L’estate vagabonda mi riporta da Paolo Guerriero


L’estate vagabonda mi riporta da Paolo Guerriero, amico Down di 36 anni che dipinge, scolpisce, pratica la musica e il giardinaggio. Dei suoi dipinti e delle sue sculture ho raccontato più volte qui nel blog e ora torno a dire riportando nei commenti le immagini di cinque sue opere del periodo più recente. Qui lo vediamo con il papà Elio mentre presentano ai visitatori dell’ultima mostra di Paolo (Castagneto Carducci luglio 2019) un lavoro intitolato “Il papà”.

12 Comments

  1. Luigi Accattoli


    Il papà – 110 x 80 cm – 2009. Elio Guerriero é più giovane di me ma ha una barba di maggiore autorità. Il dipinto di Paolo segnala anche l’autorevolezza dello sguardo e dei capelli. Elio è autorità diffusa. Biografo di Benedetto XVI, curatore dell’edizione italiana delle opere di Hans Urs von Balthasar e della rivista Communio. E’ stato vicedirettore editoriale delle Edizioni San Paolo. Condivide con Paolo l’amore per le piante e per l’orto della casa di Castagneto Carducci.

    25 Agosto, 2020 - 11:00
  2. Luigi Accattoli


    La famiglia – 100×70 cm – 2018. Da sinistra vediamo papà Elio, mamma Mariella, i fratelli Jacopo e Benedetta. Tornando indietro andremo dal segno tondo di Benedetta ai capelli vigili del papà. Mamma e sorella abbracciabili, papà e fratello più lineari e disputanti. Paolo ha scelto di tenersi fuori da questo interno così ricco di sguardi.

    25 Agosto, 2020 - 11:01
  3. Luigi Accattoli


    Gli olivi – 230 x 130 cm – 2019. Paolo ama gli alberi e il legno che anche usa per le sue sculture. Gli olivi sono i fornitori nobili del legno e insieme i suggeritori per il suo lavoro di pittura e scultura. Le orme verdi sul terreno le interpreto come tracce del cammino di Paolo tra le piante amiche.

    25 Agosto, 2020 - 11:02
  4. Luigi Accattoli


    La mamma – 80 x 100 cm – 2017. La mamma è ritratta con il segno e i colori dell’Ape Maia.

    25 Agosto, 2020 - 11:03
  5. Luigi Accattoli


    Paolo, autoritratto – 100 x 70 cm – 2017. I capelli come polloni d’olivo. Gli amati olivi. Le bande colorate a moltiplicare l’estate. Questo autoritratto è il dipinto di Paolo che mi piace di più. Ci trovo il genio trasognato della maschera di Stan Laurel.

    25 Agosto, 2020 - 11:03
  6. Luigi Accattoli

    Foto e catalogo. Le foto dei lavori di Paolo Guerriero che ho riprodotto nel post e nei commenti sono di Enrico Caracciolo, che ringrazio.
    Due volte ringrazio Lucia e Michele Satta che, in occasione di un recente incontro a Castagneto Carducci, mi hanno donato il catalogo della mostra di dipinti di Paolo Guerriero, “Sorpresi dalla gioia”, da loro ospitata nello “Spazio Eventi Michele Satta”, in località Vigna del Cavaliere a Castagneto Carducci, nell’estate del 2019. Il catalogo presenta 30 foto di Enrico Caracciolo e quattro testi introduttivi così intitolati:

    Sorpresi dalla gioia (Lucia e Michele)
    Paolo Guerriero. La gioia del gioco (Filippo Rossi)
    Al primo posto il colore (Jean Robert Armogathe)
    Eloquenza del colore e gioia di vivere (Alessandro Zuccari)

    25 Agosto, 2020 - 12:55
  7. Luigi Accattoli

    Tre mostre precedenti. Paolo Guerriero qui nel blog l’avevo avuto ospite già tre volte.

    In occasione di una mostra al Quirinale:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/paolo-guerriero-e-i-colori-dellanima/

    Per una mostra alla Libreria Rizzoli di Milano Galleria:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/paolo-guerriero-ama-il-fuoco-gli-animali-e-il-colore-rosso/

    Per due mostre parigine della primavera del 2015:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/guerriero-nel-paese-della-tenerezza/

    25 Agosto, 2020 - 13:07
  8. Anche io dico: Che meraviglia!
    (sia per le opere che per i commenti del nostro padrone di casa)

    25 Agosto, 2020 - 18:24
  9. Ho scoperto sul campo che quando marito e moglie, al di là di normali nervosismi, contrasti, alla fine cercano di accettarsi andando oltre le divergenze, i figli possono tendere a cogliere il buono di entrambi. Se le divergenze diventano disprezzo i figli vengono orientati ad seguire pregi e difetti di un solo genitore. Nel primo caso li vedono, al di là dei limiti, come una sola carne. E i genitori cristiani possono nel tempo scoprire l’efficacia del dono della fiducia nel disegno (autentico) di Dio.

    Anche nella Chiesa possiamo riscontrare orientamenti differenti, che qui estremizzo per farli comprendere: intellettualismo e conseguenti astrazioni, ricerca della societas christiana; spiritualismo, ricerca di un resto di puri e duri; fuggendo da tali problematiche pragmatismo, per esempio giusto incontro, ma senza grande attenzione allo sviluppo, nei modi e nei tempi adeguati, anche delle identità. Allora rischio omologazione, che fa comodo a chi vuole svuotare la gente. Allo stesso modo dell’identitarismo, dello spiritualismo, chiusi in sé.
    Sono i tre riduttivismi del razionalismo: se ci si basa su una ragione astratta resta poi un’anima disincarnata e un residuo emozionale, pratico, della vita quotidiana.
    Orientamenti forse sperimentabili come provvidenziali, perché si interpellano l’un l’altro.

    Se si cerca di accettarsi, di dialogare, di dare un prudente spazio al pluralismo anche nella cultura, i fedeli si possono sentire da tutto ciò portati a cercare una spiritualità (dallo spiritualismo) semplice in cammino sereno, personalissimo, ben al di là degli schemi (dal pragmatismo), verso e grazie ai riferimenti della fede (dell’intellettualismo, identitarismo astratto). Crescendo nella Chiesa e imparando da ogni uomo. Entrando in contatto col proprio cuore semplice nella luce serena. E così sulla propria via ogni uomo.

    Può nascere gradualmente nella storia una speranza nuova che rinnova il mondo a tutto campo. La libera, semplice, crescita di ciascuno, anche nello scambio con gli altri. Nei modi e nei tempi adeguati fin dalla scuola. Il cammino anche verso una più viva, autentica, democrazia.

    26 Agosto, 2020 - 13:35
  10. roberto 55

    Di Paolo Guerriero ricordo bene la “personale” che, proprio su tua “dritta”, Luigi, vidi, nel gennaio del 2013, a Milano, presso la Sala Biagi della Libreria Rizzoli, in Galleria.
    Ne valse davvero la pena.

    Un caro saluto a tutti !

    Roberto Caligaris

    26 Agosto, 2020 - 16:14

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