Francesco: anch’io m’inginocchio sulle strade del Myanmar

Al termine della catechesi del mercoledì Francesco stamane è tornato a parlare del dramma del Myanmar, dicendo che anche lui si inginocchia davanti agli uomini della repressione, come la suora che l’ha fatto nei giorni scorsi. Nel primo commento le parole del Papa

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Francesco all’udienza. Ancora una volta e con tanta tristezza sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar dove tante persone soprattutto giovani stanno perdendo la vita per offrire speranza al loro Paese. Anche io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico: cessi la violenza. Anche io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo. Il sangue non risolve niente. Prevalga il dialogo.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/17/0160/00338.html

    17 Marzo, 2021 - 22:08
  2. Luigi Accattoli

    La foto della suora inginocchiata in strada davanti ai poliziotti nella città di Myitkyina, capitale dello stato Kachin, nel Nord del Mynamar, è del 28 febbraio: la suora supplicava le forze di sicurezza di non sparare sui giovani manifestanti che protestavano pacificamente. Si chiama Ann Nu Thawng, della congregazione di San Francesco Saverio. Ad oggi gli uccisi dalle forze dell’ordine nella repressione delle manifestazioni sono – secondo fonti Onu – 149.

    17 Marzo, 2021 - 22:24
  3. Luigi Accattoli

    Ai giovani di quell’amata terra. Questo era stato un altro appello del Papa pronunciato al termine della catechesi di mercoledì 3 marzo: Giungono ancora dal Myanmar tristi notizie di sanguinosi scontri, con perdite di vite umane. Desidero richiamare l’attenzione delle Autorità coinvolte perché il dialogo prevalga sulla repressione e l’armonia sulla discordia. Rivolgo anche un appello alla Comunità internazionale, perché si adoperi affinché le aspirazioni del popolo del Myanmar non siano soffocate dalla violenza. Ai giovani di quell’amata terra sia concessa la speranza di un futuro dove l’odio e l’ingiustizia lascino spazio all’incontro e alla riconciliazione. Ripeto, infine, l’auspicio espresso un mese fa: che il cammino verso la democrazia, intrapreso negli ultimi anni dal Myanmar, possa riprendere attraverso il gesto concreto della liberazione dei diversi leader politici incarcerati (cfr Discorso al Corpo Diplomatico, 8 febbraio 2021).

    17 Marzo, 2021 - 22:32

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