“Rivedremo i pellegrini camminanti per le vie di Roma: l’austerità di Papa Francesco e i pochi fondi per risanare le strade ci faranno riscoprire il pellegrinaggio a piedi. Sarà il miglior dono che verrà a noi romani dal Giubileo della Misericordia, se – come pare – avrà un poco di misericordia anche per la città”: è l’avvio di un mio articolo di finta erudizione sui romei appiedati, pubblicato lunedì dal Corsera romano.
Rivedremo i pellegrini camminanti per Roma
13 Comments
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Per un’idea dei quattro itinerari dei pellegrini camminanti, concordati tra il Comune di Roma e i responsabili vaticani del Giubileo:
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_05/giubileo-via-lavori-primi-quattro-itinerari-pellegrini-1090efbc-3b7c-11e5-b627-a24a3fa96566.shtml
Mi sento in causa: quando si dice che il quarto itinerario, detto “cammino mariano” che va da Santa Maria Maggiore a San Pietro, passerà per via Urbana, mi sento coinvolto, perchè in effetti il percorso sarà: via di Santa Maria Maggiore – via Urbana – Madonna dei Monti… Io abito in via di Santa Maria Maggiore e la mia parrocchia è la Madonna dei Monti. Ho subito telefonato al parroco che mi ha detto: “Non so se rallegrarmi o preoccuparmi”. Ho promesso che ci aiuteremo per rallegrarci. Il cartello che don Francesco da tanto ha sulla porta, “Chiesa sempre aperta”, è un ottimo biglietto per i camminanti.
Bene. Molto, molto bene !
Brillante la prospettiva di una riscoperta graduale e sistematica dei tracciati originari delle antiche vie, e loro diverticoli , che conducono alle “Porte Sante” mediante semplici collegamenti.
Dovrebbero aprire anche per chi viene da nord, dalla Cassia e dalla Flaminia, (via Franchigena e Romea) passando per la “Porta del Popolo”.
Probabilmente ci sarà un itinerario anche da quel versante.
Un caro saluto a Luigi, che seguo con interesse.
Ottima idea, a patto di chiudere al traffico parecchie strade di Roma, ma la vedo molto dura che i romani rinuncino alle 2 o alle 4 ruote.
Magari si smaltiscono anche i chilo di troppo della nostra obesa società!
Non c’entra nulla, e me ne scuso sin d’ora, con l’argomento proposto dal nostro “padrone di casa”, ma è solo per dire che ho letto che Sara vuole lasciare il “blog”: mi spiace, Sara (a maggior ragione se quest’intenzione è, come mi pare d’aver capito, causata – in tutto od in parte – da problemi personali, di salute, od altro), e spero che tu ci ripensi; io ti ho sempre letto molto volentieri, e vorrei continuare a farlo.
Buon venerdì a tutti.
Roberto 55
Ot
Sono molto contenta che il papa abbia nominato il gesuita Paolo Bizzeti nuovo vescovo della diocesi anatolica in Turchia.
Conosco il padre Bizzeti, di cui sono buon amico. Una volta ho parlato qui del linguaggio immaginifico delle sue letture bibliche:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2010/10/15/ma-il-nostro-dio-e-cosi-matto/
Qui la scheda sul padre Paolo fornita dalla Sala Stampa Vaticana:
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/08/14/0612/01332.html
Il libro del padre Paolo
Fino ai confini estremi. Meditazioni sugli Atti degli Apostoli (EDB 2008)
è uno di quelli che seguiamo di più nella preparazione delle serate di Pizza e Vangelo, nelle quali stiamo appunto leggendo il libro degli Atti.
Grazie dei links, luigi.
Padre Paolo Bizzeti a Radio inBlu. “Per me è un onore poter dare continuità a quello che ha fatto mons. Padovese dando la sua vita per quelle zone”. Lo ha detto padre Paolo Bizzeti, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, nominato da Papa Francesco vicario apostolico dell’Anatolia. Padre Bizzeti, gesuita italiano, andrà a sostituire proprio mons. Luigi Padovese ucciso 5 anni fa in Turchia.
“Ho una certa conoscenza – ha aggiunto padre Bizzeti – di quelle zone e delle comunità cristiane. Non è qualcosa che piomba inaspettata. Certo una cosa è andarci occasionalmente con dei pellegrinaggi o in vacanza e un’altra è abitarci. Conto di andare lì con molta umiltà, cercando di conoscere da vicino e con più precisione la realtà locale del vicariato”.
Concordo!
Turisti e pellegrini al Vaticano solo a piedi!
(Il 40 e il 64 sono già troppo affollati, vadano a piedi).