Anche Francesco difende la vita ma con tre novità

Nelle due serate di Sestri Levante – vedi post del 20 e del 23 agosto – mi hanno poi chiesto se sia prevedibile una qualche influenza delle “novità” di Francesco sulla politica italiana. Ho risposto che immagino avrà – come i predecessori – una buona influenza culturale e sociale ma non politica: sia perché scarsa da tempo è l’influenza politica della Chiesa e dei Papi in specie, sia perché Francesco non intende profilarsi in alcun modo nel nostro dibattito politico. Altra domanda collegata: “Non interverrà neanche a difesa della vita?” Interverrà – ho detto – e lo ha già fatto almeno quattro volte in cinque mesi, ma lo ha fatto e lo farà in maniera diversa rispetto agli ultimi due Papi e con minore intensità anche in paragone a Paolo VI: non entrando in polemica con le leggi dei singoli paesi, non scindendo la difesa della vita prenatale dalla difesa di ogni vita, non ponendo l’etica della vita al centro della sua predicazione. Per un più ampio svolgimento della riflessione sugli interventi del nuovo Papa a difesa della vita, vedi un mio articolo in merito all’ultima uscita pubblicato dal Corsera del 13 agosto.

163 Comments

  1. Luigi Franti

    Farà questo farà quello. Ma è possibile prevedere quello che farà un uomo? In proposito, c’è una riga del capitolo 8 dei Promessi Sposi che non so se Luigi ha già citato nei suoi compiti delle vacanze: «Certo, il cuore, chi gli dà retta, ha sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. Ma che sa il cuore? Appena un poco di quello che è già accaduto».

    26 Agosto, 2013 - 23:08
  2. Un “mondo culturale” e un “mondo sociale” che non hanno influenza nella politica, sono in realtà “il mondo dell’ignoranza strafottente” e il mondo della “barbarie primitiva”; nulla che abbia a che fare con cultura e società nella piena accezione dei termini. Pseudo-cultura e pseudo-modernità insomma.
    La peggior disgrazia per la società. Siamo finiti…

    P.S. per Luigi. Tutto questo giretto di parole per voler dare a intendere (o auspicare) il relegarsi della Fede alla sfera privata !?

    27 Agosto, 2013 - 0:30
  3. discepolo

    Sono d’accordo con Ubi. Una cultura che non trasforma la societa, una cultura che non ha a che fare colla Politica nel senso piu’ alto del termine cioe’ con la POLIS lacomunita’ ne’ con le leggi che questa polis si da’ che cultura sarebbe? E una etica che non entrasse nel merito delle leggi dei singoli stati che etca sarebbe? Sarebbe come dire sono antirazzista ma non mi oppongo alle leggi antirazziali? Le leggi che sono in vigore oggi in molti paesi e quelle che stanno proponendo sono figlie delle IDEE e di un etica ben precisa,quella dei diritti individuali portati al massimo grado.Non e’ l’ etica cristiana, non sono le idee cristiane, ma sono pur sempre delle idee etiche. Come e’ possibile difendere le idee e la morals cristiana senza discutere sulle Leggi? Come e’ possibile che la cultura cristiana non si debba confrontare con la politica?Se auspichiamo solo un cristianesimo sociale, una specie di riduzione alla sola assistenza dei poveri e degli emarginati, allora si che trasformeremo la Chiesa in una ONG, cosa cheIl Papa Francesco ha detto che NON deve accadere!

    27 Agosto, 2013 - 8:56
  4. Federico B.

    Concordo con gli interventi di Discepolo e Ubi.

    E’ la solita storia dei cattolici buoni e bravi solo quando lavorano e stanno zitti.
    Guai a parlare, guai a uscire dalle sacrestie, guai a impicciarsi di politica, guai a disturbare i vari, laicissimi e naturalmente democraticissimi, manovratori…
    Credo che l’urgenza e l’inevitabilità di interventi chiari spingerà presto il Papa (e con lui tutti i cattolici e gli uomini di buona volontà) a prendere posizioni inequivocabili.
    Tacere o parlare in modo “equivocabile” (cioè evitando di schierarsi) aiuta indubbiamente a non confliggere con il prossimo, favorisce un certo tipo di “dialogo”, facilita le relazioni…ma è proprio quello che il Signore chiede?

    «Voi pensate che io sia venuto a portar pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera». (Lc 12, 49-53).

    27 Agosto, 2013 - 9:23
  5. Mi sembra che l’abbinamento dei bambini (nascituri/ragazzi/giovani) e degli anziani sia una caratteristica ricorrente negli interventi di papa Francesco. Recupero e interpretazione personale e allargata, ma al tempo stesso tradizionale, dei consueti “poli” di attenzione della Chiesa per la vita “debole”, senza il rischio di restringere il tema alla polemica contro aborto ed eutanasia.

    27 Agosto, 2013 - 9:46
  6. Sara1

    Non mi pare che Francesco voglia ridurre la fede a fatto privato, anzi, quando critica chi usa il cristianesimo come la panna sulla torta mi pare che critichi proprio questo.
    In Brasile ad esempio si è espresso contro la liberalizzazzione della droga, il viaggio a Lampedusa poteva avere benissimo un significato politico, sui bambini e gli anziani si è espresso più volte (come ricordato da Luca).
    Al massimo richiede un impegno più a tutto tondo, non solo la difesa di un paio di principi e basta.

    Cioè chiede più impegno non meno.

    27 Agosto, 2013 - 9:59
  7. Sara1

    Anche Domenica sulla Siria ha chiesto di non intervenire con le armi ma preferire la via della diplomazia, non mi pare una richiesta intimistica e privata.

    27 Agosto, 2013 - 10:01
  8. Federico B.

    Le domande poste a Luigi a Sestri (e le domande simili che ricorrono abbastanza frequentemente proprio sui valori non negoziabili e sui “silenzi” di papa Francesco) dimostrano che c’è bisogno di maggiore chiarezza. Non basta non contraddire o riferirsi vagamente al magistero della Chiesa. Non basta alludere alle parole dei predecessori. I giovani (e non solo loro) hanno BISOGNO di parole chiare e inequivocabili, di risposte precise ai propri questiti etici, di messaggi limpidi. Il Papa dovrà presto farsi carico di questo bisogno, a costo di modificare leggermente il proprio “stile” pastorale…

    27 Agosto, 2013 - 10:09
  9. picchio

    Il papa benedetto parlava in continuazione dei valori non negoziabili. A cosa é servito? Una settimana dopo il suo viaggio in Portogallo hanno approvato i matrimoni gay. Francesco non vuole relegare la fede a fatto privato : vuole cambiare i cuori, vuole riportare le persone a Cristo.dopo l incontro con Cristo saranno pronte per la catechizzazione, prima e come buttare i semi tra le pietre.

    27 Agosto, 2013 - 10:19
  10. Sara1

    Questo però anche Benedetto, anzi era l’arma vincente dei ratzingeriani doc che dicevano: ecco lui parla di Cristo e non fa sociologia.
    E’ che ognuno intende l’impegno e la sociologia a senso unico, o solo aborto e eutanasia o solo impegno contro la povertà.
    Penso che Francesco cerchi solo di ricordare che vanno presi entrambi.

    27 Agosto, 2013 - 10:33
  11. picchio

    E poi anche per questi supposti valori non negoziabili: una cosa è l aborto , oggettivamente sempre grave, ma perché mettere insieme il matrimonio gay? Io sono favorevole ai matrimoni gay e tutte le parole di benedetto sull argomento mi hanno lasciata indifferente. Reputo più dannoso per le famiglie il fatto che non ci sia lavoro o che iper otto ore di lavoro si prenda uno stipendio di 800 euro al mese che due gay si sposano . In Massachusetts stato usa dove da anni esistono i matrimoni gay.: gli aborti, i divorzi, le gravidanze minorili sono meno che in Mississippi stato del sud povero e religiosissimo dove per anni continueranno a non esserci i matrimoni gay. Insomma é la povertà che danneggia le famiglie tradizional i non certo i matrimoni gay.Benedetto non mi ha fatto cambiare minimamente idea.

    27 Agosto, 2013 - 10:37
  12. Federico B.

    La verità lascia indifferenti…

    27 Agosto, 2013 - 11:19
  13. Sara1

    Il problema è che per avere uno stipendio maggiore bisogna che qualcuno si rassegni ad avere di meno, così succede.
    Il matrimonio gay è il frutto di una visione della vita dove i diritti individuali vengono al primo posto, se io penso sempre solo ai miei di diritti è ovvio che poi qualcuno si ritrova con il fondoschiena a terra al posto mio.
    Il senso della riflessione degli ultimi anni è questa grosso modo.
    Infatti Papa Francesco non è affatto un Papa liberal (così come lo intendiamo noi occidentali).

    27 Agosto, 2013 - 11:20
  14. Federico B.

    Come ha avuto occasione di dire il Card. Caffarra, «pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose è un oscuramento della ragione che fa piangere».
    Le sue lacrime sono le lacrime di chi guarda sconsolato le macerie di una civiltà che si sta disgregando sotto l’insegna della dittatura del gender. E c’è chi rimane “indifferente” o addirittura è “favorevole”, come Picchio, come il sindaco Merola..
    A fronte di questa indifferenza e di questo “favore” del tutto arbitrario è importante che papa Francesco prenda una posizione netta.

    27 Agosto, 2013 - 11:35
  15. picchio

    il matrimonio gay, esattamente come il matrimonio tradizionale riguarda l’amore, Sara1.

    27 Agosto, 2013 - 12:22
  16. picchio

    Federico B
    Francesco può prendere una posizione netta e io sarò sempre a favore dei matrimoni gay,come me tanti. Continuerò ad andare a Messa, fare la Comunione, pregare, occuparmi del doposcuola dell’oratorio, lavorare qualche ora alla Caritas..cosa mi cambia la posizione netta di Francesco?

    27 Agosto, 2013 - 12:29
  17. Sara1

    Si ma cos’è l’amore oggi?

    http://www.corriere.it/spettacoli/13_agosto_27/cassel-bellucci-si-lasciano-elogio-resistenti_e449415a-0ef2-11e3-84f5-16716a86e523.shtml

    E’ gossip ma ieri ho letto commenti delusi, ma come anche loro, avevan tutto, c’è modo di resistere al giorno d’oggi?
    Se si vuole la liquidità nei sentimenti ce l’hai anche nei contratti di lavoro, il provvisorio per un po’ è affascinante poi è normale prenda anche un senso di solitudine e sconforto.

    http://27esimaora.corriere.it/articolo/tornare-insieme-dopo-molti-anni-perche-puo-essere-una-buona-scelta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tornare-insieme-dopo-molti-anni-perche-puo-essere-una-buona-scelta

    La riflessione di Benedetto è stata questa: non puoi pensare di costruire e decostruire la tua vita le tue relazioni la tua identità e i tuoi affetti ogni giorno, c’è un centro che noi tutti abbiamo il diritto di trovare, la liquidità se portata all’estremo è distruttiva.
    Ed è questo centro che ti porta poi a prendere in considerazione i problemi del più fragile (e qui arriva Francesco) può suonare molto aperto il suo parlare ma in realtà quando richiama i diritti di bimbi e anziani non è certo meno esigente di Benedetto.

    27 Agosto, 2013 - 12:33
  18. Sara scrive: “Non mi pare che Francesco voglia ridurre la fede a fatto privato,”

    Infatti Sara non dicevo di Papa Francesco ma di Luigi Accattoli:
    “P.S. per Luigi. Tutto questo giretto di parole per voler dare a intendere (o auspicare) il relegarsi della Fede alla sfera privata !?”

    Richiedo: Luigi auspica o vuol dare ad intenderci questo ? (!)

    27 Agosto, 2013 - 12:37
  19. Federico B.

    Picchio,
    la tentazione di questi tempi è proprio quella che lei descrive: essere un po’ cattolici, fare un po’ di bene e fare quello che si vuole, pensare che sia giusto o che sia sbagliato quello che si vuole. Vorrei usare dei sinonimi, come più volte sono stato sollecitato a fare, ma in questo momento non posso evitare di usare la parola “relativismo”.
    E mi dispiace usarla in questo caso, perchè chi prega, vive la comunità, riceve i sacramenti (e compie tutte le altre attività lodevoli e meritorie per le quali certamente il Signore la ricompensarà) dovrebbe cercare di riconoscere e amare la verità, dovrebbe cercare di resistere alla tentazione del relativismo. Anche a costo di mettere in discussione alcune proprie convinzioni (a cominciare da quella di essere infallibili), anche a costo di accettare una verità che convince poco le proprie idee influenzate dalle logiche del mondo…
    Una posizione netta del Papa dovrebbe aiutare il discernimento e il riconoscimento della verità.
    I cattolici credono e venerano la Verità che è il Signore, non possono proprio rimanere indifferenti.

    27 Agosto, 2013 - 12:41
  20. Clodine

    Se il discrimine è l’amore, simpatica picchio allora domandiamoci «perché dire di no all’incesto, rifacendosi a una nota situazione in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme? [anche loro si amano]
    “Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano?». {anche il pedofilo ama alla follìa il bambino]
    «Oggi ci scandalizziamo – ha concluso il presidente della Cei – ma, a pensarci bene, se viene a cadere il criterio antropologico dell’etica che riguarda la persona, che è anzitutto un dato di natura e non di cultura…Se il criterio unico e assoluto del bene e del male è la libertà di ciascuno, come scelta, allora diventa possibile tutto.” Anche l’abominio…

    27 Agosto, 2013 - 13:15
  21. Federico B.

    «Il disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso», mette «in gioco l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. Non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una “mossa” del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio[…]. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro»
    (Card. Bergoglio, 2010).

    27 Agosto, 2013 - 13:22
  22. picchio

    clodine

    sempre i soliti vecchi argomenti triti e ritriti????strano che non mi tiri fuori i cani..
    E’ ovvio che come per i coniugi tradizionali si sta parlando di:
    1persone maggiorenni
    2capaci di agire
    3senza impedimenti ( ad esempio rapporti di parentela, ma ce ne sono altri) tra loro.

    27 Agosto, 2013 - 14:34
  23. picchio

    Federico
    ho letto già quello che ha scritto il card Bergoglio sull’argomento e come ti ho detto mi lascia indifferente. Distruzione del disegno di Dio?? Ma siamo seri, suvvia.occupiamoci di cose serie.

    27 Agosto, 2013 - 14:44
  24. picchio

    ed è altrettanto ovvio Clodine che si sta parlando solo di matrimoni civili,in cui ricordo la volontà di non volere figli non è causa di nullità.

    27 Agosto, 2013 - 14:47
  25. elsa.F

    E se ci si ama in tre, … o in quattro?
    Ci sarà pure questo sacrosanto diritto, senza tirare fuori i cani.

    🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

    27 Agosto, 2013 - 14:51
  26. Federico B.

    “Ma siamo seri, suvvia.occupiamoci di cose serie”.

    Per gli alfieri del relativismo è serio solo quello che decidono loro, mica la volontà di Dio o l’insegnamento della Chiesa.
    “disegno di Dio?” Suvvia! Chisseneimporta! Importa solo quello che sembra serio e rilevante a Picchio, ci mancherebbe.
    Mala tempora currunt.

    27 Agosto, 2013 - 15:13
  27. Federico B.

    Non ce l’ho ovviamente con Picchio che non conosco (e che ringrazio per la disponiblità al confronto), ma con quello che ha sostenuto in questa pagina e che sicuramente è condiviso da molti altri cattolici. Una deriva soggettivistica sempre più preoccupante che anche il Sommo Pontefice non può più ignorare o sottovalutare.

    27 Agosto, 2013 - 15:23
  28. Sara1

    Bene Fede, però proprio per non cadere in derive soggettivistiche cerchiamo di tenere sul piatto anche gli altri temi che il Papa ci propone, pace, dialogo con le religioni, solidarietà, giustizia sociale senza minimizzarli.

    Ubi credo che Luigi intendesse separare la pressione politica diretta (cioè per ottenere vantaggi legislativi) dall’impegno più concreto e attivo dei cristiani.

    o almeno così lo interpreto io.

    27 Agosto, 2013 - 15:38
  29. elsa.F

    Perché, Picchio, ci si può sposare tra persone dello stesso sesso e non in tre?
    Qual è il motivo di fondo?
    Chi stabilisce questa sorta di “Diritto civile”?
    La mia non è una provocazione!

    27 Agosto, 2013 - 16:45
  30. picchio

    Federico
    neanche io ho ovviamente non ho nulla con te, ci mancherebbe. Dopo anni di riflessioni su queste cose, letture, esperienze vissute sono giunta alla conclusione che il matrimonio gay non rovina è non è contro il disegno di Dio.
    Anni fa lessi un bel libro di due teologi morali americani, non pubblicato in Italia, che affermava una cosa che condivido. Nel Nuovo Testamento,sembra che Paolo condanni l’omosessualità, in realtà questa ai suoi tempi non era conosciuta, ma si pensava che tutti fossero eterosessuali, e quindi lui condannava di fatto eterosessuali che compiono artti contro la loro natura di eterosessuali. Gli omosessuali che compiono atti sessuali, seguono invece correttamente la loro natura.E quindi San Paolo non li riguarda minimamente.Gesù non ha proibito i rapporti omosessuali.
    Mi sembra il matrimonio gay, solo un’altra di quelle cose che nel corso dei secoli, nella storia dell’uomo e della Chiesa sono cambiate, tipo la schiavitù. E’ solo per questo che dico occupiamoci di cose serie, tra una 20 di anni chi si ricorderà che si perdeva tempo per queste cose?

    27 Agosto, 2013 - 17:32
  31. elsa.F

    Nel Nuovo Testamento,sembra che Paolo condanni l’omosessualità, in realtà questa ai suoi tempi non era conosciuta, ma si pensava che tutti fossero eterosessuali, e quindi lui condannava di fatto eterosessuali che compiono artti contro la loro natura di eterosessuali.
    Gli omosessuali che compiono atti sessuali, seguono invece correttamente la loro natura.E quindi San Paolo non li riguarda minimamente.

    Scusi la mia deformazione dovuta forse alla mia formazione scientifica, ma questi quindi mi appaiono completamente fuori luogo.
    Il mio professore di matematica, esimio Enrico Obrecht, avrebbe commentato col suo classico: Follie! Vaneggia?

    27 Agosto, 2013 - 17:56
  32. Sara1

    La Chiesa però ha condannato la schiavitù in passato, il paragone con l’omosessualità (qualsiasi cosa se ne pensi) è fuorviante.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Veritas_Ipsa

    27 Agosto, 2013 - 18:15
  33. Federico B.

    Anche dare retta a due “teologi morali americani” (di cui nemmeno di ricorda il nome) piuttosto che alla riflessione, alle pubblicazioni ufficiali e al magistero della Chiesa è indice di quel soggettivismo di cui sopra.
    Si giustifica ciò che piace alla nostra sensibilità e al nostro gusto, a prescindere dalla verità.
    Tra venti o cent’anni ciò che è sbagliato e contro natura lo sarà ancora: la verità non cambia secondo le mode e le stagioni. Può cambiare tutto, si possono anche “interpretare” le parole di San Paolo (sarebbe interessante capire che tipo analisi è stata fatta e quali criteri sono stati considerati), ma se Gesù avesse voluto legittimare la c.d. “omoaffettività” l’avrebbe fatto e sarebbe stato scandaloso quanto la frequentazione di pubblicani e peccatori, il perdono delle adultere, l’accoglienza dei bambini, il contatto fisico (prima della guarigione) degli impuri (lebbrosi, emorroissa…), i miracoli compiuti di sabato… Se la predicazione e gli insegnamenti di Gesù hanno “rivoluzionato” così tante cose, perchè non c’è un cenno sugli omosessuali? Possibile che non ne abbia incontrato nessuno?

    27 Agosto, 2013 - 18:20
  34. claudia74

    E’ vero che Bergoglio da vescovo ha scritto determinate cose contro la legge sui matrimoni gay, ma è anche vero che poi ha vissuto 4 anni in un paese dove questa legge è entrata in vigore e se ne sarà fatto un’idea !!!
    Comunque è logico che non si parla di matrimoni religiosi.

    27 Agosto, 2013 - 18:21
  35. claudia74

    Cosa c’entra l’incesto e la pedofilia ( due reati gravissimi e penali) con l’omosessualità? Ma certa gente è completamente fuori dal mondo.

    27 Agosto, 2013 - 18:23
  36. Sara1

    C’entra nel senso che oggi sono reato come in certe parti del mondo lo è l’omosessualità.
    C’entra nel senso che la concezione del reato dipende da cause storiche e culturali e può cambiare nel tempo. (ad esempio nel passato le donne si sposavano giovanissime senza che si parlasse di abusi e pedofilia come oggi).
    Da un certo punto di vista una volta mutato il carattere del matrimonio cosa ci assicura che un domani non si sentirà la necessità di mutarlo ancora? (ad esempio attraverso la poligamia che in altre parti del mondo è lecita e praticata, questo è un esempio fatto anche da Padre Federico Lombardi che non è uno stupido).

    http://www.asca.it/news-Gay__p__Lombardi__se_si_dice_si__a_matrimonio_perche__no_a_poligamia_-1216563.html

    27 Agosto, 2013 - 18:32
  37. Per cortesia, non mettiamo pedofilia e omosessualità sullo stesso piano. La pedofilia è un reato grave, l’omosessualità non è reato. Abusare di un bambino da pochi giorni fino a 13 anni è un reato, se due gay stanno assieme non lo è.
    E per favore cerchiamo di non rendere il discorso pedofilia un qualcosa di riduttivo che… beh sì tanto è un reato, ma col tempo vedrai non lo sarà più. La pedofilia, cioè lo stupro di un bambino che come tale non può difendersi, è e resta un reato. Perché è sopraffazione verso il minore, perché è la violenza del più forte verso il più debole. E’ per questo che esiste il diritto. Checché ne dica qualche “psichiatra” per il quale un pedofilo è un malato. No: è prima di tutto un criminale.

    Detto questo, è appena il caso di dire che statisticamente gli abusi su minore accadono nelle famiglie allargate. In maggioranza. E tanto per non perdere il segno.

    27 Agosto, 2013 - 18:38
  38. picchio

    federico
    il libro era the sexual person toward a renewed catholic anthropology.Condannato dal Vaticano, natulmente.
    Anyway anche la schiavitù un tempo era giustissima…..
    Sta di fatto che il buon Gesù non ne parla. Dire non ne parla è quindi è una cosa sbagliata, è un’assurdità. Una cosa è sbagliata, se Gesù dice che è sbagliata, non se non ne parla o se non dice questo è giusto.
    Gesù non ha detto neanche che le lasagne, che sto per andare a cucinare, sono buonissime, ma ti assicuro che è così:-) per oggi basta ciao a tutti.

    27 Agosto, 2013 - 18:44
  39. No, picchio, pretendo almeno una foto delle lasagne che mi hai fatto schiattare di fame.

    Sara1, contro quel ridicolo partito – ammesso alle elezioni in nome della “libertà di espressione” – don Fortunato Di Noto ha gridato forte e alto. Nell’indifferenza generale.
    La pedofilia, anche tra 100 anni, sarà ancora reato. Perché ci sono cose giuste e cose ingiuste. E violentare un bambino è e resta una cosa ingiusta. Non è che possiamo relativizzare tutto.

    Piuttosto: aiutiamo don Di Noto a gridare contro i pedofili, questa feccia. Aiutiamo don Di Noto a dire con forza che la Chiesa difende i bambini e che sono tutti figli nostri, non figli degli altri. Il don è tra tante difficoltà economiche: aiutiamo quest’uomo di Dio ad aiutare tanti bambini.

    27 Agosto, 2013 - 18:52
  40. Giovanni Mandis

    Il matrimonio tradizionale NON ESISTE. IL MATRIMONIO-GAY NON ESISTE.
    Esiste IL matrimonio PUNTO.
    MATRIMONIO=UNIONE O SOCIETÀ NA-TU-RA-LE TRA UN UOMO E UNA DONNA.
    Il matrimonio è una REALTÀ (RES-REALTÀ = VERITÀ), UN FATTO DI NATURA, NATURALE.
    qualunque altra cosa NON È E NON POTRÀ MAI ESSERE MATRIMONIO.

    27 Agosto, 2013 - 18:56
  41. Federico B.

    Picchio,
    se non sono teologi cattolici (e non possono esserlo se condannati dal Vaticano) è tutto chiaro.
    La prossima volta legga la teologia secondo Niki Vendola e farà prima.

    Quanto alle parole di Gesù, prima di disinteressarsi completamente del giudizio della Chiesa, ricordi Mt 18,18:
    «Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo».

    Buon appetito!

    27 Agosto, 2013 - 18:56
  42. Marilisa

    “Ho risposto che immagino avrà – come i predecessori – una buona influenza culturale e sociale ma non politica: sia perché scarsa da tempo è l’influenza politica della Chiesa e dei Papi in specie,…”

    Ecco, Luigi, non è proprio così.
    L’influenza politica della Chiesa fino all’altro ieri c’è stata, se si intende per “influenza politica” non tanto il condizionamento di un partito, quanto lo scendere apertamente in campo quando si è trattato di influenzare gli elettori in una certa direzione. E tu sai bene, ne sono certa, a chi e a quale momento voglio riferirmi.
    Anche io non credo che questo Papa vorrà intervenire negli affari politici del nostro Paese. Credo proprio che non gliene possa importare di meno, non foss’ altro perché non conosce appieno l’Italia e la politica contorta che la contraddistingue.
    Se ne sapesse qualcosa, credo che resterebbe annichilito.
    Va bene che tutto il mondo è paese, ma quel che accade da noi ha dell’incredibile. E certamente dell’inspiegabile.

    27 Agosto, 2013 - 18:59
  43. Sara1

    Tonizzo oggi don Di Noto grida e se domani l’opinione pubblica cambiasse e lo considerasse un pericoloso reazionario?
    Io non credo succederà però la critica che si fa al giupositivismo è questa.
    Fine dell’excursus.

    Sulla schiavitù ne parla Paolo la schiavitù come istituto giuridico non viene attaccata frontalmente ma sottolineando la fratellanza in Cristo del padrone e dello schiavo viene erosa nel suo significato.

    (« Forse per questo è stato separato da te per un momento, perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto di più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! »)

    27 Agosto, 2013 - 19:03
  44. Marilisa

    “qualunque altra cosa NON È E NON POTRÀ MAI ESSERE MATRIMONIO.”

    Lei dice, Mandis ?
    Se lei si attiene all’etimologia del termine, il matrimonio non esiste.
    Se invece lei guarda alla compagnia vicendevole, basata sull’amore, di due persone dello stesso sesso, allora esiste. Eccome se esiste.
    Se lei non riesce a capire, questo è un altro discorso.
    Ma allora farebbe meglio a cercare di capire– anzi è suo preciso dovere, da futuro prete– o , nel migliore dei casi, dovrebbe astenersi dal pontificare.
    Non le pare?

    27 Agosto, 2013 - 19:13
  45. Luigi Franti

    Ho notato già altre volte che, per certi cattolici, nel giudizio morale pare discriminante che un certo comportamento sia reato oppure no secondo le leggi dello stato. Così, per semplificare, la pedofilia è male perché è reato, l’omosessualità no perché non è proibita dalla legge. Mi sembra un altro sintomo della confusione di idee che c’è oggi all’interno della chiesa. L’ambito della morale cristiana (e, aggiungerei – ma qui il discorso si farebbe più complesso, quindi lo lascio cadere – anche quello del diritto della chiesa) e quello della legge dello stato sono completamente distinti. Sara1 ha già detto delle cose assennate, in proposito, ma vorrei ribadire che dal punto di vista giuridico è reato ciò che il legislatore ha deciso che lo sia, punto e basta. La morale c’entra poco. Un comportamento può essere considerato da molti cittadini (anche dalla maggioranza, in certi casi) moralmente lecito (o irrilevante) e però essere sanzionato dalla legge: questo accade frequentemente, per esempio, nel caso delle contravvenzioni. Viceversa, un comportamento generalmente considerato immorale può essere giuridicamente irrilevante.
    Certo, quando la discrasia tra le convinzioni morali prevalenti e la norma giuridica si fa troppo forte, è probabile che aumenti la pressione per cambiare la norma, ma i due sistemi rimangono distinti. Confonderli è pericolosissimo.

    27 Agosto, 2013 - 19:30
  46. Cara Picchio,
    da quello che scrivi,
    immagino che non avrai mai letto in passato i commenti
    dei frequentatori di Luigi.

    Diversamente avresti evitato…… non certo per Luigi….

    Se il post
    è
    fondamentalmente sul concetto nuovo di vita intera da difendere in Francesco,
    mi vai a incrociare sui froci,
    e la prendi come l’autostrada del sole !

    Sui VNN(valori nn)
    puoi star sicura di essere rincorsa con i forconi,
    e
    insieme a te
    dobbiamo correre
    io,
    nino,
    e qualcun altro.

    Gli altri hanno il cuore vandeano.

    Ergo capiti male.
    Rischiamo tranquillamente la lapidazione sacra.

    Le leggi devono collimare con il Diritto canonico,
    come la shaaria…

    Abbi buon senso….
    e lassa perde !!!!!

    27 Agosto, 2013 - 20:50
  47. Sara1

    Eddai con sto froci….
    (con le leggi antiomofobia poi non lo può scrivere più :-))

    27 Agosto, 2013 - 20:54
  48. Marilisa

    Il signor Franti sembra rimproverare la Chiesa di fare distinzione fra ciò che è reato (giuridicamente), condannandolo anche moralmente, e ciò che non lo è, mantenendosi in tal caso più morbida.
    Dice che c’è una gran confusione di idee.
    E si appella rigorosamente alla morale cristiana. Che sempre quella è nell’un caso e nell’altro.
    Se non fosse che il Franti mi insegna ( o vorrebbe farlo) da par suo ( come ben si sa), gli farei notare sommessamente che si tratta di cose molto diverse.
    Nel caso della pedofilia c’è circonvenzione di minori, certo punibile dalle autorità civili, ma anche condannata drasticamente da Gesù con parole di fuoco. Infatti per me è quasi paragonabile all’omicidio.
    Nel secondo caso c’è una vicendevole compagnia basata sull’amore reciproco tra persone di identico sesso.
    Anomalìa? In apparenza sì, in realtà no, se è vero che all’amore non si comanda.
    Ho sempre detto che non faccio riferimento ai casi, molto numerosi, di sesso-vizio; parlo, invece, di corrispondenza naturalissima di sentimento vero, di desiderio di stare insieme, anche di attrazione fisica.
    Il che fa rabbrividire–lo so bene– i benpensanti che hanno visto sempre davanti agli occhi, e nella loro mente, la normale attrazione fra persone eterosessuali, e ci si sono abituati.
    Il fatto è che questa “anomala” attrazione è sempre esistita, fra gli uomini come fra gli altri animali.
    Sì, è vero che il maschio e la femmina sono complementari. La natura (Dio?) li ha fatti così per la riproduzione della specie.
    Ma quando la natura (Dio?) non riesce a controllare qualche filo genetico, e qualcosa va in modo diverso? In natura si vedono tante anomalie!
    La Chiesa ammonisce, ma Gesù non ha parlato di omosessuali, o sbaglio? Lo chiedo senza ironia.
    Però–mi si dirà– nell’Antico Testamento ci sono pagine molto chiare in proposito.
    Verissimo. Obietto che quelle pagine parlano di vizio allo stato puro, e molto diffuso. Cosa che non poteva ( e non può) essere approvata.
    Tuttavia–ripeto–Gesù Cristo non ne parla. Perché?
    Gesù si scaglia sempre contro la mancanza di amore, denunciando questo come il peccato di massima gravità.
    Come si può allora condannare moralmente chi non pecca contro l’amore? Chi non fa del male a nessuno? Chi è nato, SENZA SUA VOLONTÀ, con un codice genetico particolare? Io lo credo, come altre volte ho detto.
    Vuoi vedere che la Chiesa sta cominciando a capire?
    E non mi si venga a dire che gli omosex devono pacificamente convivere con se stessi, punto e basta.
    Il sacrificio etc…le rinunce etc…Tutto molto bello se visto dal di fuori, caricato sulle spalle degli altri.
    Meglio sarebbe tacere e cercare di capire.
    Con la misericordia grande che il Cristo ha inteso indicarci come via maestra, sublimandola sulla Croce.
    Ancora molti non hanno afferrato il concetto, però.

    27 Agosto, 2013 - 21:02
  49. Sara,
    Tonizzo oggi don Di Noto grida e se domani l’opinione pubblica cambiasse e lo considerasse un pericoloso reazionario?

    Questo accade anche in mezzo a sedicenti cattolici, purtroppo. Pazienza, vorrà dire che i reazionari siamo due. Dire cose scomode non piace, ma solo i pesci morti nuotano con la corrente – dicono in Germania.

    27 Agosto, 2013 - 21:04
  50. Sara1

    Reazionari rispetto al futuro Tonizzo, se l’opinione pubblica domani cambiasse idea e quel partito cominciasse ad avere grande successo sarebbe Don Di Noto il reazionario.
    Questo perchè appunto non è che opinione pubblica e morale (cattolica o meno) coincidano e così le leggi.
    Ci sono montagne di posti con leggi assurde e disumane.

    Detto ciò io sono per tutte le tutele giuridiche possibile per le copie omosessuali ma l’equiparazione con il matrimonio, bho, per me il matrimonio rimane un’altra cosa.

    27 Agosto, 2013 - 21:35
  51. Sara1

    Il primo Pino Daniele era un grande.

    27 Agosto, 2013 - 21:38
  52. Da “Anche Francesco difende la vita ma con tre novità” a… “gli omosessuali” e “il matrimonio omosessuale”.
    Io sono convinto che alcuni sono dei commentatori/trici sono brutti/e vecchi/e racchi/e grassi/e pure brufolosi (detto col massimo rispetto per chi ha tali caratteristiche).
    Facciamo così, ognuno di noi posta una sua foto, e cosi vediamo se certe associazioni di idee sono dovute ai complessi verso se stessi…
    [complessi poi… ; direi più che altro che certi tengono l’orchestra in testa, altro che i complessi (M. Troisi dixit)].

    27 Agosto, 2013 - 22:02
  53. Giovanni Mandis

    Non sono io a dirlo gentile Marilisa. È Dio che parla nella Creazione e poi nella Rivelazione. E parla anche attraverso la CHIESA fondata da Cristo.
    Il c.d. matrimonio gay NON PUÒ ESISTERE PERCHÉ IL MATRIMONIO È SOLO TRA UN UOMO E UNA DONNA.
    Il matrimonio non si fonda sull’amore. L’amore caso mai nasce PRIMA del matrimonio ma non fa il matrimonio, ne è un presupposto. Il matrimonio si fonda sulla reciproca volontà degli sposi di vivere insieme per tutta la vita, donarsi reciprocamente, nella gioia e nel dolore nella salute e nella malattia.

    CODICE DIRITTO CANONICO
    Can. 1055 – §1. Il patto matrimoniale con cui l’uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento.
    §2. Pertanto tra i battezzati non può sussistere un valido contratto matrimoniale, che non sia per ciò stesso sacramento.
    Can. 1056 – Le proprietà essenziali del matrimonio sono l’unità e l’indissolubilità, che nel matrimonio cristiano conseguono una peculiare stabilità in ragione del sacramento.
    Can. 1057 – §1. L’ATTO CHE COSTITUISCE IL MATRIMONIO È IL CONSENSO DELLE PARTI MANIFESTATO LEGITTIMAMENTE tra persone giuridicamente abili; esso non può essere supplito da nessuna potestà umana.
    §2. IL CONSENSO MATRIMONIALE È L’ATTO DELLA VOLONTÀ CON CUI L’UOMO E LA DONNA, CON PAT-TO-IR-RE-VO-CA-BI-LE, DANNO E ACCETTANO RECIPROCAMENTE SE STESSI PER COSTITUIRE IL MATRIMONIO.

    Un cristiano dovrebbe conoscere la sua fede, diritti e doveri. Gesù, quando gli domandano in quali caso è lecito ripudiare la donna, si richiama inequivocabilmente a Genesi 2, 24 “Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.”. In Genesi non a caso è descritta la creazione dell’uomo MASCHIO e FEMMINA e basta.

    Non tiri in ballo il codice genetico perché l’omosessualità non è geneticamente determinata.

    27 Agosto, 2013 - 22:03
  54. Molto lodevole Mandis.
    Solo che forse il fatto è un altro.
    Tempo fa scriveva su questo blog un pestifero troll, che il nostro gentile ospite per fare il democratico ha sopportato per un lungo periodo.
    Poi all’improvviso codesto pestifero troll è scomparso (per l’immensa gioia di tanti).
    Sono comparsi però altri personaggi (per l’orchialgia di tanti)…
    Ho il sentore che il nostro Luigi abbia barattato un trollino per un trollone…

    27 Agosto, 2013 - 22:15
  55. lycopodium

    Ottima meta-comunicazione, Ubi, fa pure rima.

    27 Agosto, 2013 - 22:28
  56. Marcello

    Può capitare che ci sia qualcuno che trovi molto più rassicurante il sentire parlare di matrimoni omosessuali o di embrioni, piuttosto che di povertà o di ingiustizie sociali.

    Si tratta sempre di temi sui quali la Chiesa ha cose interessanti da dire, con la differenza che i primi il più delle volte riguardano “gli altri”, mentre i secondi riguardano “noi” e vanno a “smucinare” le nostre coscienze.

    27 Agosto, 2013 - 23:02
  57. Marilisa

    Gentile Mandis, crede che io non sappia che cosa dice la Chiesa? Lo so benissimo.
    Però se facciamo a non capirci, inutile continuare.
    Gesù parla di omosessuali nel Vangelo ? Lei non mi ha risposto.
    Continua a parlare delle posizioni della Chiesa che tutti o quasi conoscono benissimo, citando il codice di diritto canonico, scontato per chi sarà un prete o vescovo o papa, ma che per i fedeli non è altrettanto scontato né convincente, almeno su certi punti.
    Se il clero riuscisse a capire che il suo pensiero non coincide sempre con quello di chi sta al di fuori, e che ne ha uno diverso per ottimi motivi, sarebbe tanto di guadagnato.
    Non pretendo di convincerla, figuriamoci!
    Le faccio notare, comunque, che La Chiesa stessa è divenuta più morbida nei confronti degli omosessuali. O non lo sa? Forse lei è troppo giovane per saperlo.
    Ad ogni modo ciò significa che sta rendendosi conto che gli omosex non sono dei degenerati da cancellare dalla faccia della Terra, e forse sta facendo– sempre con grave ritardo– autocritica.
    Noi due abbiamo gia avuto una discussione, anche lunga, sull’argomento, e le diverse posizioni sono note ad entrambi.
    Ricordo, per finire, che il card. Martini ebbe a dire che la Chiesa in passato è stata spesso ingiusta nei confronti degli omosessuali.
    Non le basta?

    28 Agosto, 2013 - 0:57
  58. Marilisa

    Il solito Humilitas ( che dovrebbe cambiare nick, come altre volte gli ho suggerito), continua imperterrito a fare il cafone.
    E dire che ci aveva comunicato il suo ritirarsi…
    Se quelli che ogni tanto annunciano con grande sussiego di volersene andare, mi volessero spiegare la loro repentina marcia indietro, eviterebbero delle figure barbine che fanno ridere perfino i polli.
    Niente da dire sulla solidarietà, scontatissima e ridicola, con chi gli aggrada. Magari ci sarebbe stato bene anche uno “smack” o due o tre.
    Però ho idea che a proposito del “trollino” si sia perso qualcosa. Pare che non conosca il motivo della sua sparizione dal “pianerottolo”. E allora scusi: che parla a fare?
    A scanso di equivoci, ci tengo a dire che la “gioia immensa di tanti” non è stata la mia.
    Solo perché resto convinta che carità cristiana voglia che siano accolti tutti. Fra l’altro, il “trollino” Gioab era molto più educato di lei, signor Ubi, e anche di non pochi altri. Aveva il solo torto di avere un’ altra religione.
    Ma è arcinoto che l’intolleranza di certi cattolici di maniera esclude chi non è allineato, chi non è nel “recinto”.
    Per questo dicevo che costoro dovrebbero essere ri-catechizzati.
    Lei per primo, signor Ubi sine sapientia e manco per niente umile.
    Cambi nick, mi dia retta. Non è adatto a lei.

    28 Agosto, 2013 - 1:38
  59. luca73

    Anche se in ritardo, voglio dire la mia sul tema in esame (omosessualità, ecc.) e mi scuso sin da ora se quello che dico è una ripetizione o se qualcuno lo considererà come bigottismo clericale.

    Io penso che lasciar passare l’idea che l’omosessualità sia una natura – al pari dell’eterosessualità, termine peraltro che ha senso solo all’interno di una cultura omosessualista – significa partecipare attivamente a quel progetto diabolico di distruzione del piano divino, che papa Benedetto XVI ha chiaramente denunciato nel famoso discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2012, indicando l’ideologia del gender come una delle più gravi sfide che la Chiesa ha di fronte.
    L’affermazione di una naturalità dell’omosessualità nega quel “Maschio e femmina lo creò” che è all’origine dell’avventura umana e nega l’identità propria della persona umana. L’ideologia del gender, diceva Benedetto XVI, nega l’uomo e nega Dio. E non si riferiva soltanto a un pensiero esterno alla Chiesa, ma a una ideologia che si è ormai radicata anche nel mondo cattolico, consapevolmente o meno.
    Ciò che quindi una eventuale legge sull’omofobia colpirà è proprio la pretesa di affermare che l’omosessualità non è nella natura dell’uomo. Sarà proibito affermare la realtà.
    Forse, per qualche tempo, potrà essere tollerato chi si opporrà al riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso, ma non ci sarà spazio alcuno per affermare che la natura prevede solo maschio e femmina. Si potranno eventualmente tollerare – ma solo per un po’ di tempo – le intemperanze verbali di San Paolo, ma sarà proibita la Genesi.

    Ma – a ben vedere – si tratta di una delle più gravi sfide cui la Chiesa si è trovata di fronte nella sua storia.
    E non solo la Chiesa: l’ideologia del gender minaccia tutta la società e sovverte la stessa persona umana. «La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente e’ evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela».

    Si tratta in ultimo, afferma Benedetto XVI, di una rivolta contro Dio. «Non è più valido ciò che si legge nel racconto della creazione: “Maschio e femmina Egli li creò” (Gen 1,27). No, adesso vale che non è stato Lui a crearli maschio e femmina, ma finora è stata la società a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo. Maschio e femmina come realtà della creazione, come natura della persona umana non esistono più. L’uomo contesta la propria natura.».
    Con questa scelta faustiana l’uomo in concreto, propriamente, muore. «Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie per sè autonomamente qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono contestati nella loro esigenza creazionale».

    La crisi della famiglia è solo un aspetto di una crisi più globale. «Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sè, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio».
    Ma «dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo».

    A questa difesa dell’uomo di fronte a minacce radicali e inaudite la Chiesa convoca tutte le religioni e anche i non credenti che credono nel diritto naturale. Il dialogo, oggi, deve partire non tanto dalla teologia, ma dall’antropologia e dal diritto naturale.

    Per resistere a queste ideologie e proporre un dialogo che non sia relativista, è necessario anzitutto che i cristiani siamo cristiani. Ecco allora la fondamenatale sfida del 2013: trarre davvero profitto dall’Anno della fede, conoscere la verità della fede cattolica, essere «docili» al Magistero, acquisire e sviluppare il senso della Chiesa.

    L’ideologia ci ha lanciato una sfida radicale. C’è bisogno non di cattolici “tiepidi” ma di “veri” cattolici, che quindi siano capaci di dialogare con gli altri in modo non relativista, per rispondere in modo adeguato alle sfide dell’ideologia dominante.

    28 Agosto, 2013 - 10:51
  60. Federico B.

    Condivido la riflessione e la preoccupazione di Luca73.
    Apprezzo molto anche con le sue conclusioni.

    28 Agosto, 2013 - 11:12
  61. Marilisa

    Vedi, luca73, posso accettare tutto quel che dici, ma rigetto decisamente questo: “C’è bisogno non di cattolici “tiepidi” ma di “veri” cattolici, che quindi siano capaci di dialogare con gli altri in modo non relativista, per rispondere in modo adeguato alle sfide dell’ideologia dominante.”
    Se tu consideri “cattolici tiepidi” quelli che non la pensano esattamente come l’ Istituzione, e ritieni che i “veri cattolici” siano, invece, gli altri (come te), sei sulla strada sbagliata.
    Io, se mi permetti, mi ritengo una cattolica vera ( proprio come te), ma ragiono con la mia testa, che mi porta a ritenere che l’omosessualità sia in certi, anzi in molti, casi inscritta nella natura umana.
    Non sono relativista (parola troppo abusata) e non mi adeguo–mai l’ho fatto– ad una qualsivoglia ideologia dominante.
    Semplicemente ho le mie convinzioni desunte dall’osservazione e dalla riflessione attenta sulla realtà attorno a me. Nulla di cervellotico, posso assicurartelo.
    Un saluto.

    28 Agosto, 2013 - 11:27
  62. luca73

    Ringrazio Federico e Marilisa per l’atenzione prestata a quanto scritto.

    Ovviamente, non posso condividere la tesi di Marilisa sui cattolici “tiepidi” (parola dell’Apocalisse di San Giovanni).
    Non userò più la parola relativismo, perchè facilmente equivocabile. Parlerò, allora, di soggettivismo valoriale, ovvero di chi sceglie per conto proprio, senza fidarsi del Magistero della Chiesa, e senza valutazioni ragionevolmente sostenibili, se non la voglia di accordarsi al mainstream.

    L’insegnameno della Chiesa di Gesù Cristo non può mutare a seconda delle esigenze dei tempi. L’insegnamento di Gesù Cristo è infinitamente più grande di me, di noi tutti, dei nostri desideri.
    La Chiesa – va ricordato – ha sempre considerato l’omosessualità tra i peccati gravi, pur mantenendo la distinzione tra peccato e peccatore: il primo sempre da condannare e il secondo da amare e da trattare con misericordia (chi non lo facesse, non potrebbe dirsi cristiano).

    Non è un caso che la diffusione e la crescente accettazione sociale della omosessualità si accompagni con una seria crisi nell’istituto del matrimonio e della famiglia, con una mentalità largamente diffusa ostile alla vita così come con una spaventosa libertà sessuale.
    Alla base di ciò, probabilmente si trova una “nuova” comprensione completamente trasformata della sessualità umana.
    La “rivoluzione sessuale” scatenatasi negli anni ’60 voleva “liberare” la sessualità umana dalla camicia di forza della morale tradizionale. Cominciò a tessere le lodi della sessualità come semplice bene di consumo e mezzo per raggiungere il piacere. Valori come l’autocontrollo e la castità furono accettati sempre meno. Molti ritenevano la continenza sessuale come innaturale e non vivibile. Altri a loro volta cercavano di trasferire la sessualità umana totalmente nell’ambito del “privato” e del “soggettivo”: se due persone si amano reciprocamente e vogliono esprimersi questo nel linguaggio dell’amore, perché ciò deve essere loro impedito?
    Si affermò – semplicisticamente – che la “vecchia” comprensione della sessualità corrispondeva a un’altra cultura, che nel frattempo si era trasformata.
    Anche le affermazioni bibliche dovevano essere considerate nel contesto del tempo e della situazione di allora, e non potevano essere intese come verità morali “atemporali”. Ciò valeva in particolare per i passi in cui la Bibbia parla di pratiche omosessuali.

    L’argomento tradizionale, secondo cui il comportamento sessuale sarebbe immorale se contraddice alla “natura” dell’uomo, fu abbandonato. Ciò che è “naturale”, oppure “innaturale”, dipenderebbe sempre anche dalla rispettiva cultura e dalla sensibilità soggettiva di un popolo.
    Molti designavano le diverse forme anormali della sessualità, anche l’omosessualità, come semplici “varianti” della natura, che si dovrebbero accettare ed approvare: come ci sono persone con la pelle di colore nero, bianco o rosso,così molti avrebbero una disposizione all’amore eterosessuale, altri all’amore omosessuale.

    Dietro queste ed analoghe idee si cela un problema centrale della moralità: qual è la natura della sessualità umana? O più in generale: qual è la natura dell’uomo? e quando un atto corrisponde a questa natura?
    Se il concetto di natura, come negli esempi di sopra, è inteso solo in modo fisico-empirico, di fatto non è possibile giungere a un giudizio univoco, che trascenda le diverse culture, sul valore morale di un atto.

    Il concetto di natura, che soggiace anche ai pronunciamenti della Chiesa, non è tuttavia di carattere fisico, ma metafisico: un atto è stato ed è considerato come naturale quando è in armonia con l’essenza dell’uomo, con il suo essere voluto da Dio.
    A partire da questo essere, che risplende nell’ordine della creazione – e che viene rafforzato dalla Rivelazione –, la ragione può dedurre l’imperativo del dovere, soprattutto se è illuminata dalla fede.
    Nella natura, ossia nella creazione, l’uomo può riconoscere un “logos”, un senso e un fine, che lo conduce alla vera autorealizzazione e alla sua felicità, e che ultimamente è fondato nella volontà di Dio.
    Nella perdita di questo concetto metafisico di natura è da cercare una delle cause principali della crisi morale dei nostri giorni.

    Se il dovere umano, infatti, non è più visto come ancorato nell’essere e quindi nella sapienza del creatore, resta solo l’alternativa che derivi dalla sapienza umana.
    Ma allora è opera dell’uomo, sottoposto al mutamento del tempo, rimodellabile e manipolabile. Allora ultimamente del bene e del male decide la maggioranza. Allora i “gruppi di pressione”, che sanno guidare l’opinione della massa, hanno grandi prospettive di successo.
    Negli ultimi anni, l’influsso delle correnti favorevoli all’”anarchia sessuale” non è diminuito.
    Nell’opinione pubblica il comportamento omosessuale sembra essere già sostanzialmente accettato. La pressione di alcuni gruppi, che chiedono l’equiparazione giuridica delle forme di vita omosessuale con la forma tradizionale del matrimonio, diventa sempre più grande, soprattutto negli Stati Uniti d’America e in Europa.
    Tali tentativi mostrano l’attualità dell’Insegnamento della Chiesa.
    Io penso che vi siano pagine del Libro ispirato (una per tutte Romani 1, 21-22 e ss.), che nessuna autorità terrena può costringerci a censurare. E neppure ci è consentita, se vogliamo essere fedeli alla parola di Dio, la pusillanimità di passarla sotto silenzio per la preoccupazione di apparire non “politicamente corretti”.

    Un caro saluto a tutti – soprattutto a chi la pensa diversamente-

    28 Agosto, 2013 - 12:02
  63. Grande Luca!
    E citiamola Romani 1-21-22 e seguenti…

    [21]essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. [22]Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti [23]e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

    [24]Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, [25]poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

    [26]Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. [27]Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. [28]E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, [29]colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, [30]maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, [31]insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. [32]E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

    CITIAMO ANCHE S. MarcO :

    “Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”

    I diversamente cattolici riflettano…

    28 Agosto, 2013 - 12:15
  64. Marilisa

    “L’insegnameno della Chiesa di Gesù Cristo non può mutare a seconda delle esigenze dei tempi.”

    Non si tratta di mutamento “a seconda delle esigenze dei tempi”, Luca73.
    È questo che non si vuol capire. Anche la Chiesa è costituita da uomini fallibili, e quello che ha detto ieri potrebbe scoprirsi sbagliato oggi ( mi riferisco alla omosessualità di carattere genetico, di cui non si è responsabili ). Capisci quel che voglio dire?
    La Storia stessa della Chiesa insegna, caro Luca73.
    Ricordi la vicenda di Galileo? Pensi che non possa ripetersi mutatis mutandis?
    Il fatto è, semplicemente, che la Chiesa è stata sempre molto cauta nel riconsiderare le sue posizioni su cui si è attestata dai tempi remoti. Cambia atteggiamento solo quando proprio non può fare altro che arrendersi all’ evidenza lapalissiana.
    È sempre stato così. Se poi in questo caso aggiungi la sessuofobia di cui sempre ha dato dimostrazione ( perché questo è, lo si accetti o no ), il quadro appare chiaro e indiscutibilmente realistico.
    E questo rigido puritanesimo, che però–guarda caso–viene contraddetto dalle vicende interne dell’Istituzione, è stato trasmesso a quei fedeli che la seguono a capo chino, senza un minimo di ragionamento proprio.
    Perché sarebbero “cattolici veri”, mentre gli altri sono… “diversamente cattolici” ( questa è l’ultima trovata).
    Scusa sai, non sarà forse che provate una sorta di ribrezzo e vi appoggiate molto volentieri ( perché vi fa comodo) alle parole della “infallibile” Chiesa?
    Certo non pretendo di convincere nessuno, figuriamoci !
    Ti inviterei però a porti molte domande sulla questione, a guardari attorno considerando certi casi di persone oneste e sincere, senza abbracciare a priori gli assunti altrui.
    Leggi anche tutti i post, non solo l’ultimo a cui normalmente ti agganci perché arrivi in ritardo nella discussione.
    Quando mi vai a citare tutto quel po’ po’ di leggi moralistiche, a me francamente ( e senza offesa) non dici niente di nuovo. Già le conoscevo.
    Infine, caro Luca73: Dio solo, l’ lnconoscibile, sa davvero come stanno le cose. Non certo la Chiesa. E ripeto che Gesù non ha mai toccato l’argomento. Lo avesse fatto…

    28 Agosto, 2013 - 13:36
  65. giuseppe2

    Condivido a mia volta le piane e limpide esposizioni di luca73.
    E’ molto eloquente e significativo che il post di L. Accattoli per dar conto serenamente del modo col quale il Papa difende la vita si trasformi nella ennesima occasione per ridiscutere, in forme che forse possono dirsi ossessive, alcuni massimi sistemi.
    Il fenomeno, ormai molto risalente e ancora diffuso, sembra costituire un precipitato ideologico proprio dell’Occidente e del tempo del “post-concilio” in ambito ecclesiale.

    C’é come l’attesa spasmodica, che naturalmente prende di mira l’istanza più alta del Magistero ecclesiastico, di una rottura sempre imminente, percepita come inevitabile nelle aree del “dissenso”, in vista di conformare la dottrina ad alcune presunte acquisizioni storiche/antropologiche.
    Questa soggettivistica illazione, data per “progresso”, si esprime anche – come si vede da alcuni commenti – in modi censori, violenti e prescrittivi. E’ lo stesso sostrato “culturale” nel quale si muove attualmente l’operazione anti-omofobia penalmente connotata.

    Naturalmente tutto questo non ha nulla a che vedere con la realtà – che è tale perché metafisicamente fondata – e non serve a comprendere la cifra del nuovo pontificato (che era lo scopo del post iniziale).
    Si sa che, in aderenza ai dati della Rivelazione e segnatamente agli insegnamenti paolini, il Card. Bergoglio oggi Romano Pontefice vede nelle correnti acquisizioni “giuridiche” dell’ideologia omosessualista una manifestazione dell’ “invidia del demonio” scimmia di Dio, né potrebbe darsi qualcosa di diverso.
    Il futuro non appartiene al padre della menzogna, e la prospettiva di libertà aperta dall’Incarnazione – chi nega la quale, sempre con parole del Papa, “è dell’Anticristo, è l’Anticristo” – sono inscindibilmente unite alla Verità sull’uomo. Al maligno è riservato uno spazio non prevalente nel mistero del male, della salvezza e della perdizione eterne.

    28 Agosto, 2013 - 14:07
  66. Federico B.

    Ringrazio Luca per il suo intervento, interessante e preciso.

    Azzardo un commento alla seguente asserzione:
    “Dio solo, l’ lnconoscibile, sa davvero come stanno le cose. Non certo la Chiesa”.

    La Chiesa non sa come stanno le cose, ma Marilisa sì, dato che le sue convinzioni sono “desunte dall’osservazione e dalla riflessione attenta sulla realtà attorno a” lei. E quanti la pensano così: “la Chiesa sbaglia, i preti sbagliano, secondo me le cose stanno diversamente…”

    Eppure il Dio di Gesù Cristo non è proprio “inconoscibile”.
    Leggiamo Mt 11, 25-27 :

    In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo».

    I cattolici adulti, “sapienti e intelligenti”, si illudono che basti l’osservazione e la riflessione attenta sulla realtà attorno a loro, mentre invece il Signore si riserva di rivelare la sua volontà a chi si fa piccolo e si affida alla sua Chiesa (perchè è alla Chiesa che il Figlio rivela il Padre).

    28 Agosto, 2013 - 14:12
  67. Sara1

    Matteo, lo scrivo qua sperando che legga, le spiace non riportare i miei messaggi nel suo blog?

    28 Agosto, 2013 - 14:42
  68. penso che per capire l’approccio di papa Francesco si possa partire da qui:

    “Mi è venuta in mente la parola di sant’Ignazio: “Il cristianesimo non è opera di persuasione, ma di grandezza” (Lettera ai Romani 3,3). Non dovremmo permettere che la nostra fede sia resa vana dalle troppe discussioni su molteplici particolari meno importanti, ma aver invece sempre sotto gli occhi in primo luogo la sua grandezza. Mi ricordo quando mi si chiedevano delle interviste, e sempre sapevo già in anticipo le domande. Si trattava dell’ordinazione delle donne, della contraccezione, dell’aborto e di altri problemi come questi che ritornano in continuazione. Se noi ci lasciamo tirare dentro queste discussioni, allora si identifica la Chiesa con alcuni comandamenti o divieti e noi facciamo la figura di moralisti con alcune convinzioni un po’ fuori moda, e la vera grandezza della fede non appare minimamente. Perciò ritengo cosa fondamentale mettere sempre di nuovo in rilievo la grandezza della nostra fede, un impegno dal quale non dobbiamo permettere che ci distolgano simili situazioni. “

    28 Agosto, 2013 - 14:47
  69. discepolo

    Dedico questa riflessione del Beato Cardinale Newman ( non proprio un bigotto tradizionalista , almeno ai suoi tempi!!) a coloro, e sono tanti anche in questo blog, che sono convinti che il loro “giudizio privato” su questo o quell’argomento sia superiore al Magistero millenario della Chiesa, all’insegnamento dei Papi , alle lettere di San Paolo ecc.. Quelli insomma che , come ha detto bene Picchio, se ne fregano altamente di quel che pensa Benedetto sull’omosessualità , tanto hanno già il loro personale parere.. superiore ovviamente a quello di Benedetto…
    Da Essays Critical and Historical del Card Newman ( da Gli aforismi di Newman, Libreria Editrice Vaticana pag. 124):
    “Il razionalista fa di se stesso , e non del suo Creatore, il proprio centro. Non va a Dio, ma crede che Dio debba venire a lui. Questo è, dobbiamo temerlo, lo spirito che muove le moltitudini nel tempo presente.. Il giudizio privato sovrintende a tutto : lo si consulta come l’arbitro di tutte le questioni, indipendente da tutto ciò che è esteriore. Non può esistere nulla che il nostro giudizio non discerna.. In una parola è l’idea di Mistero che viene rifiutata!”

    .

    28 Agosto, 2013 - 15:13
  70. discepolo

    Ovviamente suppongo che Picchio se ne freghi altamente anche delle parole del libro della Genesi : E Dio creò l’uomo a sua immagine , maschio e femmina li creò”
    Certo la Bibbia un libro terribilmente datato, una raccolta di favolette e di MITI, da non prendersi alla letteraI. Forse ha ragione Picchio. perchè non smettiamo di leggerlo e soprattutto di crederci? Tutto sommato non NE SAPPIAMO FORSE PIU’ NOI, con la nostra cultura e il nostro progresso?
    O forse no?

    28 Agosto, 2013 - 15:24
  71. manuel76

    @ Luca73

    “Non è un caso che la diffusione e la crescente accettazione sociale della omosessualità si accompagni con una seria crisi nell’istituto del matrimonio e della famiglia”

    E’ questa la premessa che sballa completamente la prospettiva.
    Credere che la crisi della famiglia dipenda dall’accettazione delle coppie gay!
    E’ una aberrazione!
    E’ come pensare che la crisi economica dipenda dalla presenza di persone di colore in Italia!

    E’ la famiglia etero che perde di identità in sè, non a causa della presenza di eventuali altre unioni!
    Anzi, sono le altre unioni che cercano stabilità.

    Certo che se affrontare il nocciolo della crisi di famiglia si fa la caccia alle streghe non se ne esce.
    E dico di più: si è ossessionati dal tema nozze gay. Tema di moda, tema che riguarda al più un 5 o 6 % della popolazione.
    Importante per la minoranza, ma nulla può togliere al restante 95%.

    28 Agosto, 2013 - 16:00
  72. “Credere che la crisi della famiglia dipenda dall’accettazione delle coppie gay!”

    Caro Manuel questo è secondario rispetto al punto che si è focalizzato qui nella discussione.
    Un “cattolico” -direi meglio sedicente tale- che accetta il matrimonio omosessuale, evidenzia la crisi della Fede (saremmo nell’Anno della Fede), o almeno della sua…

    28 Agosto, 2013 - 16:08
  73. manuel76

    @ Discepolo

    Che abbia creato sia uomini che donne non ho dubbi.

    Che lasci nascere persone gay, non ho pure dubbi.

    Magari se ci fosse possibilità di diagnosi prenatale, fai un aborto selettivo per i gay cosi risolvi alla radice.

    28 Agosto, 2013 - 16:15
  74. manuel76

    No, Ubi, è la crisi dei predicatori che, invece di predicare il Vangelo, predicavano regole morali, senza rendersi conto di passare col rullo compressore sopra le persone.

    28 Agosto, 2013 - 16:16
  75. manuel76

    Cmq mi sembrate ossessionati dall’argomento.

    28 Agosto, 2013 - 16:16
  76. Marilisa

    “I cattolici adulti, “sapienti e intelligenti”, si illudono che basti l’osservazione e la riflessione attenta sulla realtà attorno a loro, mentre invece il Signore si riserva di rivelare la sua volontà a chi si fa piccolo e si affida alla sua Chiesa (perchè è alla Chiesa che il Figlio rivela il Padre).”

    E bravo Federico B.
    La tua ironia non mi tocca neanche un po’, anche perché non vuoi capire.
    E non c’è peggior sordo di chi non vuole udire o, peggio, di chi travisa a suo piacimento le parole altrui adattandole alle proprie, gratuite, strumentalizzazioni. Per partito preso, ovviamente.
    È storia vecchia, questa.
    Le idee fisse sono macigni da smuovere. E io infatti non voglio smuoverli.
    Quando parlo o scrivo, voglio solo esprimere le mie opinioni. Senza ritenermi “sapiente e intelligente”. Punto.
    Chi vuole leggerle , lo faccia; chi invece no, passi oltre.
    Pensala come vuoi, Federico B., ma risparmiati la fatica di attaccare maldestramente chi non è allineato sulle tue ( le vostre) certezze.

    28 Agosto, 2013 - 16:17
  77. Federico B.

    @Manuel,
    ma quale ossessione? ma va!
    E’ un argomento di stretta attualità, continuamente sollecitato dalle stesse associazioni gay e dalla stampa laica e progressista in Italia e all’estero. Noi ci limitiamo a partecipare al dibattino con i nostri valori, senza farci condizionare dalle mode e dalle pressioni di quella che Luca definisce giustamente “mainstream”.
    Nessuna ossessione, ma semmai passione per la verità.
    Non a caso, caro Manuel, in questo dibattito l’argomento è stato introdotto da Picchio con il suo intervento delle 10.37 di ieri con argomentazioni (peraltro a favore delle unioni tra i gay) che hanno suscitato una discussione e provocato risposte: è così che funziona un blog.
    Che bisogno c’è di parlare di ossessioni?

    Parlare di ossessione, come fa abitualmente anche Matteo, è scorretto, perchè con questa parola si intende normalmente una patologia, un disturbo psicologico, e dà l’impressione di voler distogliere l’attenzione dalle argomentazioni e dai contenuti, di sminuire il valore delle riflessioni presentate da poveri “ossessionati” che dovrebbero curarsi e disinteressarsi della questione.
    Qualcuno dei presunti “ossessionati” potrebbe trovarlo addirittura offensivo.

    28 Agosto, 2013 - 16:54
  78. Federico B.

    Marilisa,
    le “mie” certezze contano poco, il problema è che si pretende di essere “veri cattolici” senza essere “allineati” con la Chiesa Cattolica.

    28 Agosto, 2013 - 16:58
  79. manuel76 scrive, 28 agosto 2013 @ 16:16

    “No, Ubi, è la crisi dei predicatori che, invece di predicare il Vangelo, predicavano regole morali, senza rendersi conto di passare col rullo compressore sopra le persone”

    Il classico esempio di post dove si sposta l’argomento dall’oggetto del ragionamento a colui che lo compie.
    I precetti o regole morali innanzitutto derivano dal Vangelo.
    Secondo vorrei capire dove passiamo “col rullo compressore sulle persone”.
    La morale del Vangelo è oggettiva e non soggettiva, e non è mutevole col tempo le mode le epoche le filosofie i sistemi di governo le maggioranze ecc.

    28 Agosto, 2013 - 17:37
  80. Cmq lo “ossessionato” sul tema omosessuale-oltre a Matteo- è “picchio” che ha tirato in ballo l’argomento
    (o più correttamente ha fatto partire il “flame”)
    (dobbiamo iniziare a ragionare anche in questi termini; oltre agli eretici, simpatizzanti tali, esauriti di altra e ogni risma, ci sono anche i “guastatori”…
    Per la cronaca e la precisione…

    28 Agosto, 2013 - 17:41
  81. Marilisa

    Comunque, a scanso di ulteriori equivoci, voglio precisare che io non sono per i matrimoni gay ma per il riconoscimento dei diritti civili delle coppie gay.
    E

    28 Agosto, 2013 - 18:04
  82. Marilisa

    E sono assolutamente contraria all’adozione di figli.
    Tutto ciò l’ho già detto altre volte.

    28 Agosto, 2013 - 18:07
  83. Sara1

    Il problema Marilisa è che lei qui fa la illuminata e la superiore mentre è pieno il web di posti dove se ti opponi alle adozioni e al matrimonio vien considerato un talebano della peggior specie.

    28 Agosto, 2013 - 18:11
  84. Giovanni Mandis

    Marilisa guardi che Gesù non è venuto per fare un talk-show e parlare di tutto e di più. Nell’antico e nuovo testamento ci ha lasciato tutti gli elementi per arrivare alla Verità tutta intera, con l’aiuto indispensabile della Grazia donataci dal Suo Sacrificio sulla Croce. Abbiamo la Rivelazione, il Decalogo, il Vangelo, la Chiesa, i Sacramenti, la Preghiera. Tutto quanto basta per discernere la Verità nei singoli problemi della vita che ogni epoca presenta, senza che Gesù debba aver espresso un suo “detto” su tutto (come invece accade in altre religioni…).
    Per Gesù non esistono “omosessuali”, non sono nel suo progetto. Esistono persone. Nessuno nasce omosessuale, né – ammesso per assurdo che questo fosse possibile – nessuno nascerebbe omosessuale per Sua volontà. Dire questo è una bestemmia.
    Per Cristo esiste l’essere umano, che sia uomo o donna.
    Quando Gesù affronta l’argomento matrimonio parla dell’unica realtà possibile, che è solo tra un uomo e una donna.
    La Chiesa esprime la sua chiara dottrina nel Catechismo e non potrà mai esserci nessun cambiamento in materia (la tendenza pur disordinata e sbagliata non è peccato in sé, è peccato assecondarla, giustificarla e compiere volontariamente atti contro natura).

    Il caso Galileo non c’entra nulla col tema in questione.

    28 Agosto, 2013 - 18:22
  85. Giovanni Mandis

    Marilisa, riconoscere “diritti” che non si hanno è una ingiustizia.
    Riconoscere la reversibilità della pensione a due omosessuali è una ingiustizia, perché li assimila ai legittimi coniugi che oltre ai diritti si assumono anche i relativi doveri. Si finisce per introdurre silenziosamente il matrimonio-tra-omosessuali chiamandolo con altro nome.
    Certi diritti appartengono solo alla coppia: uomo+donna.

    28 Agosto, 2013 - 18:31
  86. @stefano

    Mo’ questa!!! Scusai Mandis, ma anche la pensione è stabilita dal magistero adesso???

    28 Agosto, 2013 - 18:37
  87. Giovanni Mandis

    Il magistero interviene sui principi, che poi possono applicarsi ovunque sia richiesto.
    Chi si sposa si assume doveri e diritti davanti a Dio, alla società e allo Stato, il che prevede anche che alla morte del coniuge il superstite riceva parte della sua pensione come aiuto.
    Questo è un diritto per chi è legittimato a sposarsi, ma gli omosessuali non sono legittimati a contrarre matrimonio. Non è un loro diritto.
    se vogliono vivere insieme nessuno lo vieta, né vieta che stipulino privatamente patti di aiuto reciproco anche in caso di morte di uno dei due. La cosa riguarda solo loro due, non la società né lo Stato.

    28 Agosto, 2013 - 18:50
  88. @stefano

    È due etosessuali che si sposano in comune?

    28 Agosto, 2013 - 18:52
  89. Sara1

    Ma lo Stato cambia leggi e principi quando vuole Mandis, anzi molto probabilmente toglierà le pensioni a tutti prima o poi.

    28 Agosto, 2013 - 18:57
  90. Volevo ringraziare Fabrizio (fabrizio scrive, 28 agosto 2013 @ 14:47) e complimentarmi con lui per il suo sito, che ha ottimi principi e migliori fini.

    Fabrizio propone http://www.laetare.it/ sito “per scoprire insieme la bellezza e l’attualità del canto gregoriano nella liturgia, nello spirito del Concilio Vaticano II.”

    Gli amici, tradizionali e non, non possono far altro che apprezzare.
    I miei complimenti!

    28 Agosto, 2013 - 20:06
  91. claudia74

    Un “cattolico” -direi meglio sedicente tale- che accetta il matrimonio omosessuale, evidenzia la crisi della Fede (saremmo nell’Anno della Fede), o almeno della sua…

    Si ma anche chi accomuna incesti e pedofilia con omosessualità soffre di una grandissima crisi,

    28 Agosto, 2013 - 20:10
  92. Sara1

    Si è spiegato qual’è il motivo dell’accostamento (e cioè perchè uno si e l’altro no se la morale dipende solo dal progresso culturale e sociale).
    in ogni caso cerchi di Aldo Busi Mario Mieli e anche Pannella e vedrà che nel grande mescolone della liberazione sessuale si trova anche il tema della sessualità infantile.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Mieli

    (il che non significa che l’omosessuale sia un pedofilo ma che all’interno dello stesso movimento che vede nella libertà sessuale un assoluto vi sia spazio anche per alcuni che teorizzano la libertà del bambino di esprimere la propria sessualità.)

    28 Agosto, 2013 - 20:25
  93. Sara1

    Se uno si interroga sulla necessità di porre dei limiti magari è perchè lo sa dove può portare la radicalizzazione di certe idee.

    28 Agosto, 2013 - 20:26
  94. @stefano

    Scusami Sara, am tu per capire il femminile vai su un sito di escort? Per capire l’amicizia maschile chiedi a dei mafiosi??? Ma ti prego!

    28 Agosto, 2013 - 20:47
  95. giuseppe2

    L’accostamento emerge anche da studi statistici e sociologici attendibili, non è questione di “crisi”.

    28 Agosto, 2013 - 20:50
  96. Sara1

    In che senso Stefano? Il circolo Mario Mieli esiste, in ogni caso leggo diversi siti a maggioranza gay (la musica pop alla Lady Gaga è il loro regno è impossibile cercare qualche cosa di questo mondo senza incontrare gay e per certe cose il loro edonismo colorato è molto divertente).

    28 Agosto, 2013 - 20:57
  97. Giovanni Mandis

    eterosessuale è un termine artificiale che rifiuto al pari di omosessuale.
    Un uomo e una donna che si sposano civilmente si assumono doveri e diritti davanti allo Stato e alla società. Tra questi diritti risulta la pensione di reversibilità in caso di morte del coniuge.
    I diritti costituzionali individuali non si negano alle persone con tendenza omosessuale ma non possono essere estesi loro diritti inerenti il matrimonio che riguardano la coppia uomo/donna.

    28 Agosto, 2013 - 21:15
  98. Marilisa

    “Il problema Marilisa è che lei qui fa la illuminata e la superiore …”

    Ma tu ti senti bene, Sara1? Fatti una bella doccia fredda per impedirti di dire cretinate, stupida!
    Non permetterti di offendermi in questo modo, imbecillotta.
    Ti ci metti anche tu, adesso?
    Non rompermi le scatole e va’ a quel paese.
    Eccoli lì i cattolici “veri”. Uno schifo!!

    28 Agosto, 2013 - 21:26
  99. Giovanni Mandis

    RICORDIAMOCI CHE SIAMO FIGLI DI DIO ANCHE SUI BLOG.

    28 Agosto, 2013 - 21:37
  100. Giovanni Mandis

    SE SIAMO FIGLI DI DIO SIAMO FRATELLI DI CRISTO E FRATELLI (SORELLE) TRA DI NOI.

    28 Agosto, 2013 - 21:41
  101. lycopodium

    Un link preso dalla pagina segnalata da Sara1,
    anche dal titolo di capisce tutto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/27/decadenza-berlusconi-verso-vittoria-per-assenza-degli-avversari/693107/
    ma non è di questo che volevo parare.
    Nel link di Sara1 c’è questo passo: “[I]l movimento ha vinto. In questi trent’anni ha rivoltato il Paese come un calzino: ha imposto la questione e la propria cittadinanza nell’immaginario collettivo, nel senso comune, nei costumi, nei media, nell’agenda politica. Ha insomma attuato una rivoluzione culturale a cui manca solo una traduzione legislativa.”
    Il perché è multifattoriale, ma certo questo fattore ha qualcosa di suggestivo:
    “Senza aver sparato un solo colpo il MOVIMENTO è a un passo dalla vittoria. Intimoriti dal volteggiare dei falchi, blanditi dal tubare delle colombe, ammaliati dal sibili ricattatorii, i sempre più teorici avversari paiono prepararsi alla ritirata.”
    Chi ha abbandonato chi? (parafrasi di T.S. Eliot).

    28 Agosto, 2013 - 21:56
  102. Marilisa

    Sì, RICORDIAMOLO! Tutti però. Tutti!! Senza provocare con giudizi buttati lì con superficialità e stupidità.

    Ascolti, Mandis, non so quanti anni lei abbia, ma deve essere parecchio giovane perché è chiarissimo che lei non ha vissuto, nemmeno di striscio, certe situazioni.
    Di più. A me sembra che lei manchi di sensibilità, il che è molto grave per un futuro prete. Mi auguro– e glielo auguro sinceramente– che quando avrà più esperienza, magari fuori del seminario, cambi qualcosa nel suo modo di pensare.
    Me lo auguro anche per la Chiesa, perché–non si offenda– ministri quale lei probabilmente sarà, a capire dalle sue parole, non fanno bene all’ Istituzione. Ne sono profondamente convinta.
    Prenda esempio, se le riesce, dai preti che, già avanti negli anni, hanno capito molte più cose di quanto lei sembra aver compreso fino a qui. E che, pur stando a pieno titolo nella Chiesa, ragionano ascoltando il cuore.
    Ho già detto che l’amore è molto più importante della legge ( anche quella della Chiesa).
    Le ricordo inoltre che Gesù Cristo ha parlato di matrimonio, evidentemente tra uomo e donna, ma non ha detto una sola parola sulla omosessualità. Il che non vuol dire, a mio parere, che sia implicita una condanna tout court.
    Il Signore vede tutto e capisce molto più di me e di lei. Entra nell’intimo di una persona, cosa che nessun altro può fare.
    Sa molto più di tutti noi ciò che è peccato e ciò che non lo è.
    Di certo ha mostrato e detto che il PECCATO VERO è la mancanza d’amore, dovrebbe saperlo.
    La Chiesa deve fare, per così dire, il suo “mestiere” additando delle linee guida, lo capisco benissimo.
    Ma se non si chiudesse nelle sacrestie, come invece fa, avrebbe una diversa visione della vita , ne capirebbe molto di più la complessità e si regolerebbe di conseguenza. Anche nel dettar leggi.
    E non mi parli di Antico Testamento, per piacere. Lo sa o no che la Chiesa cattolica fino a non molti anni fa quasi proibiva di leggerlo? Lo sa o no che fino a pochi anni fa guardava gli ebrei come fossero degli infami? Perché adesso le cose sono cambiate? Provi a capirne qualcosa.
    Lei si tenga strette le sue idee ( ma spero che le cambi almeno un po’), io–e non solo io– la penso in modo diverso da lei e da molti di voi.
    Per me è giustissimo che due omosessuali che vivono insieme, e che si donano reciproco affetto per una vita, abbiano gli stessi, identici, diritti civili di due coniugi eterosessuali (che magari non si possono vedere manco per niente e stanno insieme per chissà quali motivi, cavandosene gli occhi).
    A lei sembra giusto che la pensione o l’eredità vadano a dei parenti che hanno ignorato per una vita uno ( poi deceduto) dei due conviventi? A me no, non sembra giusto.
    Quanto al caso Galileo, le assicuro che c’entra, eccome se c’ entra. Quando la scienza arrivasse a stabilire che il codice genetico è quello che orienta la sessualità anche in modo anomalo, io credo proprio che la Chiesa dovrà ricredersi su non poche posizioni rigoriste attenuate, inutilmente, dai bla bla bla sull’ accoglienza, il rispetto e via dicendo, e dai distinguo tra peccato e peccatori.
    Chi vivrà vedrà, caro Mandis.

    28 Agosto, 2013 - 22:40
  103. manuel76

    @ Mandis

    Quando uno conserva i primi ricordi della propria esistenza, quando aveva 3 o 4 anni, e insieme agli affetti c’è il netto ricordo di sentimenti di affetto verso persone del suo stesso sesso, penso che si possa dire a ragione che è nato cosi’.
    Non ho assolutamente detto che è nato così per precisa volontà di Dio.
    Ma secondo il tuo ragionamento allora nemmeno una persona sterile o una persona che non può camminare nascono allora per la volontà di Dio.

    Non è Picchio ossessionata! Picchio ha picchiato provocando…e ha tirato fuori tutte le ansie di giudizio su un tema…
    Passino queste, ma scaricare sull’eventuale matrimonio omosessuale, che peraltro non c’è in Italia, la crisi della famiglia E’ STUPIDO!!
    Si cerca un capro espiatorio perchè si è incapaci di affrontare la questione.
    E intanto si perde tempo e possibilità di caricare di entusiasmo e di speranza e di amore e di entusiasmo una coppia che comincia una vita insieme.
    Manca la comunità che la sostiene, che aiuta gli sposi, che mostra loro con simpatia che i loro stessi problemi son comuni a molti altri…e che tante cose si risolvono.
    Tutto qui.

    @ Ubi non volevo minimamente darti contro, sia chiaro!
    Volevo solo dire che predicare l’entusiasmo dell’amore evangelico porta in sè come naturali conseguenze i comportamenti morali.
    Predicare i soli comportamenti morali, continuamente e pedantemente, pur inseriti nella cornice cristiana, stufa soltanto, deprime, vessa il credente di regoline e regolette. Se annunci il principio, di conseguenza viene il comportamento e la persona è responsabile di ciò che fa (almeno io la vedo cosi’).

    28 Agosto, 2013 - 23:26
  104. nicoletta z.

    E quindi, in pratica, si riduce tutto a una questione di soldi. Basta raschiare un po’ e lì si va a finire: alle pensioni, alle eredità. Lenzuolate di teologia e sopraffini ragionamenti, e poi a sbattere sulla moneta come la mosca sulla finestra di Raskolnikov…

    29 Agosto, 2013 - 0:03
  105. lycopodium

    Sara1,
    le scissioni interne al mondo radical-chic sono – da un punto di vista etnoantropologico – davvero istruttive (come del resto quelle dell’opposto mondo trady…)!
    Ad un primissimo esame, chi lamenta la “normalizzazione del movimento gay rispetto alla carica rivoluzionaria iniziale” (che avverrebbe con l’istituzionalizzazione delle loro nozze), manifesta un’idea ancora tradizionale delle nozze, anche se magari in versione piccolo-borghese
    (il matrimonio-sacramento, qui ha ragione Manuel76, è qualcosa di immensamente diverso e spesso terribilmente non alla nostra portata: parce nobis Domine).
    Io, invece, ci vedo una tappa di un processo di smottamento programmato degli istituti naturali, che saranno pure degradati oggi quanto si vuole, ma rappresentano l’argilla che il Soffio di Dio deve ogni giorno ri-animare.

    29 Agosto, 2013 - 7:37
  106. manuel76

    @ Marilisa:
    Il matrimonio civile ha solo lo stesso nome di quello religioso, ma è tutt’altra cosa. In Italia è ancora difficile divorziare, negli USA più facile.
    Un matrimonio USA (e getta!) è uguale a una “unione civile” europea.
    Chiedere “matrimoni” o “unioni civili” può essere la stessa cosa in alcuni stati.

    Temo che sia l’unione dell’uomo e della donna che chiede di arrivare ad una unione civile, ad un patto stretto, ma più facilmente scioglibile.
    Ognuno pensa a stare bene con se stesso, importa di meno stare bene in coppia.

    E’ molto più proficuo che la comunità cristiana aiuti con amicizia e sostegno le famiglie vicine. Non è importante che nel matrimonio civile tra separazione e divorzio passino 3 o 5 o 9 anni…per che cosa? per poche improbabili riconciliazioni?
    E’ stupido che i catechismi ammettano la separazione, ma non il divorzio…e quintali di lana caprina! Se separazione è, guardiamola in faccia, affrontiamola!

    @Lyco
    “[…] una tappa di un processo di smottamento programmato degli istituti naturali[…]”
    Lo smottamento c’è già stato, indipendentemente.

    29 Agosto, 2013 - 9:22
  107. Sara1

    Vattimo però non è proprio un radical chic, è uno abbastanza netto nelle sue idee di solito.
    E’ il postmoderno che è un ginepraio incasinatissimo in ogni caso, guarda un po’ Girard che piace tanto a Ferrara lo ritroviamo pure con Vattimo e la teologia della liberazione..

    http://www.queriniana.it/blog/quale-opzione-per-i-poveri-nella-postmodernit/257

    Una cosa invece mi sento di condividere: “Secondo Vattimo, non è un caso che questa “rivoluzione egualitaria”, come la chiama lui, provenga dagli Stati Uniti. “Sono dei puritani, che si esprimano contro o a favore del matrimonio gay. Gli americani vogliono sancire tutto per legge. I paesi cattolici sono più libertari e tolleranti. Mi fa un po’ specie questo costituzionalismo ossessivo americano, un legalismo protestante”

    Riscrivere il matrimonio, con tutti i rischi di possibile derive, per una piccola minoranza, quando si potevano trovare tante altre soluzioni ben più concrete. Bho.

    29 Agosto, 2013 - 9:40
  108. manuel76

    Sara1: e se la “piccola minoranza” fosse solo il pretesto, lo strumento da usare per arrivare ad unioni più scioglibili per tutti?

    Quasi quasi sarebbe meglio accogliere la minoranza sfruttando la situazione per promuovere il matrimonio!

    29 Agosto, 2013 - 9:46
  109. Sara1

    Manuel quello della “provvisorietà” è il grande tema del postmoderno, una grande rivolta contro la ragione, le regole, le convenzioni che si è trascinato dentro tutto.

    Ci sono indubbiamente elementi positivi (la possibilità di scegliersi il proprio “destino”) ma poi non puoi piangere se i giovani vivono con lavori precari a 500 euro al mese.

    Forse le lotte di liberazioni si sono fatte prendere troppo dal sesso e si sono dimenticate delle rivendicazioni economiche.

    29 Agosto, 2013 - 9:57
  110. Federico B.

    Esprimo la massima solidarietà a Giovanni Mandis per l’attacco che ingiustamente ha ricevuto. Se vorrà essere un buon sacerdote (le premesse ci sono e glielo auguro di cuore) dovrà saper affrontare quel “mobbing anticristiano” (espressione che ho sentito questa mattina e che rende bene l’idea) senza farsi intimidire.
    La Chiesa ha bisogno di santi sacerdoti, che abbiano a cuore e operino per la salvezza delle anime loro affidate, non di assistenti sociali che nel tempo libero celebrano messa. Il medico compassionevole lascia morire il malato.

    @Manuel,
    separazione e divorzio sono cose ben diverse ed è giusto che il Catechismo le affronti in modo distinto. La Chiesa comprende benissimo che ci siano situazioni in cui la convivenza non è possibile (magari per scelta di uno dei coniugi) e nemmeno consigliabile, ma se si crede che il matrimonio non sia un semplice contratto, bensì un sacramento, non si può accettare che la separazione diventi definitiva. Il matrimonio c’è stato e, salvo la possibilità dell’annullamento, è indissolubile. La lana caprina è nella testa di chi vuole incoraggiare il peccato e pretendere di avere la benedizione della Chiesa Cattolica!

    29 Agosto, 2013 - 9:59
  111. manuel76

    Federico, accettare la separazione è già una traduzione pastorale, una attenzione all’uomo, un ammettere un periodo di difficoltà che non sia definitivo.
    Il Matrimonio religioso resta comunque indissolubile, ma quello civile non lo è. La separazione civile ha due esiti: riconciliazione o divorzio, quella cristiana solo la riconciliazione.
    E’ un altro istituto che ha precise regole.
    In comune hanno il nome.

    A mio avviso è una pia illusione che dalla latenza lunga nel limbo della separazione civile possa derivare un dialogo.
    Dipende sempre dalle persone.
    Importante è trovare un momento per parlarsi di nuovo e affrontare realisticamente la relazione. A volte più sei obbligato ad essere legato e meno riesci a parlare.
    Importante sarebbe il sostegno di altri laici credenti, il confronto, per verificare cosa di rimediabile ci sia.

    A Mandis, lungi da me attaccare, ma cercare di dialogare anche nel confronto, sperando che non sia solo una esposizione di perfetti ragionamenti, ma anche una osservazione di ciò che accade cercando di ragionare con la propria testa per trovare insieme spiegazioni e soluzioni.

    29 Agosto, 2013 - 11:35
  112. Marilisa

    “Esprimo la massima solidarietà a Giovanni Mandis per l’attacco che ingiustamente ha ricevuto.”

    Di quale attacco parli, Federico B.?
    Da quando l’ esprimerte opinioni diverse è diventato un “attacco”? Dimmi, da quando ?
    Sai, allora, quante volte sono stata “attaccata” io da molti di voi ?
    A dire il vero, io sono stata attaccata davvero dagli intolleranti come te.

    29 Agosto, 2013 - 11:37
  113. Federico B.

    E’ possibile a chiunque leggere quello che è stato scritto e valutare se si tratta di opinioni diverse ma rispettose oppure offese personali, gratuite e ingiustificate.
    Il confronto dovrebbe evitare eccessi verbali, specialmente da parte di una persona matura nei confronti di una molto più giovane.

    29 Agosto, 2013 - 11:46
  114. Marilisa

    Tu dici, Federico B.? Perché una persona matura dovrebbe essere più rispettosa di una più giovane? Perché dovrebbe prendersi in faccia gli schiaffi di una più giovane?
    Dovrebbe essere più “coriacea” secondo il tuo punto di vista ?
    Mi sfugge il senso di questo.
    Credo, invece, che tu non faccia distinzione di persone guardando all’età, ma, piuttosto, guardando alle idee che hanno.
    Lo hai dimostrato sempre, dal primo istante della tua comparsa qui.

    29 Agosto, 2013 - 12:08
  115. Marilisa

    “A mio avviso è una pia illusione che dalla latenza lunga nel limbo della separazione civile possa derivare un dialogo.”

    La penso allo stesso modo, Manuel76. E del resto è molto meglio separarsi e divorziare che vivere l’inferno in casa. Per molti motivi è meglio, e non sto ad elencarli.
    Prima molti matrimoni si reggevano su una unione fasulla, e nessuno ne sapeva niente. Ma agli occhi degli estranei erano matrimoni riusciti.
    Questo era l’importante: fare buon viso a cattiva sorte per sottrarsi alle chiacchiere della gente. L’ipocrisia assoluta.
    Oggi queste unioni non riuscite non di rado sfociano in terribili uxoricidi. Magari perché il marito-padrone non sopporta l’ idea della separazione.
    Gli psichiatri più noti parlano di “gelosia”, ovvero l’esatto contrario dell’amore, in quanto si tratta di volontà di possesso esclusivo nei confronti della persona che vuole andarsene.

    29 Agosto, 2013 - 12:10
  116. Federico B.

    Già, sfugge che una persona matura possa dare il cattivo esempio ad una più giovane e soprattutto sfugge che parole come “lei manchi di sensibilità, il che è molto grave per un futuro prete” o “ministri quale lei probabilmente sarà … non fanno bene all’ Istituzione” possano anche scoraggiare un giovane che sta compiendo un cammino di discernimento vocazionale…
    Evitando ulteriori sottolineature sull’acume e sulla sensibilità di chi ha commentato i suoi interventi, rinnovo la mia personale simpatia a Giovanni Mandis, che incoraggio a proseguire i suoi studi e ad intervenire ancora nelle nostre discussioni, nonostante tutto.

    29 Agosto, 2013 - 12:25
  117. Marilisa

    Rinnova…rinnova pure… e , soprattutto, continua a “leggere” a modo tuo, perché così ti fa comodo.
    E mi raccomando–ti raccomando!– fissale bene le tue idee in testa. E continua a solidarizzare con chi le ha identiche alle tue.

    29 Agosto, 2013 - 13:03
  118. manuel76

    @ Giuseppe2

    Se leggi bene quello che ho scritto non era l’affermazione di una causa genetica. Ho detto infatti: se i ricordi di una persona di affetto per persone dello stesso sesso risalgono nettamente ai suoi 3 o 4 anni, si può dire che sia nato gay. Che vuol dire che da quando ha ricordi lui è così. Non mi interessa sapere se un gene o un pezzo di DNA…mi basta vedere che la persona da quando ha coscienza, ben prima di ogni possibile malizia, si manifesta così…naturalmente nell’innocenza, in una famiglia cattolica tradizionale con un papà e una mamma, senza guardare la TV!

    L’articolo avrebbe tanto valore se fosse una pubblicazione scientifica. Di fatto “osservando” due gemelli (già un caso particolare dell’essere fratelli) non capisco cosa si possa dedurre sulla predisposizione genetica!
    E allora se osservi due gemelli di cui uno è professore universitario, l’altro operaio cosa deduci? Al massimo interessantissimi elementi di etologia.
    ( a proposito di ossessioni, sta rivista tratta di omosessualità e omofobia con un numero di articoli…! )

    29 Agosto, 2013 - 13:32
  119. Marilisa

    Ma poi, chissà perché, non si riesce mai a vedere l’evidenza e a chiedersi il perché delle cose.
    Gli omosex, quelli veri, maschi si notano a colpo d’occhio.
    Hanno movenze e modi di parlare particolari, spontanei e non voluti.
    E proprio loro non se ne accorgono. Vorrà dire qualcosa, no?
    C’ entra o no la genetica?

    29 Agosto, 2013 - 14:21
  120. Sara1

    Gli omoxex si vedono a colpo d’occhio, le lesbiche avranno pure un po’ di barba….

    29 Agosto, 2013 - 15:46
  121. Sara1

    Lei è ancora legata allo schema: omosex uguale effeminato, mentre qui si parla di una visione molto più raffinata per la quale io donna etero domani potrei tranquillamente innamorarmi di un’altra donna e farci sesso in quanto non esiste un orientamento fisso e immutabile.
    Un orientamento visto come effetto della cultura o delle esperienze e variabile nel tempo a mio piacimento.

    29 Agosto, 2013 - 16:04
  122. giuseppe2

    Manuel76, hai un pregiudizio che ti impedisce anche di leggere a mente serena, e quindi di capire, quel che ti si propone. Altro brutto segno: la tendenza a censurare chi non si conforma all’ideologia che hai fatto tua.
    Buona quella dei 3 o 4 anni, non c’é male…

    Ma non te la prendere, questa patacca non durerà molto.

    29 Agosto, 2013 - 16:28
  123. Giovanni Mandis

    Ho fatto 37 anni giusto il 26 agosto ormai non sono più giovane da un bel po’… (dentro sì).
    Una persona sterile può adottare un figlio assieme al coniuge. Essere genitore adottivo corrisponde perfettamente all’essere genitore naturale (e si può essere genitore sia naturale che adottivo ovviamente), è un grande atto di amore che va oltre la procreazione biologica.
    Una coppia gay è STERILE PER NATURA, è INCAPACE A PROCREARE e questo la rende anche NON LEGITTIMATA GIURIDICAMENTE ALL’ADOZIONE. Senza dimenticare la necessità per il bambino di avere un padre e una madre.

    Sul matrimonio la questione è complicata dall’intervento dello Stato. Io ancora non sono bene addentro alle questioni canoniche in merito, ma mia opinione personale è che i battezzati dovrebbero sposarsi solo religiosamente e vedersi riconoscere gli effetti civili (tranne un inesistente diritto al divorzio ovviamente). Per i non cristiani credo che il matrimonio civile sia comunque un vero matrimonio naturale a tutti gli effetti. Ad ogni modo il matrimonio è sempre indissolubile perché stiamo parlando sempre della stessa “cosa” (RES-REI, REALTÀ/VERITÀ) religioso o civile che sia.

    La mia modesta laurea in scienze naturali Marilisa mi consente di dire che i geni non determinano tutto dell’uomo (e nemmeno di piante e animali a dire il vero), la nostra crescita/sviluppo è in relazione con l’ambiente nel quale viviamo; ambiente che non è solo fisico ma per l’uomo animale RAZIONALE e SPIRITUALE è anche e soprattutto l’ambiente affettivo dei genitori etc etc.
    Se uno sviluppa una tendenza affettivo-sessuale verso persone dello stesso sesso c’è stato un problema nello sviluppo della personalità. Non è una caratteristica nativa.
    La tesi di Galilei è stata definitivamente dimostrata dalla scienza sperimentale solo nel XIX secolo.

    29 Agosto, 2013 - 17:35
  124. Giovanni Mandis

    Manuel, io ho detto che Dio non crea alcune persone omosessuali così come le crea normali secondo la natura umana maschile e femminile. Dio ha creato l’essere umano solo maschio e femmina, e aggiungo anche l’ha creato SANO. L’Uomo è il vertice della creazione, unico ad essere creato ad immagine e somiglianza di Dio.
    Qualunque malattia o condizione disordinata deriva dal peccato originale che ha parzialmente rovinato la creazione. Per questo alcuni nascono sterili, storpi o altri sviluppano male la propria personalità in relazione alla sessualità (pur non essendo nati già con quei problemi), per questo ci ammaliamo, soffriamo, litighiamo, a volte (spesso…) ci odiamo etc etc… Ma non è Dio a volere che nascano così.

    Cristo è venuto per porre rimedio al peccato originale e a quanto ne consegue.

    29 Agosto, 2013 - 17:48
  125. @stefano

    Il discorso delle cause a me sembra, in un certo senso, un falso problema. Il nocciolo della questione a me sembra piuttosto un altro:

    1 gli omosessuali possono diventare eterosessuali?

    2 Se, c’è un problema nello sviluppo, genetico, ormonale, psicologico, loro ne hanno colpa? O è piuttosto qualcosa che loro ‘subiscono’, che a loro accade, di cui prendono atto.

    Se valgono la condizione1 e la condizione 2, non si possono ritenere gli,omosessuali responsabili della loro affettività e sessualità.

    Il catechismo della chiesa cattolica dice che il peccato mortale è determinato dalla materia grave, dalla piena avvertenza e dal deliberato consenso. Ma dove è il deliberato consenso?

    29 Agosto, 2013 - 18:08
  126. Luigi Franti

    Nel decidere di avere o non avere rapporti sessuali.

    29 Agosto, 2013 - 18:27
  127. Giovanni Mandis

    1. il cosiddetto omosessuale è già o maschio o femmina. Non deve diventare un bel nulla, deve ritornare in se stesso e ritrovare se stesso.. Si tratta di capire che l’attrazione affettivo-sessuale verso persone del suo stesso sesso non è conforme alla SUA natura di uomo(maschio o femmina) e di utilizzare tutti gli aiuti psicologici/psichiatrici oggi disponibili (senza dimenticare quelli spirituali).
    2. Come detto al punto 1, se c’è un problema si prende atto e si cura il problema. Non ci sono prove dell’origine genetica della c.d. omosessualità.
    3. Il peccato mortale è nel compiere l’atto contro natura, con quelle 3 condizioni.
    Materia grave: fornicazione e perdipiù contro natura (contro il 6º comandamento di Dio);
    piena avvertenza: sono cosciente, so, che questo atto è materia grave, che è male farlo, che non mi è lecito farlo.
    deliberato consenso: nonostante sappia quanto detto sopra COMPIO VOLONTARIAMENTE, senza costrizione alcuna, quell’atto illecito.

    Il magistero della Chiesa (che si radica nella S.Scrittura e sommamente nel Vangelo) serve proprio ad aiutare le coscienze nel discernere anche le verità morali cioè la bontà o malizia dei nostri atti (ed esiste proprio perché tale discernimento è difficile).

    29 Agosto, 2013 - 18:48
  128. Giovanni Mandis

    Luigi Franti, ovvero del dono della sintesi! 🙂

    29 Agosto, 2013 - 18:50
  129. @stefano

    Luigi leggi attentamente però, se no perdo tempo io è me lo fate perdere voi. Un atto è peccato se c’è il deliberato consenso, ma un omosessuale non è libero….la sua pulsione è quella! Introdurre la castità è un salto logico.

    Se tu mi paragoni la sessualita e l’affettività al fumare, rubare, giocare alle slot machine, o anche qualche altra abitudine più positiva siamo a posto! È non capire la radice relazionale dell’uomo. L’essere umano non può non essere relazionale e relazionato. Quindi a una natura corrisponde un comportamento. E se la volontà non è implicata nella costruzione di quella natura, allora la persona non è responsabile dei comportamenti che la esprimono.

    29 Agosto, 2013 - 21:23
  130. Sara1

    “Un omosessuale non è libero” Dio ha fatto un eccezione e non gli ha dato il libero arbitrio come a tutti gli altri esseri umani?

    E’ esagerato dai…

    29 Agosto, 2013 - 21:30
  131. @stefano

    Sara, tu hai scelto di amare gli uomini?

    29 Agosto, 2013 - 21:36
  132. Sara1

    Ho scelto di amare mio marito, l’amore non è una tegola che ti capita in testa come si fa a dire che uno non è libero?

    29 Agosto, 2013 - 21:52
  133. @stefano

    Hai scelto quell’uomo. Ma non di amare gli uomini.

    29 Agosto, 2013 - 22:00
  134. Sara1

    Avrei potuto non amare nessuno se non avessi scelto lui no?
    Il matrimonio è una delle tante opzioni della vita.

    può essere che gli unici privi di libertà siano gli omosessuali? Non ci credo, ognuno di noi decide, se sposarsi o no, se avere un figlio no, solo gli etero sono responsabili delle proprie azioni?

    in ogni caso davvero non è un problema la loro scelta, però il matrimonio rimane un’altra cosa e così i bambini e le adozioni.

    Credo sarebbe corretto distinguere le cose e invece ultimamente se ti permetti di far notare che una madre è una madre e un padre è un padre ti prendi della retrograda.

    Non è giusto.

    Poi fine che si finisce sempre a parlar lì, in certi momenti è diventato asfissiante.

    29 Agosto, 2013 - 22:22
  135. manuel76

    Mandis, coetaneo, ritieni davvero che lo storpio nasca tale x il peccato originale? Scienze naturali?
    Sei sicuramente un ottimo studente di seminario, ti chiedo solo, oltre che riassumere per punti la morale, puoi aprirti un poco al dialogo.

    Giuseppe2, non è una patacca nè una ideologia, nè una battuta simpatica.
    È semplicemente esperienza personale.

    29 Agosto, 2013 - 23:17
  136. Giovanni Mandis

    Manuel, la natura è decaduta a causa del peccato originale. Per questo esistono malattie, deformità, errori, nel corpo come nello spirito. È una verità di fede, è una realtà quotidiana sotto gli occhi di tutti.

    Il matrimonio è una vocazione alla santità non una delle tante opzioni…

    Un malato sceglie di ammalarsi? No. Però cerca di curare la malattia.
    La tendenza c.d. omosessuale non è una malattia in senso stretto, è un disordine che va rimesso in ordine. I mezzi ci sono. Dire che non sono liberi equivale a dire che sono una specie a parte, non umana. Assurdo.
    Non possiamo ridurre l’uomo a animale irresponsabile che segue ineluttabilmente le proprie pulsioni geneticamente determinate.

    30 Agosto, 2013 - 0:22
  137. manuel76

    Bene Mandis: allora domani prendi il primo in sedia a rotelle che incontri e fallo camminare.

    30 Agosto, 2013 - 0:37
  138. manuel76

    Poi però rileggi i post e verifica che non ho mai chiesto matrimoni, ma stimolato a cercare risposte alla difficoltà della durata del matrimonio tra uomo e una donna, piuttosto che concentrarsi sull’opporsi a eventuali unioni gay.

    30 Agosto, 2013 - 0:43
  139. Marilisa

    E poi non ho ragione nel dire che Mandis è rigido a priori? Solo perché ritiene suo dovere sposare le tesi della Chiesa?
    Scusi, Mandis, se lei avesse fra i familiari un omosessuale, che cosa gli direbbe?
    Se la caverebbe col dirgli che è un peccatore e che con l’aiuto di Dio risolverebbe il “problema”?
    Troppo semplicistico, caro Mandis. A parte il fatto che potrebbe non credere in Dio ( è un peccato anche questo, secondo lei?).
    Gli direbbe che dovrebbe andare a curarsi? Gli direbbe che avere rappori intimi è un peccato contro natura, inculcandogli in questo modo un senso di colpa che aggraverebbe il disagio pesante di chi si sente “diverso” e additato crudelmente dagli altri? E magari dovrebbe nascondersi ben bene rinunciando all’affetto (amore) di una persona, per sentirsi ancora più diverso e penalizzato?
    Non crede che tutto ciò potrebbe causargli forti disordini psichici ? Altro che disordine morale!
    Le chiedo ancora: lei ha conosciuto da vicino degli omosessuali? Ne ha conosciuto la sofferenza per la loro “diversità”? Ha mai sentito dire da qualcuno di loro una frase del tipo: “io sono così, che dovrei fare? Uccidermi forse?”
    No, non credo che lei abbia visto né sentito frasi del genere. Io sì, invece.
    Ed è per questo che la penso diversamente da lei e da alcuni di voi.
    Le sentenze perentorie ex cathedra non sono adeguate, molto spesso, alla realtà dei fatti. Anzi, ne sono parecchio distanti.
    Bisogna provare per capire davvero, posso assicurarglielo. Da qui la necessità di essere più cauti nel sentenziare. Il che significa essere umili e non giudicare.
    Ed è verissimo che gli omosessuali, come del resto tutti gli esseri umani, sono liberi per modo di dire.
    Il cosiddetto libero arbitrio è un’espressione che in teoria può apparire veritiera, ma in pratica lo è molto meno, essendo l’essere umano condizionato da molti fattori. Per questo dico che Dio solo può giudicare che cosa è peccato e che cosa non lo è.
    Quanto al peccato originale che etc…etc…….lasciamo perdere va’.
    Ripeto: il PECCATO VERO è NON AMARE ( in senso lato, naturalmente). Che col sesso c’entra poco o niente.

    30 Agosto, 2013 - 2:39
  140. giuseppe2

    Manuel76, la morte stessa, che è la “malattia” più grave è frutto del peccato originale. E’ la natura umana decaduta, guastata ab origine, in qualche modo rapita dal nulla. Così tutte le malattie, tutte le sofferenze, tutte le storture.

    La novità è che Dio stesso si è caricato di questo male abissale, per amore della sua creatura, fatta a sua immagine e somiglianza. Ha fatto nuove tutte le cose, ha sconfitto la morte e ci riporta alla Vita, sempre che lo si voglia.
    Perché hai archiviato il Catechismo?

    30 Agosto, 2013 - 9:52
  141. @stefano

    Il punto è che un omosessuale non può cambiare il proprio orientamento. È quanto sta venendo fuori dopo 40 anni di tentativi di terapie. Da quelle comportamentali degli anni 70, a quelle più psicodinamiche relazionali e sistemiche di oggi. Tutti gli approcci psicoterapeutici hanno proposto teorie, i libri sono tuttora in commercio e di nuovi ne vengono pubblicati. Ma alla luce di decenni di clinica, sta venendo fuori la non possibilità di tale cambiamento. C’è una presa in carico di tutte le tematiche relative all’affettività e alla sessualità, ma sia per etero che omo. È c’è un ‘cambiamento’ in un senso e in un altro, ma è solo un avvicinarsi alla propria natura da cui ci si era allontanati a causa di vicissitudini varie nella fase di sviluppo.
    E il catechismo non è di origine divina, non è sullo stesso piano della rivelazione. È una sistematizzazione della comprensione del divino. Quindi è perfettibile. Come dice Marilisa, bisogna osservare la vita, perché in essa parla la Vita. Se non seguiamo il Re della storia, rischiamo di adorare un libro, e oltretutto di non capirlo. Si capisce la vita illuminandola col vangelo e si capisce il vangelo osservando la vita.

    La genesi, nel passo di Sodoma, parla di promiscuità (tutti vanno con tutti), di perdita di controllo sulla propria sessualità (essere schiavi dei propri impulsi ed essere obbligati ad assecondarvi), di incesto( rapporti all’interno della famiglia),di rapporti contro natura (uomini sposati che vanno con uomini, e donne sposate che vanno con donne) e quindi di adulterio. Non di omosessualità. Si presenta il panorama delle problematiche sessuali e delle loro conseguenze sull’uomo.

    In San Paolo si parla di uomini e donne che abbandonano la propria sessualità ( il loro orientamento) per accendersi di passione fra di loro. Ma un omosessuale non passa da questa fase. A 12 anni scopre qualche cosa che trova in sé, portato alla coscienza dalla forza del risveglio ormonale della pubertà. Non c’è per lui una storia sessuale che devia nel vizio. Dunque anche in questo caso, come qua qualcuno già affermava, non si parla di omosessualità.

    30 Agosto, 2013 - 12:17
  142. Sara1

    Stefano, premesso che non credo alle terapie riparative perchè in queste questioni l’unica libertà è quella di scoprire la propria omosessualità?
    Se passi da etero a omo va benissimo, nel caso contrario è una costruzione culturale ecc. ecc. non potrebbe essere che in un contesto culturale in cui l’omosessualità è considerata del tutto lecita, possa diventare un condizionamento culturale a sua volta?

    Inoltre se tutto è natura e non si può deterministicamente mutare nulla a che servono tutte queste teorie culturali volte a dire che la genitoriale fisica non esiste non esiste il padre e la madre ma solo un fantomatico genitore 1 e 2??
    Se io nasco omosessuale nasco anche uomo e donna, se sono donna ho l’utero e le ovaie e sono io che partorisco non due uomini.

    Mi da i nervi che la natura va bene per giustificare quello che voglio fare invece la rigetto quando mi può servire per rivendicare uguaglianza anche in ciò che è lecitamente diverso.

    30 Agosto, 2013 - 12:34
  143. Luigi Franti

    Io non lo so se l’omosessualità è una condizione naturale oppure no, se è reversibile oppure no ecc. ecc. (A dire il vero, sospetto che non lo sappia con certezza nessuno; neanche gli espertoni che, come sempre, credono di saperla lunga).
    Però la farei più semplice: non c’è niente di male ad essere omosessuali (neanche niente di bene, se è per questo). Questo, dal punto di vista cristiano, è chiaro come il sole. Il punto è un altro: i rapporti sessuali sono leciti solo tra marito e moglie e due persone dello stesso sesso non possono sposarsi tra loro. Questo è altrettanto chiaro. Punto. Fine del discorso. Dov’è il problema?
    Una persona è omosessuale? Lo sia, viva nel modo migliore la sua condizione e, se vuol essere fedele alla legge divina, si astenga dai rapporti sessuali. La sua condizione non è in nulla diversa da quella di un’altra persona non omosessuale che, per una qualsiasi ragione, non possa o non voglia sposarsi. Se vuole ubbidire a Dio sa che non può avere rapporti sessuali.
    Dov’è il problema? Che fare questo è difficile? Anzi per molti è umanamente quasi impossibile? Può anche darsi, ma che cosa ci possiamo fare? Dio ha detto così.

    30 Agosto, 2013 - 13:07
  144. manuel76

    Luigi F. il tuo teorema non fa una piega. Peccato che la persona omosessuale non avrebbe mai in questo discorso la possibilità di esprimersi in relazione.

    Il mio punto di vista è che dipende dalle persone.
    Ci son persone votate alla castità. Le apprezzo e le ammiro…e riescono a sorridere sempre e comunque.
    Nel momento in cui questa mancanza diventa dolorosa al punto da non riuscire serenamente a rapportarsi con gli altri, vedrei meglio una ricerca di equilibrio della persona: che viva la propria relazione e dalla felicità che ne trae riesca a darsi al prossimo al mille per cento!

    Sara1: se tutte le volte si butta la questione su figli, procreazione, adozioni non ne usciamo proprio! Magari ci mettiamo dentro alche la pedofilia? così chiudiamo il cerchio.

    Giuseppe2: non ho archiviato il catechismo, ma preferirei che nella predicazione si annunciasse l’amore di Dio con entusiasmo, che non si vivesse soltanto in tempo di quresima, che le “regole morali” fossero naturale gioiosa conseguenza dell’annuncio, senza nemmeno doverle predicare.

    30 Agosto, 2013 - 14:01
  145. giuseppe2

    Concordo con l’ultimo commento di Luigi Franti, ispirato a ragionevolezza e buon senso, che non valgono meno – anzi più – della sapienza degli scienziati.

    Però aggiungo una considerazione, che mi è suggerita dallo stesso registro, circa la “naturalità” della tendenza in questione.
    Ogni essere umano viene alla luce dotato dalla natura degli organi deputati alla riproduzione, funzione primaria ed essenziale alla sopravvivenza della specie (effettivamente, sia detto per, inciso, pregiudicata nelle società più soggiogate dall’ideologia omosessualista, appaiata alla cultura dell’inferitilità ricercata ed elevata a stile di vita, che sembrano avviate all’estinzione).
    Sono diversi e complementari per i maschi e per le femmine, secondo come creati. C’é una evidente finalizzazione nella funzione, che garantisce la riproduzione e la vita, tutte realtà date dal Creatore e non auto-prodotte dalle creature.
    Pertanto, si può dire fondatamente, perché corrisponde all’evidenza più immediata, che la tendenza di cui si è discusso è innaturale.

    30 Agosto, 2013 - 14:01
  146. manuel76

    perchè devi parlare di “ideologia”?!?

    Anche la persona sulla sedia a rotelle ha le gambe, ma esse non svolgono la funzione per cui son state formate.

    E’ molto più grave scartare l’idea di avere figli per una coppia sposata che per un omosessuale che naturalmente non prova nessuna attrazione nè fisica nè affettiva verso persone del sesso opposto!

    La specie progredisce perchè c’è una schiacciante maggioranza di persone eterosessuali, e per fortuna! E’ ovvio!
    Pero’ ne sorgono (perNONdireNASCONOcheSEnoMIaggredite) in continuazione una esigua minoranza omosessuali (per fortuna: per il mantenimento della specie umana).
    E questo anche se hanno i genitali funzionanti: chi maschili chi femminili.
    Traumi infantili?Mancanza di affetto?Predisposizione psicologica?
    BOH….
    Evidentemente siamo tutti oltre che animali, con i genitali, anche uomini, dotati di amore e di intelligenza.
    E ci sono penso altri meccanismi di attrazione e di affettività che non sono così evidenti come contare quanti peli sul petto ha un uomo o se una donna abbia o meno i baffi.

    30 Agosto, 2013 - 14:26
  147. @stefano

    Sara, il passaggio da un orientamento all’altro è solo fittizio. Non si cambia l’orientamento, ne si prende consapevolezza.
    A portare queste persone negli studi degli psicoterapeuti è un disagio magari nella relazione attuale, dove sentono che non riescono a vivere appieno la sfera affettiva e sessuale. Oppure non riescono ad avere relazioni, sono bloccati. La persona stessa sente che c’è qualcosa che non va, che non vive pienamente o autenticamente e non riesce a darsene ragione.

    Nessun terapeuta nega questo, nessuno ha le bandiere arcobaleno sugli occhi. È qualcosa di normalmente preso in carico. Non è comune, ma è un fenomeno con cui si confrontano tanti professionisti. Ma non è un cambiamento de l’orientamento.

    Poi…Si è cauti, si deve essere cauti, a dire del passaggio dall’omosessualità all’eterosessualità (che ripeto è solo una presa di coscienza della propria eterosessualità!!!) proprio perché tanti invocano la guarigione, la possibilità di cambiamento dell’ orientamento per gli omosessuali. Che non è possibile. E siccome questa minoranza è già vittima di attacchi, si deve in tutti i modi evitargliene altri. Bisogna fare in modo che questa informazione non venga storpiata per vessare quel gruppo minoritario

    Riguardo a cultura/natura…beh Sara, se ci sono gli omosessuali direi che la cultura c’entri un po’ poco. Se un ragazzo, cresciuto con mamma e papà, cresciuto a suon di principe che sveglia la principessa e poi si sposano, a suon di cartoni, film, contesto sociale fatto di uomini con donne, fatto di ‘come si chiama la tua fidanzatina’, fatto di ragazzi al,liceo che ti escludono/vittimizzano/mobbizzano se non sei un maschio alpha che salta addosso ad ogni portatore sano di estrogeni…scusa, ma penso proprio che la,cultura c’entri poco.

    30 Agosto, 2013 - 14:40
  148. Sara1

    Stefano parliamo di due cose diverse: lei forse non ha letto l’articolo del fatto su Mario Mieli in cui appunto lo si citava dicendo che”l’omosessualità non esiste”.
    E’ una teoria secondo la quale non esiste l’omosessuale o l’eterosessuale ma una sessualità polimorfa che viene alla luce ora in una forma ora in un’altra, e va al di là degli schemi che la società impone.

    Ora è evidente che questa teoria sposta tutto sul fatto “cultura” (in senso lato, famiglia società educazione) ci siamo?

    Arriva a rimettere in discussione il fatto proprio di essere uomo donna altrochè il ragazzino che sogna il fidanzatino invece della fidanzatina.

    30 Agosto, 2013 - 15:35
  149. Luigi Franti

    «la persona omosessuale non avrebbe mai in questo discorso la possibilità di esprimersi in relazione».
    Ma perché? La relazione umana (anche nella sua dimensione affettiva) non coincide con il rapporto sessuale. Staremmo messi male, se così fosse! Una persona omosessuale avrà le stesse possibilità di relazione affettiva di qualsiasi persona celibe/nubile.

    Torno a dire che il vero “scandalo”, la pietra d’inciampo per il mondo, di fronte alla morale cristiana è un altro: è la valutazione estremamente alta ed esigente che quest’ultima ha del sesso. Lungi dall’essere sessuofobico (come spesso scioccamente si dice) il cristiano ha una concezione così profonda e impegnativa del rapporto sessuale da ritenere che esso sia al suo posto solo ed esclusivamente entro la relazione coniugale.
    A questo oggi non crede più quasi nessuno, anche dentro la chiesa. Pazienza.
    Però non per questo smette di essere vero.

    30 Agosto, 2013 - 15:37
  150. Sara1

    Ma la cultura gay ha una visione assolutamente ludica della sessualità, pop colorata trasgressiva, da un certo punto di vista ripeto è divertente, con tutte le icone musicali che seguono..

    In effetti la questione matrimonio figli per molti è più un puntiglio, perchè tanti mi pare stiano ai pannolini come la Santanchè alle infradito.

    30 Agosto, 2013 - 16:32
  151. @stefano

    Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Perché prendere una voce come la totalità e la verità su un gruppo?

    E poi Sara tu mi parli di Lady Gaga e ne parli a sfavore della comunità o cultura gay. Ma innanzitutto Lady Gagà è eterosessuale, ma questo non ti tocca minimamente. Lei fa di tutto e di più, ma non è lei che sbaglia! Bella cultura quella etero allora, bella cultura. E poi visto che siete donne tutte e due allora io sono legittimato a pensare che tu Sara vai in giro semi nuda, o vestita di bistecche, ami la provocazione e tiri di coca. Ma ti sembra??? E Rocco Siffredi, e Cicciolina in parlamento. Sara, vediamo lo stesso telegiornale? Gli stlaker, i corrotti, i fatti violenti di cronaca? Il,mondo etero é tutta una meraviglia. Già.

    Se qualche voce parla di teoria del genere…Amen! Io non ne stavo parlando. La comunità scientifica ha de-patologizzato l’omosessualità senza questa teoria, come ho cercato di illustrare.

    Dire poi che gli omosessuali hanno una visione ludica della sessualità è un errore da più punti di vista:

    È una generalizzazione: forse qualcuno. Ma tutti? Hai il numero? Da cosa trai questa informazione?

    È una inferenza indebita: seguire dei cantanti, fare una manifestazione colorata indica la mancanza di prese di responsabilità nelle restanti sfere della vita? Gli omosessuali non lavorano? Fanno gay pride tutto il giorno e ascoltano Lady Gaga nella stanza rosa come adolescenti???

    È uno stereotipo: i neri hanno il ritmo nel sangue, i grassi sono sempre allegri, le donne parlano troppo.

    È una distorsione percettiva: quello che è più evidente è ciò che è più vero?

    Che la cultura gay non sia un granchè mi sembra evidente. Ma allora prendi sempre il ragazzino di cui parlavamo. Quando realizza di essere omosessuale (e questo è in sé un trauma perché la,persona realizza di essere ‘marziano’ in mezzo a terrestri), cosa fa? Che riferimenti ha? Non c’è film che parla di lui, non c’é romanzo, non c’é discorso ascoltato, non ci sono esempi, non ci sono luoghi….Cosa fa? È se poi cresce in qualche modo…diamogli pure addosso!

    30 Agosto, 2013 - 20:55
  152. Sara1

    Infatti parlavo di cultura gay (che tra parentesi è passata e metabolizzata anche tra gli etero) più che di omosessuali.
    In ogni caso era una risposto a Franti che parlava della visione della sessualità del cristianesimo: in un certo senso la cultura gay è l’esatto opposto, perchè è per forza di cose sganciata dalla famiglia.
    (per questo si parlava di “normalizzazione” della questione gay e Vattimo diceva che Pasolini sarebbe inorridito a pensare al matrimonio gay).

    Riguardo al gender non se la prenda con me se la prenda con gli omosessuali che amano questa teoria (ci sono un sacco di siti Queer) è una teoria che punta l’accento più sulla scelta che sul determinismo genetico o comportamentale, però evidentemente gli omo non sono tutti uguali, così come gli etero e anche i cattolici (come possiamo ben vedere dalle quotidiane liti).

    In quanto al padre e madre è cosa di oggi non di un fantomatico domani:

    http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2013/30-agosto-2013/basta-mamma-papa-sui-moduli-secondo-genitore-2222823261787.shtml

    Riguardo al fatto che non ci siano film sui gay non direi, e i ragazzini immagino ascoltino più lady Gaga che film d’autore. (in ogni caso l’ultimo Cannes se non sbaglio è stato vinto da un film sull’amore lesbo).

    p.s. la cultura gay invece è molto interessante ha invaso il mondo più di quanto sembri. (anche la moda per dire, la maggior parte degli stilisti sono omosessuali)
    Tutto sommato è meglio di una visione vittimistica del gay come incapace di un minimo di libertà di decisione.

    30 Agosto, 2013 - 21:18
  153. Marilisa

    “Sono diversi e complementari per i maschi e per le femmine, secondo come creati. C’é una evidente finalizzazione nella funzione, che garantisce la riproduzione e la vita, tutte realtà date dal Creatore e non auto-prodotte dalle creature.”( Giuseppe2)

    Indubbiamente è così. Ma come la mettiamo col fatto che “gli organi deputati alla riproduzione” non sempre rispondono alla funzione alla quale dovrebbero essere finalizzati? Non voglio scendere nei particolari; sono sicura che avete capito.
    A chi imputare la responsabilità di questo? All’ uomo o al Creatore?
    Siate realisti, per favore.

    30 Agosto, 2013 - 22:46
  154. giuseppe2

    Normalmente, quando un organo non risponde alla funzione cui è finalizzato si parla di patologia, difetto, devianza e simili, situazioni i cui molteplici contenuti tutti conosciamo.
    Quanto alla “responsabilità” da cristiani sappiamo, come già detto, che tutto ciò risale alla ferita del peccato originale.

    La dottrina della fede sull’argomento è esposta nel Catechiscmo della Chiesa Cattolica (parte I, sez. II, cap. I, art. 1, par. 7 “La caduta”), e particolarmente, quanto alle “conseguenze del peccato di Adamo per l’umanità”, nei punti da 402 a 406.

    31 Agosto, 2013 - 12:39
  155. Marilisa

    “Quanto alla “responsabilità” da cristiani sappiamo, come già detto, che tutto ciò risale alla ferita del peccato originale.”

    Per me è la quadratura del cerchio.

    31 Agosto, 2013 - 20:13

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