Prima udienza papale del mercoledì in presenza, dopo sei mesi di catechesi solo televisive: l’ultimo appuntamento con il popolo delle udienze c’era stato il 26 febbraio. “Dopo tanti mesi riprendiamo il nostro incontro faccia a faccia e non schermo a schermo” ha detto Francesco nel saluto iniziale. Nei commenti alcuni spunti sul Papa che torna a incontrare i pellegrini e sui tempi d’attesa ancora lunghi per la ripresa delle uscite in Roma e dei viaggi.
Francesco “faccia a faccia e non schermo a schermo”
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Saluto di Bergoglio. “Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Dopo tanti mesi riprendiamo il nostro incontro faccia a faccia e non schermo a schermo. Faccia a faccia. Questo è bello”: così Francesco ha salutato i presenti, subito passando a trattare il tema del giorno, “La solidarietà e la virtù della fede”, quinta tappa del ciclo “Guarire il mondo” avviato dopo la pausa del mese di luglio: “L’attuale pandemia ha evidenziato la nostra interdipendenza: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel male che nel bene. Perciò, per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo farlo insieme. Insieme, non da soli, insieme. Da soli no, perché non si può! O si fa insieme o non si fa. Dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarietà. Questa parola oggi vorrei sottolinearla: solidarietà”.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/09/02/0434/00994.html
Al termine dell’udienza Francesco ha fatto un lungo appello per il Libano invitando “tutti a vivere una giornata universale di preghiera e digiuno per per questo paese, venerdì prossimo, 4 settembre”. Su questo appello farò tra un post domani.
Il Papa e le folle. La ripresa delle udienze generali segna il ritorno del Papa al contatto con le folle e vedremo come il Vaticano riuscirà a contenere gli assembramenti.
Come si è visto stamane la ripresa delle udienze sarà ultra sorvegliata. Per una prima fase non si terranno nella piazza di San Pietro e neanche nell’Aula Nervi, ma nel Cortile di San Damaso, dove sarà più facile controllare e contingentare gli accessi. A differenza di come avveniva abitualmente non ci saranno biglietti: saranno previsti i posti a sedere e l’accesso verrà bloccato quando tutti saranno occupati.
Si salirà al cortile – che si trova al centro del Palazzo Apostolico, sulla destra della Basilica – dal Portone di Bronzo, che è sotto il Colonnato di destra di Piazza San Pietro, nel punto dove il Colonnato immette nella gradinata che sale alla facciata della Basilica.
La previsione è di una presenza modesta, di poche centinaia di persone, almeno fino a quando non riprenderà il flusso turistico precedente la pandemia: le grandi folle delle udienze sono il frutto di pellegrinaggi programmati da molti mesi mentre quella programmazione ora è azzerata, come sono azzerate anche le previsioni riguardanti le uscite del Papa in Roma e i suoi viaggi in Italia e nel mondo.
Bergoglio viaggiatore. E’ dall’inizio di marzo che Francesco non esce dal Vaticano, se non per minime visite private a Santa Maria Maggiore, San Marcello al Corso e simili. L’ultima uscita in Roma l’ha fatta giovedì 27 agosto, festa di Santa Monica, per fare visita alla tomba della santa che si trova nella chiesa di Sant’Agostino.
L’ultimo viaggio in Italia è stato quello a Bari del 23 febbraio, alla vigilia dell’esplosione della pandemia e non risulta nessuna previsione di nuove trasferte. Si attendeva la data di una visita nella “terra dei fuochi”, promessa pubblicamente dallo stesso Francesco ai visitatori provenienti da quella zona, ma per il momento il progetto è sospeso, come l’altro di una puntata in Veneto dove la tappa di cui più si era parlato era Padova, per andare alla tomba di Sant’Antonio e forse al carcere Due Palazzi.
Congelati sono anche i progetti di trasferte internazionali: al momento, stante la proiezione planetaria della pandemia, si ritiene che non vi saranno viaggi papali almeno fino alla metà o a tutto il 2021. Una visita a Malta era fissata per il 31 maggio ed è stata annullata.
Tra le mete che erano allo studio all’inizio dell’anno, di alcune delle quali Francesco aveva parlato pubblicamente, c’erano il Sud Sudan, il Sudafrica, l’Etiopia, l’Eritrea; la regione dei Balcani, Cipro, l’Ungheria.
A Budapest avrebbe dovuto tenersi in questo mese di settembre un Congresso Eucaristico Internazionale e si prevedeva che Francesco vi andasse, ma il Congresso è stato rinviato al 5-12 settembre 2021: ecco una data per la possibile ripresa delle trasferte papali, Covid permettendo.
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-4-settembre-2020/
https://gpcentofanti.altervista.org/rivoluzionari-utili-al-sistema/