Finalmente ho potuto vedere VIA DELLA CROCE – che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia tra il 2 e il 10 settembre – e ne sono entusiasta. Si tratta di una Via Crucis girata con attori di strada, per le calli e i campielli di Venezia, da Serena Nono con gli ospiti della Casa dell’Ospitalità di Sant’Alvise con i quali aveva già realizzato OSPITI nel 2008: http://www.viadellacroce.org/. I “poveri cristi” della Casa – barboni e sbandati di varia provenienza – danno il meglio di sé come interpreti della Passione di Cristo che solo per i poveri è davvero una “lieta novella”. Per intendere lo spirito di questa sacra rappresentazione svolta da persone che recitano il Cristo recitando se stesse – i quadri delle diverse stazioni sono inframmezzati dalle loro storie di vita, quasi sempre un po’ lunghe – può valere una battuta di uno dei protagonisti: “Qui sono tutti matti e io sto bene con loro. Siamo dimenticati e abbandonati ma prediletti da Dio”. La scena della flagellazione echeggia “La flagellazione” di Piero della Francesca, il compianto sul Cristo morto cita il Mantegna e altri tableau vivants si rifanno a Caravaggio, Tiziano, Tintoretto, Bellini, Giotto. C’è tra i protagonisti un Pilato estroso e colorato interpretato da Alberto Bucco e c’è – tra le comparse – un pensoso Massimo Cacciari che viene in quadrato mentre la musica di Bach commenta le parole “reclinato il capo emise lo spirito”. Cinquantasei minuti che ti dicono come siano bravi i poveri a recitare il Vangelo e come sia adatta Venezia a fare da scenario alla loro recitazione.
“Via della Croce” dove i matti di Venezia recitano Gesù
10 Comments
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[Segue dal post] La copia del film che ho visto in casa mi è stata inviata dal produttore Giovanni Benzoni, che qui ringrazio e che sta lavorando alla promozione della sua creatura. Chi avesse idee per piazzare in qualche ambiente un tale prodotto, le scriva qui o me le comunichi e io gliele trasmetterò.
Scusa, Luigi, cosa intendi per “piazzare in qualche ambiente un tale prodotto”? Ci stai chiedendo idee e canali commerciali per pubblicizzarlo/venderlo/distribuirlo oppure che cerchi “utilizzatori finali”, cioè utenti interessati a vederlo in parrocchie/associazioni etc? Nel primo caso non saprei che dire; nel secondo caso, posso cominciare a pensarci e a proporlo.
Ambedue le vie. Alla voce CONTATTI del link che ho fornito si trovano indirizzi ai quali rivolgersi per avere il filmato e per ogni altra iniziativa di sostegno.
ACEC
http://www.acec.it/
139 anni fa: breccia di Porta Pia!
E per domani buon autunno a tutti.
Grazie Luigi dell’informazione e della disponibilità.
Trovo la cosa interessante, vedrò di proporne la proiezione negli ambienti che frequento.
[…] l’articolo originale: “Via della Croce” dove i matti di Venezia recitano Gesù Tags: Amp, Articolo, Che, Dell, Dove, Mostra Del Cinema, Nbsp, Serena Nono, […]
Mi dà una strana felicità la notizia di questo film, Luigi. Un po’ – ma di più- come quella sul documentario “La retta via”, la “parabola dei carcerati che vanno a Santiago”.
Lì, i due protagonisti somigliano ai ragazzi di un collegio – si chiamava, in realtà, “Istituto medico-psico- pedagogico”- che tanto tempo fa ho molto -moltissimo- amato. Parlavano proprio come loro. Qui, in “Via della Croce”, i “poveri cristi” mi hanno fatto ricordare gli ultimi ospiti di un manicomio ai tempi eroici di Basaglia. Tra loro, uno era, davvero, un Cristo regale: indimenticabile. E quante volte anch’io mi dicevo: “Io sto bene con loro”.
Ti ringrazio molto. E un grazie anche a Serena Nono che ha avuto questa idea straordinaria.
Invece a me fa sovvenire il “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, dove gli attori erano presi dalla strada: ragazzi di borgata, alcuni dei quali con esperienze di vita estreme, senza una meta, spesso analfabeti, che si sono cimentati nei personaggi con vera passione. La parte di Maria, poi, veniva interpretata dalla mamma stessa del poeta narratore regista Pier Paolo. La sentii parlare in una vecchia intervista andata in onda recentemente su “Rai Storia”, dove raccontava di essersi sentita fortemente vicina alla Madonna in quell’attimo supremo -di essere entrata a piè pari nel personaggio- proprio per aver perduto anch’essa un figlio giovane e di aver, così, rivissuto la straziante esperienza di quell’antico dolore.
Bello il film “Via della Croce” veramente bello e suggestivo.
Grazie della “dritta”, Luigi.
….. e grazie anche a Clodine per averci proposto il ricordo di Pier Paolo Pasolini e del suo “Vangelo secondo Matteo”.
Buona notte a tutti !
Roberto 55