“Venga avanti lei che è vecchio” dice l’egiziano

Passando da un impegno a Cernusco sul Naviglio (Milano) a un altro a Marcon (Venezia) mi trovo a far la fila nella biglietteria della Stazione Centrale di Milano, quella nuova al piano basso, tra le sventaglianti scale mobili che ti portano per ogni dove. Un arabo che sta dieci persone avanti mi si rivolge in modo imperativo, indicandomi col braccio: “Venga avanti lei che è vecchio”. “Io? E perché?” è stata la mia reazione sul tipo don Abbondio. “Perché bisogna avere rispetto per i vecchi”. “Ma non ho fretta – faccio io che mi sento quasi giovane – posso aspettare il mio turno”. “Non è la fretta ma il rispetto” dice lui che parla un ottimo italiano. “Venga venga” fa un altro simile a lui nella pelle olivastra e nell’accento, che sta anche più in là. “Se passo avanti – faccio io – danneggio chi è tra me e voi e magari ha più fretta di me”. “Le dico di venire – insiste il primo con il fare spiccio di un caporale di Rosarno – e vedrà che tutti saranno d’accordo”. Io non ne sono convinto e chiedo a ognuno se ha fretta. Tutti dicono che “no ma quando mai” e io passo avanti vergognandomi di qua e di là. Fingendomi socievole chiedo al mio promotore da dove venga, mi dice dall’Egitto e conclude ad alta voce: “I tempi cambiano ma il rispetto resta”. Vado allo sportello dicendo: “Malannaggia ‘sti saracini! Ci mettono in imbarazzo sia quando trasgrediscono sia quando ci danno un mezzo insegnamento”.

18 Comments

  1. Luigi! qualcosa sta certamente cambiando se tua figlia si preoccupa se vede l’ambulanza sotto casa, se a me cedono il posto in autobus (ragazze non uomini), e se ti fanno passare avanti nella fila !!
    te lo dico con il sorriso e con la sorpresa di chi si ritrova a chiedersi ” ma dicono a me?”, di chi non crede che l’anagrafe dica un numero mentre dentro si sente intorno alla metà.
    Te lo dico con la consapevolezza di essere adulta ma di avere ancora tanta voglia di giocare, di essere coccolata, di partire, di scoprire e di imparare.

    E gran bella lezione di rispetto da parte del cittadino egiziano! con buona pace di coloro che questa gente li ributterebbe tutti in mare senza accorgersi che potremmo anche (re)imparare qualcosa da loro e dalla loro cultura……

    Un abbraccio…..e sorridi!! sei più giovane tu che tanti trentenni intorno senza idee e senza passione per la vita di cui tu, invece, sei colmo…..

    22 Febbraio, 2010 - 1:29
  2. Clodine

    Fermo restando Luigi che sei il più bell’uomo abbia mai incontrato nella mia vita, e non te lo dico per piaggeria ma, sei un incanto! Almeno per quello che sono i miei gusti…poi..sai che c’è, non so se Principessa mi trova d’accordo, ma voi maschietti avete un altro modo di invecchiare rispetto a noi femminuccie che subito mettiamo ciccietta sul pancino,e..forse perchè soffriamo di più proprio per come Dio ci ha create…i segni della stanchezza si fanno sentire prima! Per voi uomini il percorso alla vetustà è più lento..
    Detto questo un piccolo aneddoto sulla gentilezza egiziana, sul loro sauver faire e galanteria credo unica al mondo: succede che la Domenica sera mi compro una pizza d’asporto al “al gallo rosso”, dove tutti, dai cameriei ai cuochi ai pizzettai sono egiziani…quando mi vedono…e giù mille imbrazzanti salamelecchi ed è capito che li ho talmente storditi col mio -per loro- fascino biondo -per me insignificante slavatezza- che un sera, tra un sorriso a trentadue denti ed un’occhiata di troppo mi rifilarono una pizza che quando aprii la scatola per poco non svenni per la quantità d’aglio e cipolla insieme che conteneva -sicuramente ordinata da qualche indiano, e per errore capitata sulla mia tavole che…mangiarla sarebbe stato morire crepata all’istante!!! Che ne so…na’ roba da ..morire!! Quando, con gentilezza, la riportai indietro…Salve ogniuno, sembrava fosse successo chi sa cosa, cenere e cilicio!! Subito mi prepararono una di quelle pizze golose che non si vedono al mondo e gratis..assieme ad un mazzo di rose! Dai..nessuno mi aveva mai trattata così! Ma guarda un po’, mi dissi, ci volevano gli egiziani per farmi sentire accettabile..quasi quasi…ma si, ci piace!!

    22 Febbraio, 2010 - 6:31
  3. Mariaelena

    Luigi, mi hai fatto ridere di gusto… in stile Woody Allen 🙂

    22 Febbraio, 2010 - 8:48
  4. Francesco73

    Ah ah ah! 🙂

    I nostri fratelli arabi sanno imporsi anche nella gentilezza.

    22 Febbraio, 2010 - 9:04
  5. Leopoldo

    “Te lo dico con la consapevolezza di essere adulta ma di avere ancora tanta voglia di giocare, di essere coccolata, di partire, di scoprire e di imparare.”
    Credo ci sia un “ma” di troppo (è un errore che commetto anche io, del resto). E anche l’atteggiamento di Luigi tradisce, in fondo, un atteggiamento nostro, comune, nei confronti della vecchiaia. Quel signore, egiziano per puro caso, non ci trova nulla di male nel fatto di essere vecchi, e neppure io, per quello che mi riguarda, a parte una fottutissima (è il termine più appropriato che mi viene) paura della morte.

    22 Febbraio, 2010 - 11:43
  6. Gerry

    Il vero problema non è l’altrui gentilezza, ma la constatazione… che il tempo è passato. Io ho 55 anni, sono un po’ appesantito ma non credo di dimostrare più della mia età: ebbene, un paio d’anni fa un ragazzo (italiano, che forse voleva far vedere alla ragazza che viaggiava con lui di essere una persona educata, il che è comunque meritorio – ed anche strano – al mondo di oggi) s’è alzato per cedermi il posto. Ricordo di esserci rimasto malissimo, anche perché sono io che mi alzo per lasciare il posto a persone “anziane” (magari pensando che prima di me l’avrebbero dovuto fare il ragazzo o la fanciulla del posto vicino e momentaneamente “assenti” (o forse proprio incuranti); ho reagito con un “non sono così vecchio!” che la dice tutta sul tracollo psicologico che il giovane dabbene mi ha provocato. Com’è vero che non si è mai contenti!

    22 Febbraio, 2010 - 15:25
  7. Stephanus

    OT? Salve e buona Quaresima a tutti. Lunedì 8 febbraio, aeroporto di Tel Aviv. Ritorno dalla Terrasanta (7° volta) La guida spiega le procedure di controllo, rigorose, in uso da parte di Israele e soggiunge: “…di solito controllano e aprono le valigie ad un certo numero di passeggeri, specialmente ai più giovani.”. Al ceck point la mia valigia passa senza venir aperta. Nemmeno il tempo di fare un sospiro di sollievo (chissà mai perchè, poi?) e subito, folgorante, il pensiero che è la prima volta in 7 pellegrinaggi: mi tornano alla mente le parole della guida: “aprono le valige ai più giovani…”… che sia davvero diventato vecchio?

    22 Febbraio, 2010 - 17:55
  8. Clodine

    Caro Stephanus,intanto il nostro ben bentornato dalla Terrasanta. Effettivamente l’essere uscito indenne dalla mani feroci degli addetti ai lavori ai ceck point Israeliani ha del prodigioso…hai visto come ti riducono quei poveri indumenti…dopo che ci si è impegnati a sistemare con certosina pazienza? te li rimescolano come una “ribollita” va la’… Alla fine, dopo aver bene bene smucinato con quella sorta di gostbuster micidiale ti arriva quel secco “può andare”, e tu li’, a raccogliere i pezzi..da panico: camicie ridotte a un mucchietto informe, maglioncini con una manica di qua e una di la e poi..la mutanda…la fatidica mutanda che ti si incastra nella lampo del troller…miciadiale, ragazzi, micidiale! Dai ..se essere stagionati ti fa uscire indenni da una tortura del genere, la prossima volta, se Dio vorrà -mi hai dato una bella dritta- trucco e parrucco da sembrare una centenaria!

    22 Febbraio, 2010 - 19:15
  9. Stephanus

    A dire il vero, pur avendo avuto sempre ispezione al bagaglio, non ricordo pezzi volati qua e là e nemmeno mani ruvide o scoertesi. Sarà perchè entro la valigia vi era sempre un po’ di “bondieuseries”? Però nel 2003 (anni durissimi, seconda intifada) ricordo una spietata ispezione alla statua del Bambin Gesù regalata dal Custode di Terrasanta per il nostro Vescovo, passata al metal detector e portata in giro per tutto l’areporto con fare sospettoso come non ne avvessero mai vedute prima… il mio amico Mirko, robe da infarto. Ricordo anche una giornalista freelance in mimetica, dai tratti vagamente palestinesi, trattenuta, interrogata, perquisita, rilasciata, interrogata, rilasciata, interogata, rilasciata, perquisita…. e lei che nelle pause di questa trafila si faceva una specie di training autogeno per non lasciarsi prendere dal panico… allucinante…

    22 Febbraio, 2010 - 19:32
  10. Clodine

    eh..il mio ricordo è altrettanto brutto, a parte l’ispezione dei bagagli [rigorosissime] che però, Stefhanus, in questo contesto ci ho scherzato un po’ su con ironia,per riderci su e sdrammatizzare un pochino perché.. veramente noi ce la siamo vista brutta a Tel Aviv al momento del rimpatrio. Premetto che all’arrivo ci avevano consegnato, sai tipo quelle mappe illustrate raffiguranti la geografia della palestina, con le coordinate ecc. .. molto bella nell’impaginazione, tutta colorata e illustrata…bene…non ci avevano detto di conservala e ri-presentarla al ceck point israeliano quando saremmo usciti da Israele. Sicché quando fu il momento di riconsegnarla, non sapendolo, non tutti l’avevamo. Personalmente l’avevo lasciata sul pulman, altri l’evevano perduta, oppure era in valigia. Non ci crederai: ce l’han richiesta…e non averla, significava per loro non aver apprezzato Israele..e allora giù con domande sù domande: sapere perchè, per come..un vero stillicidio circa la nostra incuria sulla perdita di ciò che doveva essere un dono da conservare con cura. Nessuno di noi aveva il coraggio di parlare, qualunque cosa avessimo detto sarebbe risultata come provocazione. Per concludere: siamo rimasta in piedi ad un angolo del Ben Gurion tremanti, attendere che il nostro capoguida si mettesse d’accordo con gendarme non so chi fosse,alla fine ci hanno lasciati andare.. ma…è stato brutto, soprattutto per i modi e il tono delle voci assai poco incilianti : paura!!

    22 Febbraio, 2010 - 20:02
  11. Clodine

    assai poco concilianti…anzi..terrificanti!

    22 Febbraio, 2010 - 20:08
  12. miriam64

    Concordo sul ” aprono le valigie dei più giovani” …al nostro rientro dalla Terra Santa fermano nostro figlio: 11anni!!
    Cosa può esserci di pericoloso nella valigia di un ragazzo di 11 anni?? E’ presto detto : una bancarella di biancheria!
    (da notare al mar Morto circa 50 gradi!!Dice tutto sui cambi ….)

    22 Febbraio, 2010 - 20:48
  13. Clodine

    ah ah ah….è vero o no Miriam che infilano quella specie di tubo che sembra un gostbuster e sfrugugliano tra le maniche dei piagimi e mettono a sottosopra tutto quanto noi, con meticolosa puntigliosa precione ci siamo super-impegnati a sistemare il tutto con la livella…tipo..carlo verdone in quella scena del padre superpreciso…è vero o no che capita sempre qualcosa che incastra la lampona del troller e ti prende il panico perché te devi sbriga!!!!! dai, è vero, è vero…devi darmene atto ; ))

    22 Febbraio, 2010 - 21:21
  14. roberto 55

    L’episodio raccontato da Luigi è tra i più gustosi che io ricordi d’aver letto in questo “blog”.
    Piuttosto, Luigi, vedo ora che stasera sei nel “mio” Nordest, e, precisamente, a Marcon (tra Mestre e San Donà di Piave), a poco più di trenta chilometri dal mio paese: anche stavolta, come diciamo noi, ho “perso il tratto” (per venirti a sentire e conoscerti di persona, intendo), e devo, una buona volta, risolvermi a consultare con maggiore frequenza il link del tuo blog “Conferenze e dibattiti” !

    A domani !

    Roberto 55

    22 Febbraio, 2010 - 22:46
  15. Leonardo

    Ho letto una volta che Bultmann non è mai voluto andare in Terrasanta. Come lo capisco! In effetti neanch’io ci sono mai voluto andare.

    23 Febbraio, 2010 - 23:34
  16. targum55

    “Ho letto una volta che Bultmann non è mai voluto andare in Terrasanta”

    Chissà se con le stesse motivazioni di Girolamo (sic!), che riguardo alla fede cristiana scriveva: “Non manca nulla a chi non l’ha visitata”. Sarebbe un bell’esempio di rilettura patristico-protestante.

    [mi scuso dell’intromissione anonima, ma è – spero – del tutto innocua]

    24 Febbraio, 2010 - 1:10
  17. Clodine

    AhAhAh..Targum il tuo essere imprevedibile quanto convincente…mi affascina non poco! Per non parlare di Leonardo: l’uomo dalla plomb irresistibile!

    24 Febbraio, 2010 - 8:43
  18. Leonardo

    Delle volte, in effetti, mi sembra di essere un bultmanniano cattolico.

    24 Febbraio, 2010 - 16:00

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