Con questa foto di Giacomo De Donà – da me ritagliata – mi aiuto a interpretare una poesia di Ungaretti e un’altra di Leopardi: vedi nei commenti. In autunno le foglie portano lontano.
Come d’autunno sugli alberi le foglie
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Soldati – di Giuseppe Ungaretti
Bosco di Courton luglio 1918
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Da “L’allegria” 1914-1919
Sentimento della caduta. Nel luglio del 1918 – sul finire della Grande Guerra – Ungaretti fa parte del Corpo d’Armata italiano inviato sul fronte francese per ricambiare il favore che dopo Caporetto i francesi avevano fatto all’Italia con l’invio di loro truppe al Piave. Ungaretti paragona i soldati che cadono in guerra alle foglie che cadono d’autunno. La foto del post commenta la poesia accompagnando al sentimento della caduta quello della bellezza: mai le foglie sono belle come d’autunno.
Dal faggio là dov’io nacqui. L’albero della foto è un faggio della Foresta del Cansiglio (Prealpi di Belluno) e il fatto che sia un faggio con foglie frali mi richiama “Imitazione” di Giacomo Leopardi, che ha il numero XXXV tra i suoi 41 Canti. La riporto al commento seguente perchè splenda da sola.
Imitazione – di Giacomo Leopardi (forse 1829)
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? – Dal faggio
Là dov’io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d’alloro.
Caro Luigi, non ardisco paragonarmi ai poeti diligentemente da te riportati. Ma ho tentato di scrivere qualcosa sull’autunno. La trascrivo, con preghiera ai tuoi visitatori di essere clementi con il mio scritto. Eccolo:
“Della primavera l’autunno è il ricordo
di essa rammenta quanto bella era
e all’inverno prepara l’abbordo.
E come in ciascuno l’alta età non è austera
se da giovane non era balordo,
sì che la frigidezza che dopo arriva
non gli sembra davvero abusiva.
E loda il divino del Cielo Signore
che tutto fece davvero bello e buono
sì che lo ringrazia con tutto il cuore
per quando si accosterà al suo trono.”
Un bel saluto a te e a tutti.
Bello bello.bello! Ungaretti, Leopardi.(che non conoscevo) e anche Di Melchiorre.
Grazie, cara Antonella, e saluti dalla Toscana a te e a tutti!….