Riccardo Benotti Covid-19: preti in prima linea
Storie stra-ordinarie di chi ha dato la vita
e di chi non si è arreso
Edizioni San Paolo 2021,
pp. 464, euro 20,00
20 Marzo, 2021 - 17:04
Luigi Accattoli
RICCARDO BENOTTI è un collega romano di 38 anni, caposervizio del SIR, agenzia di informazione della Conferenza Episcopale Italiana. Si occupa della vita della Chiesa in Italia. È membro della Commissione Nazionale Valutazione Film. Nel 2016 ha pubblicato Viaggio nella vita religiosa (LEV).
Riccardo mi ha detto che a oggi i preti vittime della pandemia sono 270, ma erano 206 a fine novembre, quando lui chiuse la sua inchiesta. E si tratta solo dei preti diocesani. Per metterne insieme l’elenco e le storie il collega ha preso contatto con tutte le curie diocesane d’Italia e con tutte le testate giornalistiche delle Chiese locali.
20 Marzo, 2021 - 17:19
Luigi Accattoli
Il libro è diviso in due parti. La prima parte racconta ampiamente quattro vite “donate” [Fausto Resmini, Giovanni Melis, Vincenzo Rini, Silvio Buttitta] e le vicende di altri quattro preti che stanno vivendo iniziative particolarmente impegnative di reazione alla pandemia: il cappellano dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, il presidente dell’Opera Diocesana Assistenza a Firenze, il cappellano del carcere di San Vittore a Milano e un parroco della periferia di Roma.
La seconda parte fornisce una narrazione essenziale delle vicende di tutti i 206 preti diocesani morti in Italia, allegando anche una foto per ciascuno di loro. Le Chiese locali interessate sono 64 su 225. La concentrazione delle vittime è nell’Italia settentrionale (80%), con un picco in Lombardia (38%), seguita da Emilia Romagna (13%), Trentino Alto Adige (12%), Piemonte (10%). Meno colpiti il Centro (11%) e il Sud (9%). Il mese di marzo 2020 è quello che registra il numero più alto di decessi (99), che rappresentano poco meno della metà del totale (48%); ad aprile la situazione migliora (27 morti) per digradare nella tarda primavera e durante l’estate (5 vittime complessive). A ottobre però la miccia si riaccende con i primi 7 decessi della seconda ondata, per poi rapidamente deflagrare nel mese di novembre con 68 morti (33%). A morire sono soprattutto i preti più anziani, con un’età media di 82 anni in linea con quella delle vittime di Covid-19 nell’insieme della popolazione.
20 Marzo, 2021 - 17:28
Luigi Accattoli
Il volume ha una Presentazione del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei; e una Prefazione del Cardinale Angelo De Donatis, vicario di Roma: si tratta di due cardinali che hanno vissuto la polmonite da Covid in forma grave. Dalla prefazione di De Donatis ho cavato la sua storia qui nel blog:
Utile parole dei morenti. Ho chiesto a Riccardo di segnalarmi – se ce ne sono – parole di addio, o comunque ultime comunicazioni dei sacerdoti che vedevano arrivare la loro ora. Ve ne sono poche, a motivo della morte in isolamento comportata dai protocolli delle terapie intensive. Ma alcune ci sono. Nei commenti che seguono riporto quelle che mi ha indicato e lo ringrazio.
20 Marzo, 2021 - 19:19
Luigi Accattoli
Giuseppe Marelli – 80 anni – Milano. Ultimo messaggio ai familiari. “Se fosse l’ultimo giorno ecco le mie parole: O Dio vengo nella fede, nella speranza, nella carità. Ti ho amato da sempre. Vieni con Gesù, Maria e Giuseppe. E con tutti i miei cari. Sostienimi nella sofferenza. Perdona i miei peccati. E donami la gioia del tuo eterno amore”. E aggiungeva: “Non essere triste. È la mia preghiera se fosse l’ultimo giorno. Sono molto sereno e in pace con il Signore che è l’unico Signore della mia vita”. [Pagina 160 del volume]
20 Marzo, 2021 - 19:21
Luigi Accattoli
Cirillo Longo – 95 anni – morto all’ospedale di Bergamo il 19 marzo 2020 – poco prima di morire ha detto: “ Non abbiate paura, perché tutti siamo nelle mani di Dio. Ci vediamo di là”
20 Marzo, 2021 - 19:28
Luigi Accattoli
Giuseppe Branchesi – 82 anni – Macerata. Invia alla famiglia dall’ospedale un testamento che ha queste parole conclusive: “Chiedo perdono a tutti e tutti perdono. Grazie a Dio, grazie a tutti, benedico tutti”. [pagina 439 del volume]
20 Marzo, 2021 - 19:31
Luigi Accattoli
Orlando Bartolucci – 75 anni – Pesaro. Il 21 aprile 2020, in un momento in cui sembrava guarito, aveva mandato un videomessaggio alla sua parrocchia con queste parole: “E’ stata un’esperienza impegnativa sia perché rischiosa, sia perché stare un mese in isolamento totale non è il massimo. Ho usato questo tempo per preparare i campeggi 2020, sperando che sia possibile e lecito farli e questo mi ha reso il tutto più leggero e più vissuto”. [Pagina 278 del volume]
20 Marzo, 2021 - 20:01
Luigi Accattoli
Giovanni D’Alise – 72 anni – vescovo di Caserta. “Non abbiate paura: affronteremo con serenità anche questa prova”, aveva detto ai collaboratori entrando in ospedale colpito dal Covid 19. [Pagina 423 del volume]
21 Marzo, 2021 - 9:09
Luigi Accattoli
Franco Alfieri – 74 anni – Sessa Aurunca – E’ morto il 4 novembre. Nell’estate 2020 aveva pubblicato un libretto di versi dedicato alla pandemia: “Virus un mistero tenebroso” ,nel quale c’è un testo dedicato alla propria morte, dal titolo “Partendo”, nel quale sono queste parole: “Sarò giovane compagno di una stella che già spenta rinnova il suo dono per ciò che ogni giorno ricomincia. Vi invito alla marina dove si scioglie la vela della vita”. [Pagina 446]
21 Marzo, 2021 - 9:31
Luigi Accattoli
Corrado Forest – 80 anni – Vittorio Veneto. “Non è male che anche qualche prete prenda questo tipo di malattia per condividere quello che vivono molte altre persone”, aveva detto al vescovo Corrado Pizziol che l’aveva chiamato al telefono al momento del ricovero per Covid 19. [Pagina 454 del volume]
21 Marzo, 2021 - 9:58
Luigi Accattoli
Napoleone Barbato – 94 anni – Venezia. Termino la raccolta delle ultime parole con questo sacerdote colto e sapiente che ho conosciuto negli anni della Fuci: esse non hanno riferimento al Covid 19 essendo state pronunciate quattro anni prima della pandemia, ma sono così appropriate al pensiero della morte che non posso non riportarle, ringraziando l’autore del libro d’avermele donate con il suo lavoro. Don Napoleone – che noi fucini chiamavamo don Nini, intervistato dal settimanale diocesano Gente Veneta così parlava al compimento dei novanta: “Sono stupefatto e riconoscente al Signore per questo traguardo. Colgo la bellezza della vita in tutti i suoi aspetti, di gioie e sofferenze. Un pensiero oggi dominante? Che la morte è prossima. Non è tanto un pensiero alla morte, all’andar via da qua… ma all’andare con il Signore. E’ il pensiero che mi accompagna sempre di più, giorno e notte. Anche nel sonno”. [Pagina 453 del volume]
21 Marzo, 2021 - 10:08
maria cristina venturi
E’stato proclamato dalla Chiesa l’Anno di San Giuseppe. Oltre che patrono della Chiesa e santo della “buona morte” San Giuseppe e’anche l’esempio piu’fulgido per i sacerdoti e la loro particolare vocazione:custodire Gesu’ . San Giuseppe ha difeso, custodito,si e’ preso cura di Gesu’ e di Maria, in castita’ ,silenzio,umilta’ . Come i tanti sacerdoti descritti nel libro che oggi hanno dato la propria vita, testimoniato la loro fede. Preghiamo il Signore che ci dia sacerdoti santi e preghiamo San Giuseppe che ci sia vicino al momento della morte
Riccardo Benotti
Covid-19: preti in prima linea
Storie stra-ordinarie di chi ha dato la vita
e di chi non si è arreso
Edizioni San Paolo 2021,
pp. 464, euro 20,00
RICCARDO BENOTTI è un collega romano di 38 anni, caposervizio del SIR, agenzia di informazione della Conferenza Episcopale Italiana. Si occupa della vita della Chiesa in Italia. È membro della Commissione Nazionale Valutazione Film. Nel 2016 ha pubblicato Viaggio nella vita religiosa (LEV).
Riccardo mi ha detto che a oggi i preti vittime della pandemia sono 270, ma erano 206 a fine novembre, quando lui chiuse la sua inchiesta. E si tratta solo dei preti diocesani. Per metterne insieme l’elenco e le storie il collega ha preso contatto con tutte le curie diocesane d’Italia e con tutte le testate giornalistiche delle Chiese locali.
Il libro è diviso in due parti. La prima parte racconta ampiamente quattro vite “donate” [Fausto Resmini, Giovanni Melis, Vincenzo Rini, Silvio Buttitta] e le vicende di altri quattro preti che stanno vivendo iniziative particolarmente impegnative di reazione alla pandemia: il cappellano dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, il presidente dell’Opera Diocesana Assistenza a Firenze, il cappellano del carcere di San Vittore a Milano e un parroco della periferia di Roma.
La seconda parte fornisce una narrazione essenziale delle vicende di tutti i 206 preti diocesani morti in Italia, allegando anche una foto per ciascuno di loro. Le Chiese locali interessate sono 64 su 225. La concentrazione delle vittime è nell’Italia settentrionale (80%), con un picco in Lombardia (38%), seguita da Emilia Romagna (13%), Trentino Alto Adige (12%), Piemonte (10%). Meno colpiti il Centro (11%) e il Sud (9%). Il mese di marzo 2020 è quello che registra il numero più alto di decessi (99), che rappresentano poco meno della metà del totale (48%); ad aprile la situazione migliora (27 morti) per digradare nella tarda primavera e durante l’estate (5 vittime complessive). A ottobre però la miccia si riaccende con i primi 7 decessi della seconda ondata, per poi rapidamente deflagrare nel mese di novembre con 68 morti (33%). A morire sono soprattutto i preti più anziani, con un’età media di 82 anni in linea con quella delle vittime di Covid-19 nell’insieme della popolazione.
Il volume ha una Presentazione del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei; e una Prefazione del Cardinale Angelo De Donatis, vicario di Roma: si tratta di due cardinali che hanno vissuto la polmonite da Covid in forma grave. Dalla prefazione di De Donatis ho cavato la sua storia qui nel blog:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/angelo-de-donatis-ho-sentito-il-sostegno-orante-della-comunita/
Utile parole dei morenti. Ho chiesto a Riccardo di segnalarmi – se ce ne sono – parole di addio, o comunque ultime comunicazioni dei sacerdoti che vedevano arrivare la loro ora. Ve ne sono poche, a motivo della morte in isolamento comportata dai protocolli delle terapie intensive. Ma alcune ci sono. Nei commenti che seguono riporto quelle che mi ha indicato e lo ringrazio.
Giuseppe Marelli – 80 anni – Milano. Ultimo messaggio ai familiari. “Se fosse l’ultimo giorno ecco le mie parole: O Dio vengo nella fede, nella speranza, nella carità. Ti ho amato da sempre. Vieni con Gesù, Maria e Giuseppe. E con tutti i miei cari. Sostienimi nella sofferenza. Perdona i miei peccati. E donami la gioia del tuo eterno amore”. E aggiungeva: “Non essere triste. È la mia preghiera se fosse l’ultimo giorno. Sono molto sereno e in pace con il Signore che è l’unico Signore della mia vita”. [Pagina 160 del volume]
Cirillo Longo – 95 anni – morto all’ospedale di Bergamo il 19 marzo 2020 – poco prima di morire ha detto: “ Non abbiate paura, perché tutti siamo nelle mani di Dio. Ci vediamo di là”
Giuseppe Branchesi – 82 anni – Macerata. Invia alla famiglia dall’ospedale un testamento che ha queste parole conclusive: “Chiedo perdono a tutti e tutti perdono. Grazie a Dio, grazie a tutti, benedico tutti”. [pagina 439 del volume]
Orlando Bartolucci – 75 anni – Pesaro. Il 21 aprile 2020, in un momento in cui sembrava guarito, aveva mandato un videomessaggio alla sua parrocchia con queste parole: “E’ stata un’esperienza impegnativa sia perché rischiosa, sia perché stare un mese in isolamento totale non è il massimo. Ho usato questo tempo per preparare i campeggi 2020, sperando che sia possibile e lecito farli e questo mi ha reso il tutto più leggero e più vissuto”. [Pagina 278 del volume]
Giovanni D’Alise – 72 anni – vescovo di Caserta. “Non abbiate paura: affronteremo con serenità anche questa prova”, aveva detto ai collaboratori entrando in ospedale colpito dal Covid 19. [Pagina 423 del volume]
Franco Alfieri – 74 anni – Sessa Aurunca – E’ morto il 4 novembre. Nell’estate 2020 aveva pubblicato un libretto di versi dedicato alla pandemia: “Virus un mistero tenebroso” ,nel quale c’è un testo dedicato alla propria morte, dal titolo “Partendo”, nel quale sono queste parole: “Sarò giovane compagno di una stella che già spenta rinnova il suo dono per ciò che ogni giorno ricomincia. Vi invito alla marina dove si scioglie la vela della vita”. [Pagina 446]
Corrado Forest – 80 anni – Vittorio Veneto. “Non è male che anche qualche prete prenda questo tipo di malattia per condividere quello che vivono molte altre persone”, aveva detto al vescovo Corrado Pizziol che l’aveva chiamato al telefono al momento del ricovero per Covid 19. [Pagina 454 del volume]
Napoleone Barbato – 94 anni – Venezia. Termino la raccolta delle ultime parole con questo sacerdote colto e sapiente che ho conosciuto negli anni della Fuci: esse non hanno riferimento al Covid 19 essendo state pronunciate quattro anni prima della pandemia, ma sono così appropriate al pensiero della morte che non posso non riportarle, ringraziando l’autore del libro d’avermele donate con il suo lavoro. Don Napoleone – che noi fucini chiamavamo don Nini, intervistato dal settimanale diocesano Gente Veneta così parlava al compimento dei novanta: “Sono stupefatto e riconoscente al Signore per questo traguardo. Colgo la bellezza della vita in tutti i suoi aspetti, di gioie e sofferenze. Un pensiero oggi dominante? Che la morte è prossima. Non è tanto un pensiero alla morte, all’andar via da qua… ma all’andare con il Signore. E’ il pensiero che mi accompagna sempre di più, giorno e notte. Anche nel sonno”. [Pagina 453 del volume]
E’stato proclamato dalla Chiesa l’Anno di San Giuseppe. Oltre che patrono della Chiesa e santo della “buona morte” San Giuseppe e’anche l’esempio piu’fulgido per i sacerdoti e la loro particolare vocazione:custodire Gesu’ . San Giuseppe ha difeso, custodito,si e’ preso cura di Gesu’ e di Maria, in castita’ ,silenzio,umilta’ . Come i tanti sacerdoti descritti nel libro che oggi hanno dato la propria vita, testimoniato la loro fede. Preghiamo il Signore che ci dia sacerdoti santi e preghiamo San Giuseppe che ci sia vicino al momento della morte
Quante belle riflessioni! Parlano di morte, ma ci riconciliano con la vita.