sia coerente al suo dichiarato “ritegno” e taccia.
Fabricianus calmati, bevi uno spritz e tira il fiato.
Ok Federico, procedo: uno spritz ci sta tutto.
@Nico,
un Peter/Pietro II papa ha qualcosa di inquietante, di definitivo…
Non vorrei dare credito alle profezie di Malachia, ma te li immagini i titoli dei giornali? Direi che dovremmo rinunciare a quell’anticipo di simpatia di cui qualuanque papa ha certamente bisogno.
Con questo non mi permetto di giudicare la persona, certo degnissima.
Federì, qui stai toppando di brutto.
Chiunque verrà eletto è degno, e ce ne frega poco dei giornali e delle ipotesi millenaristiche.
Quel che è inaccettabile è solo lo sprone politico che animava il commento di Fabricianus.
A parte che il nome verrebbe cambiato (Peter è il nome di battesimo, lo cambierebbe credo), qui stiamo semplicemente parlando (ogni tanto ‘pirloparlando’ direbbe il nostro ospite).
Io non tifo per Erdö, guardo in alto e aspetto
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/il-fascino-di-quelle-vecchie-mani-posate-sul-vangelo.aspx
Ubi,
dove sto toppando?
Ho solo espresso una perplessità sull’accoglienza dei media.
Per me il Card. Erdo va benissimo, come chiunque altro sarà eletto dal Conclave.
“Pirloparlavo” anch’io, come ricorda Nico.
A proposito, mi unisco a Nico nell’atteggiamento di chi guarda in alto e, pregando, attende.
Buono lo spritz…
La parola inaccetabile è ovviamente respinta al mittente… il signor dove c’è la sapienza c’è l’umiltà…
Sul camino staziona un piccione, sarà buon segno?
Io, detto senza offesa, e l’ho già detto ieri, esprimo la mia più totale perplessità per lo sguardo per niente spirituale, ma troppo calcolo-razional-terren-politico-gossiparo che emerge -e forte- da tanti commenti.
Troppi distinguo, scarso senso dell’attesa e del soprannaturale che pur opera attraverso gli uomini. Insomma troppa roba terra terra…
Adesso va meglio?
Commento delle 17.45 di Ubi Humilitas ibi Sapientia: riguardo a me questa critica è giusta e me la prendo tutta.
Saluti.
Mi sa che è andata, l’attesa mi spezza le coronarie.. (per questo non riesco a fare commenti spirituali, chiedo venia)
Sara è un gabbiano, parola di vaticanista…
Specifico meglio, rispetto al commento di UbuHumilitas delle 17.45: riconosco di aver mostrato un approccio eccessivamente razionalistico, terren-politico….
Lo riconosco, ma il mondo è anche questo…
Non è un piccione: è un gabbiano!
E’ vero, e si che abito a 100 metri dal mare.
Clodine e Matteo staranno stretti stretti in questo momento, sono in tanti a guardare in su.
Bianca!!
Gioia!
PAPA FRANCESCO
E’ TROPP BELL!
Buonasera!!!
Nino, ma chi li ispira i tuoi sogni?
Che bello, il momento di silenzio e preghiera…
nico scrive,
13 marzo 2013 @ 20:41
Nino, ma chi li ispira i tuoi sogni?
——–
Lo Spirito Santo fin da:
• Nino scrive,
7 marzo 2013 @ 15:55
-Jorge Mario Bergoglio
– Enzo Bianchi
– Ravasi
———–
Strano che l’altro post delle 17 circa di oggi su questo threat:
“Ho sognato Bergolio – Ignazio I
sia scomparso.
Ma no, da me c’è ancora!
Nino quel commento non è affatto scomparso: vedi e assicurami… ci tengo…
Nino sei stato un sognatore favoloso… ma ammettilo: Bergoglio Francesco è meglio che Bergoglio Ignazio… che sarebbe stato campanilista come Wojtyla Stanislao… Bergoglio Francesco spariglia… chi spariglia ci piglia…
Un discepolo di Ignazio che diviene Francesco: qui c’è di più di quanto si riesca a dire… almeno credo…
Stamani,
la Salus Populi Romani
riceverà
il vescovo di Roma
ci sarai Luigi?
Ti hanno già pubblicato il pezzo, su Bergoglio,Luigi!
http://www.corriere.it/esteri/speciali/2013/conclave/notizie/Bergoglio-sfida-con-Ratzinger-arrivo-secondo_824c3d68-8c2f-11e2-8351-f1dc254821b1.shtml
E’ di ieri quel pezzo li’,,,Matteo…
Luigi Accattoli scrive,
14 marzo 2013 @ 0:54
“Un discepolo di Ignazio che diviene Francesco: qui c’è di più di quanto si riesca a dire… almeno credo…”
——
In effetti, conoscendo i trascorsi pastorali del nuovo papa ed avendolo sfiorato, nel senso della conoscenza personale a Buenos Aires nel 2001e nel 2002 ai tempi bui del coralito, avrei anch’io suggerito Francesco, ma la mia contiguità con la famiglia ignaziana, stupidamente ha prevalso.
Per altrole assonanze tra le due famiglie, quella francescana e quella ignaziana sono storicamente certificate.
Visto che ci sono segnalo che il Card Bergoglio è anche da circa 15 anni ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina.
Cosa di non poco conto nel cammino ecumenico e spirituale, che la stampa e i media hanno finora ignorato.
In ultimo, ho ascoltato stamani prima pagina condotta da Veneziani che tra gli altri articoli, ha letto parte del tuo editoriale di oggi sul Corsera “Il gesuita con il saio”.
Che dire, MAGISTRALE.